Sono passati quindici mesi dalla scomparsa di Silvia Romano, la volontaria sequestrata in Kenya da criminali comuni e oggi forse in Somalia, in mano agli Shabaab. Angelo Ravasi è appena tornato dal villaggio di Silvia. Con qualche segno di speranza.
Chakama è un villaggio sonnacchioso, forse perché è festa.
Poche case intorno alla pista di terra rossa che spacca a metà l’abitato. Davanti alla casa dove abitava Silvia Romano stazionano tre-quattro ragazzotti a cavallo dei loro moto-taxi in attesa di clienti. Sul patio, invece, un nugolo di bambini gioca indisturbato. Oggi in Kenya è un giorno di festa. Tutti gli uffici e le attività sono ferme per consentire alla popolazione di partecipare ai funerali del secondo presidente del Kenya, Daniel arap Moi, o per poterli vedere alla televisione. Continua nell’ ALLEGATO
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