INCOSTITUZIONALE IMPEDIRE L’ISCRIZIONE ANAGRAFICA AI RICHIEDENTI ASILO (Migrantes on line)

5a. Incostituzionale...É quanto ha dichiarato la Corte costituzionale dopo aver esaminato le questioni di legittimità costituzionale sollevate dai Tribunali di Milano, Ancona e Salerno sulla disposizione che preclude l’iscrizione anagrafica degli stranieri richiedenti asilo, introdotta con il primo “Decreto sicurezza”.
In attesa del deposito della sentenza, l’Ufficio stampa della Corte fa sapere che la disposizione censurata “non è stata ritenuta dalla Corte in contrasto con l’articolo 77 della Costituzione sui requisiti di necessità e di urgenza dei decreti legge. Tuttavia, la Corte ne ha dichiarato l’incostituzionalità per violazione dell’articolo 3 della Costituzione sotto un duplice profilo:

  1. per irrazionalità intrinseca, poiché la norma censurata non agevola il perseguimento delle finalità di controllo del territorio dichiarate dal decreto sicurezza;
  2. per irragionevole disparità di trattamento, perché rende ingiustificatamente più difficile ai richiedenti asilo l’accesso ai servizi che siano anche ad essi garantiti”, si legge in un comunicato diffuso oggi.

È un grande risultato quello che abbiamo raggiunto con questa sentenza che dichiara la norma introdotta con il primo decreto sicurezza, sia irrazionale e irragionevole – afferma don Gianni DE ROBERTIS, direttore della Fondazione Migrantes, all’indomani della sentenza della Corte Costituzionale. “Nonostante ciò – sottolinea ancora De Robertis – resta il problema che i due decreti sicurezza non sono stati ancora cambiati, sebbene presentino numerosi elementi in contrasto con la Costituzione. Infatti se si utilizza solo l’iter giudiziario per smantellarli, saranno necessari tempi molto più lunghi, con il rischio che le persone siano costrette a subire violazioni di diritto magari per anni”.
Ricordiamo che il primo Decreto sicurezza fu voluto dall’allora ministro dell’Interno Salvini.   MIGRANTES ON LINE – 09.07.20

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