LA MIRACOLOSA SCOPA BURKINABÈ (Mario Giro)

2. Balai-citoyenQuattro anni fa, gli oltre cinque lustri di regime di Blaise Compaoré venivano “spazzati via” dalla “primavera” scesa nelle piazze delle città del Burkina Faso. Un caso esemplare, non unico in Africa, di capacità della società civile organizzata.

La vicenda senegalese di Y’en a Marre è forse la più articolata tra le organizzazioni della società civile africana attuale. Ma non l’unica. Un’altra success story del civismo africano è quella del Balai Citoyen del Burkina Faso, che ha saputo mobilitare giovani e studenti fino a far cadere il presidente Blaise Compaoré.

A differenza dell’effervescenza senegalese, in Burkina tutto sembra calmo, le città, la gente, le strade. In realtà si tratta di un Paese con una lunga tradizione “movimentista”. Il primo colpo di Stato, 1966, è una reazione all’insurrezione popolare dei sindacati contro il regime di Yaméogo accusato di corruzione e nepotismo. I militari si contendono il potere fino a che nel 1983 emerge Thomas Sankara, da allora consacrato dal mito.     Continua nell’ ALLEGATO

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