❶ La trasmissione della fede: due generazioni di stranieri in Italia (Migrantes Regionale)
In preparazione del Sinodo dei Giovani, le Commissioni Regionali Migrantes della Lombardia hanno pensato ad un’indagine che ritragga in modo significativo come viene vissuta la fede dalle giovani generazioni di stranieri che abitano tra di noi.
Quali sono i modi di trasmissione della fede tra gli stranieri che vivono in Italia e che qui fanno (o hanno fatto) crescere i loro figli?
Quali sono le differenze con i modi della Chiesa locale?
Quali dimensioni della religiosità sono vissute?
Quali sono le differenze interne alle varie tradizioni religiose e che influenzano il percorso di avvicinamento all’esperienza religiosa?
La pluralità religiosa presente sul territorio lombardo ha rilievo e influisce sulla vita dei giovani che provengono da famiglie immigrate di diversa confessione?
La Chiesa locale sta cambiando in virtù della presenza dei migranti?
I giovani migranti con il loro background influenzano/influiscono sulla Chiesa locale?
Quali aspettative hanno?
Per rispondere a questa e altre complesse domande concernenti il tema scottante della trasmissione della fede, la Migrantes regionale, d’accordo con gli Uffici Migrantes delle diocesi lombarde, ha chiesto Istituto Toniolo dell’Università Cattolica di Milano, di costruire una mappa della ricerca che raggiunga i protagonisti e li implichi nel racconto dei processi che li vedono protagonisti nella costruzione dei vissuti dei singoli delle famiglie e delle loro relazioni esterne, contribuendo a disegnare la struttura della società locale.
L’Istituto Toniolo è da anni è impegnato in iniziative rivolte alla società nel suo complesso e tra queste la più significativa è l’Osservatorio Giovani che pubblica ogni anno il Rapporto Giovani (ed. Il Mulino). Avvalendoci di queste competenze ormai consolidate, ci proponiamo di esaminare due diverse popolazioni, le famiglie di religione cattolica e quelle che si riferiscono a altre confessioni. L’unità di ricerca è la famiglia, responsabile nella sua totalità dei processi di formazione intergenerazionali. Il numero di interviste previsto è di 210 e consente un’ottima copertura e rappresentatività sociologica.
❷ Messa in lingua spagnola
Dopo l’interruzione di domenica 12, riprendono in grande stile le celebrazioni della Messa in lingua spagnola. Il prossimo appuntamento sarà per domenica 26 novembre, alle ore 16, sempre presso la Parrocchia di S. Giacomo. Celebrerà la Messa nientemeno che mons. Arturo Fajardo, vescovo di San José de Mayo in Uruguay, la diocesi dove opera come missionario il nostro fidei donum don Federico Bragonzi. Un momento di festa sia per la Comunità Latinoamericana sia per la Comunità Cremasca, che si tradurrà poi in un incontro conviviale. Come sempre, ma in questa occasione a maggior ragione, la Celebrazione è aperta a Tutti.