❶ Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato 2018
Si celebrerà il prossimo 14 gennaio, ma è già stato pubblicato il Messaggio per questa Giornata, giunta ormai all’edizione numero 104. Un testo ricco di proposte e azioni concrete, che il Pontefice offre all’analisi e allo studio della comunità cristiana e di quella internazionale per un’accoglienza che faciliti “l’incontro personale”. Allora NO all’espulsione e all’apolidia, SÌ a una legge che garantisca la cittadinanza nel rispetto delle regole internazionali, SÌ alla cura dei minori, sì alla garanzia della libertà religiosa ai migranti. Necessità di aiuti ai Paesi in via di sviluppo che sostengono il maggior numero di profughi e spingere l’Onu ad approvare i due patti globali su rifugiati e migranti. Il tutto riassunto, come nel più recente Messaggio per 51a Giornata della Pace, nei famosi quattro verbi cardine: Accogliere, Proteggere, Promuovere e Integrare.
❷ Messa Internazionale
In concomitanza con la Giornata Mondiale del Migrante e del rifugiato, nella chiesa parrocchiale di S. Bernardino fuori le mura, sarà celebrata appunto domenica 14 gennaio alle ore 10.30, la prima MESSA INTERNAZIONALE di quest’anno 2018. Sarà animata dalla Comunità Africana e concelebrata dal vescovo mons. Daniele insieme al parroco don Lorenzo.
Sarà un momento particolarmente significativo poter unire liturgia e riflessione per una ricorrenza tanto significativa. Per questo ringraziamo don Lorenzo e l’intera Comunità parrocchiale impegnati nella preparazione di questo Giorno particolarmente significativo. Al termine si prevede un momento conviviale per condividere, almeno in parte, i forti richiami alla solidarietà lanciati da papa Francesco. Preparatevi a partecipare!
❸ Minori non accompagnati, un dramma da non dimenticare (Redazione)
Da alcuni mesi funziona a Crema, in un appartamento del Centro storico, un servizio con l’obiettivo dichiarato di accogliere, integrare e accompagnare all’autonomia, giovani non ancora maggiorenni: i Minori Stranieri Non Accompagnati (MiSNA). In questo primo articolo cerchiamo, brevemente, di descrivere questo importante fenomeno.
In base alle elaborazioni della Fondazione ISMU si segnala che tra gennaio e maggio 2017 sono stati oltre 5.500 i minori che da soli hanno affrontato il terribile viaggio dalle coste libiche. Un quinto, pari al 20% in più rispetto a quelli che, nello stesso periodo dell’anno ma nel 2016, erano giunti via mare in Italia. E già il 2016 era stato un anno record, avendo fatto registrare l’arrivo sulle coste italiane, di quasi 26.000 ragazzi e ragazze, anche giovanissimi con meno di 10 anni, più del doppio rispetto al 2015, quando erano stati 12.360, e tantissimi avevano perso la vita nel tentativo di attraversare il Mediterraneo nelle mani di trafficanti per cercare felicità e un futuro possibile in Europa.
Questa situazione pesantissima aveva spinto Papa Francesco a dedicare la 103° Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato proprio al dramma dei Minori stranieri non accompagnati. I minori sono i più a rischio, i più esposti; – scrive papa Francesco – ad ogni tipo di sfruttamento e violenza. “I bambini e i giovani sono il futuro, sono coloro per i quali si lavora e si costruisce. Non possono venire egoisticamente trascurati e dimenticati”.
Per questo non possiamo immaginare una vita cristiana che non tiene conto o che metta da parte questa realtà. Non è la fine di un’epoca, non è la fine della storia, ma l’inizio di una storia nuova, dove anche i giovani stranieri trovano un loro posto.
Certamente anche il Papa raccomanda a cercare soluzioni durature, affrontando la questione migratoria alla radice e contrastando nei Paesi di origine le cause che provano le migrazioni. Tuttavia, come affermava il cardinal Martini; “Chi è orfano della casa dei diritti, difficilmente sarà figlio della casa dei doveri”. Da qui l’invito a prendere in considerazione in maniera chiara la realtà dell’integrazione e dell’inserimento sociale dei tanti minori non accompagnati che si trovano in Italia.
Di fronte a questa situazione che, come abbiamo visto, cresce di giorno in giorno, anche a Crema si è sentito il bisogno di fare qualcosa. Così Amministrazione Comunale, Caritas diocesana e Consorzio Sul Serio hanno unito le forze per realizzare un’esperienza educativa che permetta a giovani minori senza famiglia di vivere quel calore umano e di conseguire e di conseguire quella formazione di base che permetta loro, una volta raggiunta la maggiore età, di inserirsi a pieno titolo nella nostra realtà sociale e lavorativa. (1 continua…)