REPUBBLICA DEMOCRATICA DEL CONGO
Proseguiamo con questo secondo articolo l’analisi della situazione delle regioni nordorientali del Congo. Chi vive nella zona del Kivu sa bene come funziona: più regna il caos e meglio si ruba. Sono quasi novanta le multinazionali coinvolte nell’estrazione di cobalto, coltan, oro, diamanti, stagno, gas.
Innumerevoli tuttavia sono i siti informali dove scavano con le mani tantissimi minori.
Il rapporto di Amnesty International «This is what we die for (Ecco per che cosa moriamo)» ricostruisce il percorso del cobalto estratto nel Congo: “Attraverso la Congo Dongfang Mining (Cdm), interamente controllata dal gigante minerario cinese Zheijang Huayou Cobalt Ltd (Huayou Cobalt), il cobalto lavorato viene venduto a tre aziende che producono batterie per smartphone e automobili: Ningbo Shanshan e Tianjin Bamo in Cina e L&F Materials in Corea del Sud. Queste ultime riforniscono a livello mondiale le aziende che vendono prodotti elettronici e automobili ”. Continua nell’ ALLEGATO
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