È forse l’unico Paese al mondo a non aver mai conosciuto la vera pace dalla sua nascita.
E se è vero che il Sud Sudan è lo Stato più giovane del pianeta, avendo ottenuto l’indipendenza dal Sudan solo nel 2011, è innegabile che le speranze suscitate dalla secessione siano, almeno per ora, svanite. Il Sud Sudan che aspetta papa Francesco – la visita del Pontefice a Juba è prevista nella prima settimana di luglio – è un Paese alle prese da un lato con lotte intestine tra fazioni, dall’altro con gli appetiti delle potenze straniere, come quello della Cina per le riserve petrolifere locali. Nei giorni scorsi le Nazioni Unite hanno aggiunto, alla stima delle circa 400mila vittime del conflitto sud sudanese, altri 72 morti civili, uomini, donne e bambini uccisi in un periodo di sette settimane nella contea di Leer, nello Stato meridionale di Unity.
Da 3.066 giorni, ormai, le violenze tra gruppi di diversa etnia si mescolano e si sommano alle violenze di natura più prettamente politica: il risultato è che solo nelle ultime settimane, in una regione ricca di greggio, altre 40mila persone hanno abbandonato le loro case, ma in totale gli sfollati sono 6,5 milioni. Continua nell’ ALLEGATO
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