Ottant’anni portati bene, una grinta invidiabile e tanti progetti per la testa: ecco il ritratto di Madre Felicita RIBOLI, canossiana, originaria di Campagnola, da oltre 40 anni missionaria in Argentina. Dopo 14 anni di assenza dall’Italia è tornata quest’anno per incontrare la sua famiglia: l’unico fratello, le cognate, i nipoti e i pronipoti.
“Madre Felicita, quattordici anni sono tanti: che cosa è avvenuto in questo tempo?
Ho trascorso gli ultimi 26 anni a Misiones, nel nord est argentino, nella regione chiamata Mesopotamia, perché circondata da fiumi. La cittadina dove mi trovavo era Jardín América, il Giardino dell’America, chiamata così per la sua vegetazione sub tropicale. Veramente un posto molto bello dal punto di vista dell’ambiente. Il mio apostolato era con gli anziani del nostro Ospizio, ricoverati lì o perché i familiari non li potevano tenere a casa o perché senza famiglia. Sono stati molti anni di lavoro intenso, umano e spirituale. Infatti oltre che dar loro il necessario per vivere, alimenti, vestiti, pulizia, si offriva loro anche sostegno spirituale, con la preghiera giornaliera del Rosario, la Messa settimanale, qualche trasmissione televisiva cattolica e soprattutto con il dialogo continuo. Gli anziani erano più o meno 14, anche se la capacità dell’ambiente era di 20, tuttavia le disposizioni di sicurezza argentine e le possibilità economiche della Congregazione, che deve sostenere l’opera, giacché gli interni non sono in grado di pagare tutte le spese, non me ne permettevano di più. Ogni anziano aveva la sua stanza con tutte le comodità e in più c’era un ambiente comune per il pranzo, per guardare la televisione e per stare insieme, se lo si desiderava. Poi a febbraio la Madre Provinciale Argentina ha pensato che per me era venuto il tempo di lasciare questa missione un po’ faticosa per una persona di ottant’anni. L’intervista completa nell’ ALLEGATO