NOTIZIE FLASH DAL MONDO

a cura del Gruppo di Animazione Missionaria di SCANNABUE

LA VIA CRUCIS DEI ‘PICCOLI’ PARLA AL MONDO DEI GRANDI

Ci siamo sicuramente chiesti se con una pandemia in corso, e migliaia di morti ogni giorno, è stato logico dedicare la Via Crucis del Venerdì Santo ad una recita scolastica mancata e ad una partita di pallone andata male.
Abituati a giudicare, dimentichiamo che proprio sui piccoli-grandi dispiaceri dei bambini spesso si costruisce l’impalcatura del malessere adulto. Il loro linguaggio va accolto e ascoltandolo scopriamo che anche i bambini hanno delle croci che non sono né più leggere né più pesanti di quelle dei grandi e pesano anche di notte, impedendo di dare respiro ai loro sogni.
Le loro riflessioni parlano di bullismo, di solitudine, di nostalgia per gli amici, il dolore per la perdita di un nonno e i disegni che hanno illustrato la Via Crucis sono stati realizzati da bambini con alle spalle storie di abbandono e di paura.
I piccoli ci insegnano che correggere un fratello, anche se necessario, costa fatica, che donare dà più gioia che ricevere, che si sta male quando vieni preso in giro e non ti invitano alle feste.          Continua nell’ ALLEGATO

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