P. Gian Battista ZANCHI, di Montodine, per il cui progetto in Bangladesh abbiamo lavorato durante la Quaresima. Si intitola Le mani di Gesù e tratta di un fatto accaduto in Germania al termine della seconda guerra mondiale. Un racconto breve, ma molto significativo.
Maggio 1945. La Seconda Guerra Mondiale era finita. La Germania, sconfitta, era stata occupata dalle truppe americane, inglesi e russe. In una cittadina tedesca, una compagnia di soldati americani aveva deciso di ricostruire la chiesa, completamente distrutta dalle bombe.
Durante lo sgombero delle macerie, un soldato trovò fra i calcinacci la testa di un Gesù crocifisso molto antico. Colpito dalla bellezza di quel volto, lo mostrò ai compagni. «Cerchiamo gli altri pezzi e ricostruiamo il crocifisso», propose uno.
Si misero tutti a frugare con pazienza fra le macerie. Rovistando qua e là, soprattutto vicino all’altare, trovarono molti frammenti del crocifisso.
Con calma, due soldati tentarono di ricomporre il crocifisso frantumato. Ma nessuno riuscì a trovare le mani di Gesù.
Quando la chiesa fu ricostruita, anche il crocifisso riprese il suo posto sull’altare. Mancavano soltanto le mani. Ma un soldato collocò ai piedi del crocifisso un cartello con queste parole: «Ich habe keine anderen Hände als deine». Cioè: «Ora ho soltanto le tue mani».
BUONA PASQUA Gianni