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Oggi abbassiamo il capo per ricevere le ceneri.
Finita la Quaresima ci abbasseremo ancora di più per lavare i piedi dei fratelli.
La Quaresima è una discesa umile dentro di noi e verso gli altri.
È capire che la salvezza non è una scalata per la gloria, ma un abbassamento per amore.
È farci piccoli.
In questo cammino, per non perdere la rotta, mettiamoci davanti alla croce di Gesù:
è la cattedra silenziosa di Dio.
Guardiamo ogni giorno le sue piaghe.
In quei fori riconosciamo il nostro vuoto, le nostre mancanze, le ferite del peccato,
i colpi che ci hanno fatto male.
Eppure proprio lì vediamo che Dio non ci punta il dito contro, ma ci spalanca le mani.
Le sue piaghe sono aperte per noi e da quelle piaghe siamo stati guariti.
Baciamole e capiremo che proprio lì, nei buchi più dolorosi della vita,
Dio ci aspetta con la sua misericordia infinita.
Perché lì, dove siamo più vulnerabili, dove ci vergogniamo di più, Lui ci è venuto incontro.
E ora che ci è venuto incontro, ci invita a ritornare a Lui, per ritrovare la gioia di essere amati.

Papa FRANCESCO – Omelia Mercoledì delle Ceneri – 17.02.2021

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DIO SI “CONTAMINA” CON LA NOSTRA UMANITÀ E CI SALVA (Angelus, 14-02-21)

1a.AngelusÈ bella la piazza con il sole! È bella!

Il Vangelo di oggi (cfr Mc 1,40-45) ci presenta l’incontro fra Gesù e un uomo malato di lebbra. I lebbrosi erano considerati impuri e, secondo le prescrizioni della Legge, dovevano rimanere fuori dal centro abitato. Erano esclusi da ogni relazione umana, sociale e religiosa: per esempio, non potevano entrare in sinagoga, non potevano entrare nel tempio, pure religiosamente. Gesù, invece, si lascia avvicinare da quell’uomo, si commuove, addirittura stende la mano e lo tocca. Questo è impensabile in quel tempo. Così, Egli realizza la Buona Notizia che annuncia: Dio si è fatto vicino alla nostra vita, ha compassione per le sorti dell’umanità ferita e viene ad abbattere ogni barriera che ci impedisce di vivere la relazione con Lui, con gli altri e con noi stessi. Si è fatto vicino… Vicinanza. Ricordatevi bene questa parola, vicinanza. Compassione: il Vangelo dice che Gesù vedendo il lebbroso, ne ebbe compassione. E tenerezza. Tre parole che indicano lo stile di Dio: vicinanza, compassione, tenerezza. In questo episodio possiamo vedere due “trasgressioni” che si incontrano: la trasgressione del lebbroso che si avvicina a Gesù – e non poteva farlo –, e Gesù che, mosso a compassione, lo tocca con tenerezza per guarirlo – e non poteva farlo. Ambedue sono dei trasgressori. Sono due trasgressioni.          Continua nell’ ALLEGATO

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IL VOSTRO NON È PIÙ UN MANGIARE LA CENA DEL SIGNORE! (Lc 9,11b-17)

2a. Omelia MizzottiSabato scorso, in occasione della Celebrazione per le Vocazioni, padre Giuseppe Mizzotti ha ha indirizzato ai fedeli presenti una omelia molto densa di significato, quasi un lascito morale, visto che a giorni avrebbe dovuto far ritorno in Perù. Sicuramente un impegno anche concreto per tutti noi all’inizio della Quaresima.

La crisi sanitaria e la crisi economica, conseguenze del Covid, saranno lunghe e   dure. Intorno a noi incontreremo famiglie costrette a vivere di carità, persone colpite dalla disoccupazione, malati che non sanno come risolvere i loro problemi di salute e di cura. Nessuno sa bene come la società reagirà: di sicuro, cresceranno l’impotenza, la rabbia e lo scoraggiamento di molti; è prevedibile che aumentino i conflitti e i suicidi; è molto probabile che cresca l’egoismo e l’ossessione per la propria sicurezza.          Continua nell’ ALLEGATO

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NON C’È SOLO IL CORONAVIRUS, LA LEBBRA «MORDE» ANCORA (Lucia Capuzzi)

3a. Non c'è solo il Coronavirus...Lo scorso 31 gennaio è stata ricordata la 68a Giornata Mondiale dei malati di Lebbra, una delle venti le malattie dimenticate che colpiscono oltre un miliardo di persone e ne uccidono mezzo milione all’anno. Sono invisibili, anzi, neglette. La gran parte di queste è curabile. Non, però, per chi non ha risorse. Più che una questione sanitaria, le “malattie neglette” sono un dramma sociale che si abbatte sul Sud del mondo. Entro il 2030, l’Oms si è data l’obiettivo di eliminarne almeno una in 100 Paesi e eradicarne due dal pianeta.

Non riusciva a stringere le dita: gli oggetti gli scivolavano fra le mani e cadevano a terra. Così Antonio Gavumende ha capito «di avere qualcosa che non andava». La madre, troppo povera per rivolgersi a un medico, lo portò da un curandero, un guaritore tradizionale. Le sue erbe, però, non sortirono effetto. Quando, su segnalazione dei maestri, Antonio riuscì ad essere portato in ospedale, gli venne diagnosticato il morbo di Hansen. Ovvero la lebbra.           Continua nell’ ALLEGATO

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QUALCHE SPUNTO DA ‘ECONOMY OF FRANCESCO’: FAMIGLIA E TERZO SETTORE (Andrea Mobiglia)

4a. economiafrancesco-bProviamo a esemplificare quanto emerso da ‘The Economy of Francesco’, tenendo sullo sfondo la Dottrina sociale della Chiesa, e soffermando l’attenzione su due ambiti: famiglia e terzo settore

L’incontro The Economy of Francesco ha lasciato alcuni spunti molto utili, che è necessario vengano ripresi e trasformati a partire dalla realtà economica che c’è attualmente, per non rimanere un semplice impegno formale o una serie di concetti giusti e accettati da tutti ma che, infine, non provocano alcun reale cambiamento; è necessario che, in un prossimo appuntamento (o qualsiasi sarà l’evoluzione che l’evento avrà) siano coinvolti non solo i giovani ma anche i corpi intermedi, come sindacati, associazioni, industriali e il mondo delle banche, proprio per essere il più concreti possibili, una volta date le basi di partenza (come si è provato a spiegare nei precedenti articoli).          Continua nell’ ALLEGATO

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NOTIZIE DAL CENTRO MISSIONARIO (La Redazione)

PER UNA QUARESIMA DI FRATERNITÀ

La carità è dono che dà senso alla nostra vita e grazie al quale consideriamo chi versa nella privazione quale membro della nostra stessa famiglia, amico, fratello”. Con queste parole, contenute nel suo Messaggio per questa Quaresima 2021, papa Francesco ci invita a condividere con i fratelli e le sorelle che si trovano in difficoltà quanto possediamo. Non importa se poco, perché “il poco, se condiviso con amore, non finisce mai, ma si trasforma in riserva di vita e di felicità”.

Come Centro missionario ci permettiamo di suggerire a voi, amici dei Gruppi di Animazione Missionaria quattro progetti di altrettanti missionari e missionarie impegnati in prima linea in situazioni particolarmente difficili e disagiate.          Continua nell’ ALLEGATO

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ECONOMIA SENZA TRATTA DI PERSONE

 L’immagine ispiratrice è di Timothy Schmalz, l’artista canadese che ha creato la scultura di Santa Bakhita “Let the Oppressed go free”

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Enrico e le Commissioni Missionaria e Migrantes

Carissime, Carissimi,

la Giornata Mondiale di Preghiera e Riflessione contro la tratta di persone 2021 accende i riflettori su una delle principali cause della tratta di persone: il modello economico dominante, i cui limiti e contraddizioni sono acuiti dalla pandemia COVID-19. Infatti il principale promotore della tratta di persone è proprio il neoliberalismo in quanto promuove incessantemente il presupposto secondo cui la creazione di ricchezza, per quelle imprese e individui che sono già benestanti, “scivolerà verso il basso” favorendo le fasce di popolazione disagiate. Più e più volte si è rivelato falso e mentre i ricchi godono di lucri immensi, per i poveri aumentano le probabilità contrarie.
La tratta di persone è parte integrante di “questa economia”: le persone vittime della tratta
sono inserite come “merci” negli ingranaggi di una globalizzazione governata dalla
speculazione finanziaria e dalla concorrenza “sottocosto”. E i profitti derivanti dalle vittime della tratta di persone sono enormi, specialmente nei settori dell’estrazione mineraria, dell’agricoltura, del turismo, dell’industria manifatturiera, dell’edilizia, dei lavori domestici, della prostituzione e dei trapianti di organi.
Serve quindi una visione “strutturale e globale” della tratta per scardinare tutti quei meccanismi perversi che alimentano l’offerta e la domanda di “persone da sfruttare”, perché è il cuore dell’intera economia ad essere malato.          Continua nell’ ALLEGATO

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