Enrico con le Commissioni Missionaria e Migrantes

Carissime, Carissimi,
                         avevamo già pronti gli articoli e le immagini festose della FESTA DEI POPOLI che ha allietato l’ultima settimana di settembre ed aveva fatto ben sperare per un mese di ottobre missionario e ricco di iniziative, quando l’impensabile è accaduto…
Sapevamo bene quanto fossero tesi i rapporti tra Hamas e Israele, ma non pensavamo che si potesse arrivare a tanto! Siamo tutti sgomenti non solo per quanto è successo, ma, conoscendo i protagonisti del conflitto, anche per quello che succederà.
Davvero arduo azzardare un’analisi della situazione, anche perché si tratta di una guerra che, si consuma in modo sempre cruento da quasi 80 anni, senza soluzione di continuità.        Continua nell’ ALLEGATO

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FARE SPAZIO A DIO CI LIBERA, RISANA IL CUORE E ACCRESCE IN NOI LA PACE (Angelus, 15.10. 2023)

1a. matrimonio-o-funerale-minIl Vangelo oggi ci parla di un re che prepara un banchetto di nozze per suo figlio (cfr Mt 22,1-14). È un uomo potente, ma è soprattutto un padre generoso, che invita a condividere la sua gioia. In particolare, rivela la bontà del suo cuore nel fatto che non costringe nessuno, ma invita tutti, anche se questo suo modo di fare lo espone alla possibilità di un rifiuto. Notiamo: prepara un banchetto, offrendo gratuitamente un’occasione di incontro, di festa. Questo è ciò che Dio prepara per noi: un banchetto, per essere in comunione con Lui e tra di noi. E noi, tutti noi, siamo dunque gli invitati di Dio. Ma un banchetto nuziale richiede da parte nostra tempo e coinvolgimento, richiede un “sì”: andare, andare all’invito del Signore, Lui invita ma ci lascia liberi.        Continua nell’ ALLEGATO

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LE GUERRE SONO SEMPRE UNA SCONFITTA! (Dopo l’Angelus – 15/10/23)

2a. Papa-Francesco.it_Continuo a seguire con tanto dolore quanto accade in Israele e in Palestina. Ripenso ai tanti…, in particolare ai piccoli e agli anziani. Rinnovo l’appello per la liberazione degli ostaggi e chiedo con forza che i bambini, i malati, gli anziani, le donne e tutti i civili non siano vittime del conflitto. Si rispetti il diritto umanitario, soprattutto a Gaza, dov’è urgente e necessario garantire corridoi umanitari e soccorrere tutta la popolazione. Fratelli e sorelle, già sono morti moltissimi. Per favore, non si versi altro sangue innocente, né in Terra Santa, né in Ucraina o in qualsiasi altro luogo! Basta!            Continua nell’ ALLEGATO

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SGOMENTI PER QUELLA FURIA PRIMITIVA SUI CORPI DI DONNA (Marina Corradi)

3a Sgomenti per quella furia primitivaNelle immagini dalla tragedia di Israele c’è, fra le prime, una ragazza bionda con i capelli crespi lunghi fin sulla schiena, come li portano le adolescenti…

Nel furore dell’attacco repentino di Hamas agli insediamenti israeliani, fra ordini sbraitati, calci a sfondare porte, stanze violate, c’è anche questa ragazzina portata via curva, le mani dietro la schiena legate, come si lega un capretto da vendere al mercato.
In un’altra delle prime foto di questo atroce 8 ottobre si vedono, su un furgone degli uomini di Hamas, le gambe nude di una giovane donna e le mani dei soldati che le tengono ferme, sotto il controllo di un mitra puntato. Era una civile, era una soldatessa? Perché spogliarla, se non per umiliarla, per significare non sei un soldato, non sei una cittadina, sei semplicemente una donna, mostraci le gambe.        Continua nell’ ALLEGATO

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È SUCCESSO L’IMPENSABILE E ISRAELE NON HA CAPITO PERCHÉ (Gideon Levy)

4a. E' successo l'impensabileIl primo ministro Benjamin Netanyahu ha una grande responsabilità, ma questa situazione non finirà con lui. Ora dobbiamo piangere per le vittime israeliane e dovremmo farlo anche per Gaza.

Dietro ai fatti degli ultimi giorni si nasconde l’idea che noi israeliani possiamo fare quello che ci pare, tanto non saremo mai puniti. Continueremo indisturbati. Arresteremo, uccideremo, esproprieremo e proteggeremo i coloni impegnati nei loro pogrom. Visiteremo la tomba di Giuseppe, la tomba di Othniel e l’altare di Giosuè nei territori palestinesi, e naturalmente la Spianata delle moschee (chiamata Monte del tempio dagli ebrei), dove nel fine settimana precedente all’attacco c’erano più di cinquemila ebrei in occasione della festa religiosa del Sukkot.
Spareremo su persone innocenti, strapperemo gli occhi e le picchieremo.         Continua nell’ ALLEGATO

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CUORI ARDENTI, PIEDI IN CAMMINO (Redazione)

5a. Ottobre-missionario-2023Suggestivo il titolo che quest’anno guida il Mese missionario, a ricordarci che tipico della missione è il muoversi per ascoltare, condividere, testimoniare. Così proprio il condividere la gioia della partenza di p. Piero Masolo, missionario del PIME, per il Myanmar, ci porta ad anticipare la Veglia di due giorni.

«Per la Giornata Missionaria Mondiale di quest’anno ho scelto un tema che prende spunto dal racconto dei discepoli di Emmaus, nel Vangelo di Luca (cfr 24,13-35): Cuori ardenti, piedi in cammino. Quei due discepoli erano confusi e delusi, ma l’incontro con Cristo nella Parola e nel Pane spezzato accese in loro l’entusiasmo per rimettersi in cammino verso Gerusalemme e annunciare che il Signore era veramente risorto».
Con queste parole il Papa inizia il Messaggio preparato per la 97a Giornata Missionaria Mondiale. Un messaggio che, grazie all’avvincente racconto dell’evangelista Luca, è ricco di suggerimenti.        Continua nell’ ALLEGATO

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Chi è padre PIERO MASOLO (Redazione)

6a. piero_masoloMilanese, classe 1978, prete dal 2008 è missionario del PIME   (Pontificio Istituto Missioni Estere). Ha iniziato come animatore vocazionale e responsabile  dell’Ufficio Educazione alla Mondialità (UEM) presso il Centro di cultura e animazione missionaria del PIME. Dal 2013 al 2020 è vissuto in Algeria dove ha lavorato come preside della Scuola italiana di Algeri e si è occupato di educazione e giovani. È poi rientrato in Italia per un periodo di studio e di lavoro come vice direttore dell’Ufficio missionario della diocesi di Milano. Con questo incarico ha coordinato il Festival della Missione svoltosi a Milano dal 29 settembre al 2 ottobre 2022.  «Fino all’età di 18 anni sono vissuto in una bolla, come un piccolo lord. Sono cresciuto nella bambagia, sulla Maserati biturbo di papà, con il motoscafo e la piscina a Bogliasco, a sciare alla Presolana, a cavallo a Ca’ de Rho, in barca vela a Carate Urio, a caccia alla Mercurina». Così si è raccontato alla rivista CREDERE, un anno fa.           Continua nell’ ALLEGATO

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ESCALATION ISRAELE-PALESTINA: COME SIAMO ARRIVATI FIN QUI? (ISPI)

L’escalation tra Gaza e Israele non accenna a diminuire d’intensità: ripercorriamo i passaggi storici che hanno portato alla situazione attuale.

La mattina del 7 ottobre un attacco di Hamas è stato lanciato dalla Striscia di Gaza cogliendo di sorpresa Israele. Migliaia di razzi da Gaza sono stati lanciati verso le regioni del centro e del sud di Israele. Allo stesso tempo, miliziani del gruppo palestinese islamico oltrepassavano il confine israeliano dalla Striscia di Gaza per dare inizio a un’operazione di terra e prendere il controllo di alcune località nel sud del paese. L’operazione di Hamas, giustificata dal gruppo a causa della crescente violenza dei coloni degli ultimi mesi e della recente violazione del complesso di Al-Aqsa – terzo luogo sacro per l’islam dopo Mecca e Medina ma sacro anche per gli ebrei in quanto Monte del Tempio – ha causato la morte di almeno 1.300 israeliani e 3.300 feriti.        Continua nell’ ALLEGATO

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Enrico con le Commissioni Missionaria e Migrantes

Carissime, Carissimi,

                             i nostri occhi sono ancora pieni di quei colori sgargianti e nelle nostre orecchie risuona l’allegria delle musiche e dei canti dei diversi Gruppi latinoamericani che sabato pomeriggio, 9 settembre scorso, hanno invaso le vie del centro cittadino. Provenienti da diverse città lombarde, in rappresentanza di diversi Paesi dell’America latina, questi Gruppi folcloristici si sono dati appuntamento a Crema per festeggiare la Madonna di Guadalupe. Una Festa prettamente boliviana che, piano piano, è diventata una festa rappresentativa di tutto il continente latinoamericano che, per un giorno, la seconda domenica di settembre, esprime in tutta la sua pienezza e la sua ricchezza una fede che va ben oltre la venerazione mariana e affonda le sue radici in tradizioni millenarie, mai dimenticate.        Continua nell’ ALLEGATO

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