IL CHIACCHIERICCIO È UNA PESTE, MAI AIUTA A MIGLIORARE (Angelus, 10 settembre 2023)

1. gioba-10092023-minOggi il Vangelo ci parla di correzione fraterna (cfr Mt 18,15-20), che è una delle espressioni più alte dell’amore, e anche delle più impegnative, perché non è facile correggere gli altri. Quando un fratello nella fede commette una colpa contro di te, tu, senza rancore, aiutalo, correggilo: aiutare correggendo.
Purtroppo, invece, la prima cosa che spesso si crea attorno a chi sbaglia è il pettegolezzo, in cui tutti vengono a conoscere lo sbaglio, con tanto di particolari, tranne l’interessato! Questo non è giusto, fratelli e sorelle, questo non piace a Dio. Non mi stanco di ripetere che il chiacchiericcio è una peste per la vita delle persone e delle comunità, perché porta divisione, porta sofferenza, porta scandalo, e mai aiuta a migliorare, mai aiuta a crescere.        Continua nell’ ALLEGATO

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VICINI E SOLIDALI CON I FRATELLI E LE SORELLE IN MAROCCO E IN LIBIA (Caritas Italia)

Salgono a oltre 2000 i morti per il sisma in MaroccoCentinaia di vittime dopo una devastante scossa di terremoto. Caritas in ascolto sia in Marocco che in Libia…

MAROCCO
Devastato da una prima forte scossa (magnitudo 6.8 della scala Richter) è tuttora oggetto di nuove scosse di terremoto. Colpita in particolare la regione di Marrakech. Le vittime si contano a centinaia e così anche i feriti. Migliaia le persone senza alloggio e ingenti i danni materiali.
Caritas Rabat si è attivata con la sua Equipe, sta contattando le parrocchie colpite e si sta organizzando per l’assistenza alle persone sfollate.        Continua nell’ ALLEGATO

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SOLO VALORIZZANDO L’ALTRO LO SI AIUTA A CRESCERE (Udienza generale, 6 settembre 2023)

3a. PapaDurante l’incontro di catechesi del mercoledì, papa Francesco ha parlato del suo recente viaggio in Mongolia, mettendo in evidenza la ricchezza di quella Chiesa, umile, ma lieta, perché nel cuore di Dio.

Lunedì sono rientrato dalla Mongolia. Vorrei esprimere riconoscenza a quanti hanno accompagnato la mia visita con la preghiera e rinnovare la gratitudine alle Autorità, che mi hanno solennemente accolto: in particolare al Signor Presidente Khürelsükh,e anche all’ex Presidente Enkhbayar, che mi aveva consegnato l’invito ufficiale a visitare il Paese. Ripenso con gioia alla Chiesa locale e al popolo mongolo: un popolo nobile e saggio, che mi ha dimostrato tanta cordialità e affetto. Oggi mi piacerebbe portarvi al cuore di questo viaggio.        Continua nell’ ALLEGATO

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A cura del Centro Missionario Diocesano

4a. CollaDARE SPERANZA, SOLO E NIENT’ALTRO CHE SPERANZA

“Orgogliosamente scannabuese!” Così si presentò Luca COLLA durante la Veglia missionaria dello scorso anno, quando ascoltammo la sua testimonianza. Ora si trova in Libano, dove in una realtà quasi surreale, si sta impegnando a rendere più umana una situazione che umana non sembra.
Sembra un ragazzo come tanti Luca, trent’anni, barba ben curata, andatura dinoccolata, Ma quando incomincia a parlare della sua esperienza in Libano sembra un fiume in piena. Si trova a Beirut dal mese di gennaio, esattamente ad Ain El Remmaneh, un sobborgo dell’area sud della capitale libanese, dove grazie al Programma ESC (European Solidarity Corps) è impegnato in un progetto di Sport per lo sviluppo nell’Associazione locale Chabibeh Sporting Club.        Continua nell’ ALLEGATO

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LA SALVEZZA OLTRE IL MURO (Mario Calabresi)

L’ambasciata italiana negli anni ‘70
L’ambasciata italiana negli anni ‘70

Quando arrivò a Santiago, Roberto non aveva ancora compiuto trent’anni e si era sposato con Francesca solo da tre mesi. In Cile cominciava la sua carriera diplomatica: lo avevano nominato addetto commerciale dell’Ambasciata italiana, e non aveva nessuna esperienza. Era la fine dell’estate del 1973, il Paese era governato da un presidente socialista, che con le sue riforme si era fatto un sacco di nemici, a partire dall’inquilino della Casa Bianca di Washington. Si respirava aria di golpe, tutti ne parlavano ma nessuno ci credeva davvero. Poi la mattina dell’11 settembre la situazione precipitò: «Mi toccò di essere testimone, e presto non solo testimone, di una catastrofe: un palazzo presidenziale bombardato, un presidente che si uccide dopo avere resistito con le armi ai golpisti, il coprifuoco, gli arresti, le torture».        Continua nell’ ALLEGATO

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NEL CLUB BRICS ENTRANO IN SEI. GIACARTA NON CI STA (Maurizio Sacchi)

7a. brics-logoTeheran, con Argentina, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Iran, Egitto ed Etiopia, entrerà a far parte del gruppo dal gennaio 2024. L’Indonesia si chiama fuori.

 Al termine del summit dei BRICS, tenutosi dal 22 al 24 agosto in Sudafrica, il padrone di casa Cyril Ramaphosa ha annunciato che Argentina, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Iran, Egitto ed Etiopia entreranno a far parte del gruppo dal gennaio 2024. Quasi due dozzine di Paesi avevano presentato domanda formale di adesione al Gruppo, ma per essere ammessi i Paesi candidati dovevano ottenere il consenso dei cinque membri fondatori. Vladimir Putin non ha partecipato di persona al vertice, poiché deve affrontare un mandato di arresto per crimini di guerra in Ucraina emesso dal Tribunale penale internazionale. Putin in una dichiarazione online ha difeso l’invasione dell’Ucraina.        Continua nell’ ALLEGATO

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I HAVE A DREAM…

Martin LUTHER KING
28 agosto 1963
durante la marcia su Washington...

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Enrico e le Commissioni Missionaria e Migrantes

Carissime, Carissimi,

              il 28 agosto 1963 Martin LUTHER KING pronunciò, durante la marcia su Washington, il suo famoso discorso nel quale espresse il desiderio di un futuro dove bianchi e neri sarebbero vissuti in pace insieme.
Esattamente 70 anni dopo il nostro presidente della repubblica Sergio MATTARELLA ha concluso il 44° Meeting di Rimini, dal titolo “L’esistenza umana è un’amicizia inesauribile”, con un altrettanto memorabile discorso, che lungi dall’essere un semplice intervento di routine, è stato a suo modo un’occasione per puntualizzare diversi sogni che non vivono solo nel cuore di Mattarella, ma anche nei cuori di molti di noi.        Continua nell’ ALLEGATO

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CRISTO NON È UN RICORDO DEL PASSATO, È VIVO E CAMMINA CON NOI (Angelus, 27 agosto 2023)

1. Angelus_gioba-27082023-minOggi nel Vangelo (cfr Mt 16,13-20) Gesù chiede ai discepoli – una bella domanda: «La gente chi dice che sia il Figlio dell’uomo?» (v. 13).

È una domanda che possiamo farci anche noi: cosa dice la gente di Gesù? In genere cose belle: molti lo vedono come un grande maestro, come una persona speciale: buona, giusta, coerente, coraggiosa… Ma questo basta per capire chi è, e soprattutto basta a Gesù? Sembra di no. Se Egli fosse solo un personaggio del passato – come lo erano per la gente del tempo le figure citate nello stesso Vangelo, Giovanni Battista, Mosè, Elia e i grandi profeti – sarebbe solo un bel ricordo di un tempo che fu. E questo a Gesù non va.          Continua nell’ ALLEGATO

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