I VESCOVI USA SUI MILITARI AL CONFINE COL MESSICO: «NON SIAMO ZONA DI GUERRA»- Stati Uniti

6. Vescovi Stati Uniti MessicoI vescovi delle otto diocesi dalla California al Texas sull’intenzione di Trump di schierare la Guardia nazionale per fermare chi arriva dal Messico: «Siamo preoccupati per una retorica divisiva che disumanizza i migranti, trasformandoli tutti in criminali»

«Riconosciamo il diritto delle nazioni a controllare e rendere sicuri i confini; ma riconosciamo anche la necessità che le nazioni rispettino lo stato di diritto. E la legge corrente negli Stati Uniti giustamente prevede che quanti giungono nel nostro Paese fuggendo da una persecuzione siano titolati a un trattamento consono mentre le loro domande sono esaminate».     Continua nell’ ALLEGATO

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IL SILENZIO ASSORDANTE SUL MASSACRO DEI CURDI (Marco Rovelli)

7. Il silenzio assordante sFin dove arriva l’estensione dell’impunità? Fin dove ci si può spingere nel massacro e nel disprezzo del diritto? Fin dove si può farlo nella più totale indifferenza della comunità internazionale e dei media?

Erdogan ci sta mostrando sul campo che questi confini sono assai estensibili. Quella porzione di Medio Oriente che dopo la dissoluzione dell’Impero ottomano prese il nome di Siria, e che adesso si è dissolta a sua volta, è il luogo ideale per riplasmare i confini di ciò che è lecito. Ed è lecito tutto ciò che si può fare, come nello stato di natura di Hobbes e Spinoza. In quello stato di natura non esiste alcuno Stato civile: l’assoluta libertà di massacro di Erdogan, allora, ci mostra che non è collassata solo la sovranità statale siriana, ma pure qualsiasi simulacro di comunità internazionale. Erdogan ha di fatto invaso la Siria, e tutto accade come nulla fosse: perché, dal punto di vista di una comunità internazionale, che non esiste in quanto comunità normata da un diritto, nulla è, in effetti. Erdogan massacra i curdi, tanto combattenti quanto civili, e, ancora, nulla è. I curdi del resto sono da cent’anni l’assoluto rimosso del Medio Oriente, vittima silenziosa delle strategie delle sovranità statali.      Continua nell’ ALLEGATO

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LA RAGAZZA PALESTINESE PREMIATA PER IL SUO CORAGGIO DA PAPA FRANCESCO (Avvenire)

9. Ragazza PalestineseL’impegno della giovane nel raccontare gli orrori subiti a Khan Younis nel 2014 è stato riconosciuto anche da papa Francesco che le ha inviato una medaglia attraverso il commissario Onu Krähenbühl

Rua Khdeih ha 14 anni e ha ricevuto una medaglia da papa Francesco per il suo coraggio nel raccontare gli orrori subiti nella Striscia di Gaza ancora nel 2014. La medaglia le è stata consegnata il 28 marzo da Pierre Krähenbühl, commissario generale dell’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati e la Palestina (Unrwa) che ha documentato sul suo profilo Twitter con alcune fotografie l’emozione della giovane Rua Khdeih.     Continua nell’ALLEGATO

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LASCIARCI CONOSCERE DA GESÙ PER IMPARARE A CONOSCERLO (Papa Francesco – Regina Coeli – 22/04/18

1. Regina coeli 22.04.18La Liturgia di questa quarta Domenica di Pasqua prosegue nell’intento di aiutarci a riscoprire la nostra identità di discepoli del Signore Risorto. Negli Atti degli Apostoli, Pietro dichiara apertamente che la guarigione dello storpio, operata da lui e di cui parla tutta Gerusalemme, è avvenuta nel nome di Gesù, perché «in nessun altro c’è salvezza» (4,12).

In quell’uomo guarito c’è ognuno di noi – quell’uomo è la figura di noi: noi siamo tutti lì –, ci sono le nostre comunità: ciascuno può guarire dalle tante forme di infermità spirituale che ha – ambizione, pigrizia, orgoglio – se accetta di mettere con fiducia la propria esistenza nelle mani del Signore Risorto. «Nel nome di Gesù Cristo il Nazareno – afferma Pietro – costui vi sta innanzi risanato» (v. 10). Ma chi è il Cristo che risana? In che cosa consiste l’essere risanati da Lui? Da che cosa ci guarisce? E attraverso quali atteggiamenti?
La risposta a tutte queste domande la troviamo nel Vangelo di oggi, dove Gesù dice: «Io sono il buon pastore. Il buon pastore dà la propria vita per le pecore» (Gv 10,11). Questa autopresentazione di Gesù non può essere ridotta a una suggestione emotiva, senza alcun effetto concreto! Gesù risana attraverso il suo essere pastore che dà la vita.     Continua nell’ ALLEGATO

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CREDERE CHE IL SIGNORE È RISORTO (J. Antonio Pagola)

2. CredereNiente si perderà di quello che abbiamo vissuto con amore o di quello a cui abbiamo rinunciato per amore. Credere nel Risorto vuol dire confidare in una vita in cui non ci sarà più povertà né dolore, nemmeno in quelli che vengono sui barconi

Credere nel Risorto è rifiutarsi di accettare che la nostra vita sia solo una piccola parentesi fra due immensi vuoti. Appoggiandoci su Gesù risuscitato da Dio, intuiamo, desideriamo e crediamo che Dio sta conducendo verso la sua vera pienezza l’anelito di vita, di giustizia e di pace racchiuso nel cuore dell’umanità e della creazione intera. Credere nel Risorto è ribellarci con tutte le nostre forze a che l’immensa maggioranza di uomini, di donne e di bambini che in questa vita hanno conosciuto solo miseria, umiliazione e sofferenza, restino dimenticati per sempre. Credere nel Risorto è confidare in una vita in cui non ci sarà più povertà né dolore, nessuno sarà triste, nessuno dovrà piangere. Alla fine potremo vedere quelli che vengono sui barconi arrivare alla loro vera patria.    Continua nell’ ALLEGATO

“REPUBBLICA DEMOCRATICA DEL CONGO ABBANDONATA DA TUTTI”.

3. rep-democratica Congo.jpgAppello dei missionari comboniani  –  (Articolo 21)

Il popolo congolese sta vivendo un’altra pagina insanguinata della sua tragica storia nel silenzio vergognoso dei media sia italiani che internazionali. La ragione di questo silenzio sta nel fatto che nella Repubblica democratica del Congo (Rd Congo) si concentrano troppi ed enormi interessi internazionali sia degli Stati Uniti come della Unione europea, della Russia come della Cina (la società China Molybdenum lo scorso anno ha comprato la miniera di Tenke che produce il 65% del cobalto del mondo). L’Rd Congo infatti è uno dei paesi potenzialmente più ricchi d’Africa, soprattutto per i metalli utilizzati per le tecnologie più avanzate: coltan, tantalio, litio, cobalto. La maledizione di questo paese è proprio la sua immensa ricchezza. Per questo, oggi, il Congo è un paese destabilizzato in preda a massacri, uccisioni, violenze, soprusi, malnutrizione e fame.    Continua nell’ ALLEGATO

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ALFIE E GLI ELFI (Chiara Bertoglio)

4. alfie-evansMi torna alla mente uno dei brani più belli che siano stati scritti, lo sconvolgente Lied Erlkönig di Schubert su testo di Goethe. Anche qui c’è un bambino gravemente malato, anche qui c’è un padre che fa di tutto per salvarlo e galoppa nella notte e nel vento per portarlo in salvo

Io sto con Alfie.
Per un gran numero di ragioni, solo pochissime delle quali sono direttamente correlate con la mia fede cristiana.
Sto con Alfie perché è un essere umano che ha diritto alla vita. Come tutti gli esseri umani. Se non affermiamo con la massima forza e senza equivoci che nessuna vita umana può essere soppressa, creiamo un pertugio attraverso il quale si può far rendere non punibile ed impunito qualsiasi assassinio, qualsiasi genocidio, qualsiasi atrocità.    Continua nell’ ALLEGATO

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IL CENTRO MISSIONARIO INFORMA…

A –  Incontro di Animazione Missionaria
Ci stiamo preparando con attenzione e trepidazione al prossimo incontro che, come già più volte annunciato si terrà domenica 6 maggio dalle ore 15 alle 17:30.
Perché tanta attenzione e trepidazione?
In primo luogo perché re-incontreremo un’amica. Sarà infatti con noi Laura GUSELLA, monaca della Comunità Marana-thà, che da Piombino, dove ha abitato tanti anni si è trasferita con la Comunità in provincia di Arezzo, in una località tanto bella (stando alle fotografie che ci ha mandato), quanto difficile da pronunciare: Tartiglia di Pratovecchio.
In secondo luogo per l’argomento che tratterà: LA MESSE È MOLTA… lo sguardo femminile su Dio e di Dio. Avevamo già incominciato a dare attenzione al femminile durante lo scorso incontro con Padre LOCATI, domenica lo approfondiremo con l’aiuto appunto di una donna, per di più impegnata in questa ricerca.
In terzo luogo perché, per la prima volta, saremo ospiti del Vescovo. L’incontro infatti avrà luogo nella Casa del Vescovo, in piazza Duomo a Crema. La mitica Sala Rossa aprirà le sue porte alle esperienze missionarie e noi, da parte nostra, faremo di tutto per onorare questo appuntamento.
Sappiamo che Vescovo e collaboratori si stanno adoperando per rendere l’ospitalità gradevole e unica, tuttavia se qualcuna o qualcuno di voi volesse collaborare con un piccolo contributo, dolce o salato non ha importanza, sarà sicuramente apprezzato e ricordato.
Vi aspettiamo numerose e numerosi… Fate circolare la voce!

B – Vanno e vengono…
I missionari sono come le rondini e quando arrivano ci portano la Primavera. In tutti i sensi! Attenzione che già cominciano ad avvicendarsi:
– sono ripartiti:

  • Padre Giuseppe MIZZOTTI, missionario monfortano, per il PERÙ

– sono tra noi:

  • Madre Pasqualina GENNARI, missionaria canossiana, impegnata in INDIA
  • Padre Francesco VALDAMERI, missionario monfortano, impegnato in ZAMBIA

– sono in arrivo:

  • Madre Angela SAMBUSIDA, missionaria canossiana, impegnata in AUSTRALIA

5.4. Giovani per il Vangelo GMMC –  Giovani per il Vangelo
È lo slogan della Giornata Missionaria Mondiale 2018. Dare la vita per l’annuncio e la testimonianza del Vangelo
Si tratta di una scelta che la Fondazione Missio, in quanto organismo pastorale della Cei, suggerisce alle nostre comunità diocesane, facendo tesoro delle indicazioni fornite dal Comitato esecutivo delle Pontificie Opere Missionarie (PPOOMM) con l’approvazione del Cardinale Prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli.
Il suddetto Comitato ha infatti proposto che il tema generale della Giornata fosse: “Insieme ai giovani, portiamo il Vangelo a tutti”, in linea con i contenuti della XV Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi che si svolgerà a Roma il prossimo Ottobre dal titolo “I giovani, la fede e il discernimento vocazionale”.
Da rilevare che due sono le dimensioni che caratterizzano la lettura e dunque il significato dello slogan “Giovani per il Vangelo”.
Anzitutto si evince una valenza fortemente vocazionale, in riferimento alla necessità impellente di giovani disposti a dare la vita per l’annuncio e la testimonianza del Vangelo e dunque la causa del Regno.
Dall’altra vi è il richiamo alla freschezza dell’impegno ad gentes che riguarda le comunità cristiane nel loro complesso, indipendentemente dall’età anagrafica. Per essere missionari/e bisogna sempre e comunque avere un cuore giovane.

5.5. Amici di Crema per le MissioniD – Continuano i MERCATINI MISSIONARI degli Amici di Crema per le Missioni
“La passione per i libri mi divora…” potrebbe dire, parafrasando un salmo famoso, Antonio Garatti, presidente e animatore dell’Associazione Amici di Crema per le Missioni, che da molti anni organizza, dividendosi tra Crema e Castelleone, i mercatini missionari. Oggetti in vendita sono i libri, a volte nuovi, più spesso usati che in ogni caso vengono seguiti con molta attenzione dai bibliofili, filantropi o semplici amanti della lettura che uniscono l’utile all’utile. Comprando i libri infatti investono nello stesso tempo in cultura e solidarietà, perché, da quando esistono i Mercatini, l’Associazione non ha mai smesso di aiutare missionarie e missionari che dovunque, nel mondo ma anche in Italia, si prodigano per i più deboli.
Questi gli appuntamenti dei prossimi due mesi:
13 maggio:   Castelleone
27 maggio:   Crema, piazza Duomo
10 giugno:    Castelleone
17 giugno:    Festa sull’Aia, presso la Cascina Emmaus di Ricengo, aperta ad amici e simpatizzanti.
Il ricavato dell’iniziativa servirà a curare “la sofferenza invisibile” dei bambini che vivono (sarebbe più giusto dire che non vivono) nei paesi in guerra.

5.6. Abbiamo riso...E –  Riparte la Campagna “Abbiamo riso per una cosa seria”
Anzi è ripartita col botto, merito della Comunità di S. Carlo che, tra ieri e oggi, ha consegnato, dietro la classica offerta di 5 euro a pacco, la bellezza di 123 Kg di riso! Complimenti vivissimi per l’impegno! E speriamo che sia di stimolo per tutti coloro che ancora dubitano e tentennano.
Ricordiamo che questa Campagna, giunta alla 14a edizione, ha lo scopo di promuovere l’agricoltura familiare in Italia e nel mondo. L’agricoltura familiare è la risposta dei contadini italiani e del mondo alla fame e allo sfruttamento del lavoro, ai cambiamenti climatici e alle multinazionali dell’agroalimentare, ma è anche rispetto delle biodiversità, delle colture e delle culture dei diversi Paesi. Il riso, poi, è l’alimento più consumato in tutto il mondo e quello contenuto nel pacco, 100% italiano, è il simbolo dell’alleanza tra i contadini del Nord e del Sud del mondo.
Con i fondi che si ricaveranno quest’anno, il Movimento di Lotta contro la Fame nel Mondo (MLFM), una ONG di Lodi finanzierà un progetto il cui obiettivo è quello di dare un sostegno sia nutrizionale che sanitario a madri e bambini di Muyanza, in Ruanda, di cui beneficeranno 1500 nuclei familiari.
Per saperne di più cliccare: http://www.mlfm.it/progetti/rwanda/Buyoga.htm

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L’UFFICIO MIGRANTES INFORMA…

A –  Messa in lingua spagnola
Continuano le celebrazioni della Messa in lingua spagnola. Domenica 13 maggio il prossimo appuntamento alle ore 15, presso la Parrocchia di S. Giacomo in Crema. La Messa sarà celebrata da don Roberto SANGIOVANNI.

6.1. Milano chiesa delle genti...B –  Milano delle genti, in cammino giovani e stranieri
Il Sinodo indetto dall’arcivescovo di Milano, mons. Mario Delpini, ha innescato un processo che sta facendo incontrare persone diverse, nei luoghi della quotidianità, per scambiarsi esperienze e sogni sul futuro della Chiesa.

Mi capita di incontrare migranti e giovani – due categorie molto affini tra loro perché si stancano se non camminano – che coltivano uno sguardo aperto a cogliere nei problemi le sfide che riaprono l’orizzonte; nelle fatiche, le doglie del parto di un mondo capace ancora di umanità; nelle ferite le feritoie che possono generare vita nuova non solo per chi è accolto ma anche per chi accoglie.     Continua nell’ ALLEGATO

C – Non marginale il tema dei migranti…
Spesso si sente dire che, di fronte al relativismo e ai limiti del mondo attuale, sarebbe un tema marginale, per esempio, la situazione dei migranti. Alcuni cattolici affermano che è un tema secondario rispetto ai temi ‘seri’ della bioetica.
Che dica cose simili un politico preoccupato per i suoi successi si può comprendere, ma non un cristiano, a cui si addice solo l’atteggiamento di mettersi nei panni di quel fratello che rischia la vita per dare un futuro ai suoi figli.    Continua nell’ ALLEGATO

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