IL CAOS DEL NIGER RISPECCHIA BENE LE DIVISIONI GLOBALI (Mario Giro)

In Africa la tensione rimane alta dopo che l’ECOWAS /CEDEAO (la Comunità Economica degli Stati dell’Africa Occidentale) ha annunciato la possibilità di un intervento militare. Ma al suo interno vi sono profonde divisioni.

In Niger sale la tensione, ma aumenta anche la confusione. Da una parte l’organizzazione  regionale dell’Africa occidentale ECOWAS/CEDEAO annuncia il pre-posizionamento di una forza di intervento militare; dall’altra non tutti i leader dell’alleanza sono d’accordo a procedere. In particolare c’è da segnalare la posizione del presidente del Togo Faure Gnassingbé, che sta tetando una mediazione personale e si è recato riservatamente a Niamey per incontrare i militari della giunta del Consiglio Nazionale per la Salvaguardia della Patria (CNSP).        Continua nell’ ALLEGATO

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CRONACHE DALLA CAPITALE DEL GOLPE MILITARE (Mauro Armanino)

4a Niger_Niamey-300x199Come si vive in una città sospesa tra legalità e illegalità, tra speranza e pazienza, tra incertezza e fatalismo?

Visto da lontano, qui a Niamey dovrebbe esserci l’inferno o poco meno. Golpisti, ribelli, militari, possibilisti, massimalisti, filogovernativi, irriducibili e in tutto ciò il paventato (e per ora accantonato) intervento armato per ristabilire l’ordine democratico. C’è, di contorno, il rinvio al mittente dei mediatori dell’organizzazione regionale CEDEAO/ECOWAS, dell’Unione Africana e dell’Onu, la chiusura delle frontiere alle mercanzie e le reiterate (e non inedite) interruzioni all’erogazione delle energia elettrica. Il tutto e molto altro, specie nella conosciuta ‘radio trottoir’, cioè le dicerie, che si moltiplicano come le minacce e i timori che camminano assieme come fratelli gemelli. In tutto ciò, durante il progressivo colpo di stato del mercoledì 26 luglio del 2023, si affermano due costanti che a prima vista potrebbero sembrare fuori posto visto il contesto.        Continua nell’ ALLEGATO

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AIUTARE GESÙ A SEMINARE LA SUA PAROLA (Don Maurizio Vailati)

5a. don MaurizioMa che cosa fanno don Paolo e don Maurizio al Delta del Tigre in Uruguay? Che tipo di presenza stanno attuando? Con questa vivace testimonianza, quasi “presa in diretta”, don Maurizio ci spiega tante cose…

Nella nostra vasta parrocchia ci sono 5 cappelle: quella principale, vicino alla nostra casa, è dedicata alla Madonna di Lourdes e San Eugenio di Mazenod, poi una alla Sacra Famiglia (nel barrio S. Fernando), una al Sacro Cuore (nel barrio Sofima), e una alla Santa Madre di Dio (barrio Villa Rives). Ce n’è una quinta, sempre nel Delta, dedicata alla Divina Misericordia, chiamata ‘a las Monjas’ (dalle monache) perché lì c’è un piccolo convento, animato fino a vent’anni fa da alcune suore: la struttura è stata poi lasciata in comodato alla diocesi, che l’ha affidata a noi.        Continua nell’ ALLEGATO

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NO A GHETTI E A DISAGIO SOCIALE SCARICATI SUI TERRITORI (La Redazione)

Riportiamo la lettera aperta che tutte le Associazioni che compongono il Tavolo Asilo e Immigrazione (TAI) hanno indirizzato al Presidente della Repubblica, al Governo, alle Istituzioni italiane ed europee, ai parlamentari e alla società civile per denunciare la circolare emanata il 7 agosto 2023 dal Ministero dell’interno che dispone la cessazione immediata delle misure di accoglienza nei CAS per i titolari di protezione, senza aspettare il rilascio del permesso di soggiorno e senza provvedere al loro trasferimento nel Sistema di Accoglienza e Integrazione (SAI).

Il Tavolo Asilo e Immigrazione (TAI) esprime profonda preoccupazione per l’ennesima grave crisi del sistema d’accoglienza, e si pone in totale disaccordo con l’approccio emergenziale assunto dal governo Meloni che ancora una volta punta ad ostacolare il diritto d’asilo e il diritto ad una accoglienza dignitosa.        Continua nell’ ALLEGATO

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LIBERATE LA PACE (La Redazione)

I NOMI DEGLI OSTAGGI PRIGIONIERI NEL SAHEL E PER I QUALI PADRE GIGI CI INVITA A PREGARE GIORNALMENTE

 Dopo la sospirata liberazione del rumeno Iulian GHERGUT, prigioniero per oltre otto anni, ecco l’elenco aggiornato delle persone rapite nel Sahel e tuttora ostaggio nelle mani dei loro rapitori.

  1. Gerco VAN DEVENTER – sudafricano – prigioniero dal 3 novembre 2017
  2. Christopher BOTMA – sudafricano – prigioniero dal 23 settembre 2018;
  3. Joel YOUGBARÉ – sacerdote burkinabé – prigioniero dal 17 marzo 2019;
  4. Giovanni
  5. Rocco Antonio e
  6. Donatella LANGONE, della Basilicata e rapiti in Mali il 19 maggio 2022 insieme a un amico del Togo.
  7. Hans Joachim LOHRE – missionario tedesco – rapito in Mali il 20 novembre 2022         Continua nell’ ALLEGATO

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Enrico e le Commissioni Missionaria e Migrantes

Carissime, Carissimi,
«Rompiamo il silenzio sull’Africa» è l’ultimo appello che padre Alex Zanotelli ai giornalisti italiani. Conosciamo da sempre l’impegno di pare Alex non solo con i poveri dell’Africa, ma con tutti i poveri, a partire da quelli delle periferie di Napoli, e non ci stupisce che, alla veneranda età di 84 anni sia ancora in prima linea. Pur riconoscendo che i mass-media, sono purtroppo nelle mani di potenti gruppi economico-finanziari, e che quindi ci siano ben poche possibilità di scrivere quello che veramente sta accadendo in Africa, chiede tuttavia a giornalisti e giornaliste perché abbiano il coraggio di rompere l’omertà del silenzio mediatico che grava soprattutto sull’Africa.        Continua nell’ ALLEGATO

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LA GIOIA È PER PORTARE QUALCOSA (Papa Francesco)

1a. PapaNell’intervento del Papa durante la veglia di preghiera alla GMG di Lisbona, il richiamo non solo alla gioia, ma anche alla capacità, come dicono gli Alpini, di sapersi rialzare sempre, del “non rimanere caduto”, aiutando a rialzarsi chi non ce la fa da solo.

Mi dà tanta gioia vedervi! Grazie per aver viaggiato, per aver camminato, e grazie di essere qui! E penso che anche la Vergine Maria ha dovuto viaggiare per vedere Elisabetta: «Si alzò e andò in fretta» (Lc 1,39). Viene da chiedersi: perché Maria si alza e va in fretta dalla cugina? Certo, ha appena saputo che la cugina è incinta, ma anche lei lo è: perché allora andare se nessuno gliel’aveva chiesto? Maria compie un gesto non richiesto e non dovuto; Maria va perché ama e «chi ama vola, corre lietamente» (L’imitazione di Cristo, III,5). Questo è quello che ci fa l’amore.        Continua nell’ ALLEGATO

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A DIECI ANNI DALLA SCOMPARSA DI PADRE PAOLO DALL’OGLIO (Ignazio De Francesco)

3a. Paolo-DallOglioUn messaggio del fondatore di Deir Mar Musa scomparso nel 2013 getta luce su alcuni frammenti di storia, siriana e italiana.

Dalle profondità del mio account di messaggistica riemerge un testo di dieci anni fa: l’ultima lettera ricevuta da padre Paolo Dall’Oglio, ventisette giorni prima della sua scomparsa, avvenuta il 29 luglio 2013. Rileggerlo oggi mi fa riavvolgere il nastro del nostro rapporto, e getta luce su alcuni frammenti di storia: della Siria, d’Italia e di tutti noi.        Continua nell’ ALLEGATO

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