I MARTIRII DI OGGI E LA CROCE DI GESÙ (Marcelo Barros)

5b. Marielle FrancoIn Brasile, in una settimana, abbiamo avuto il martirio di tre persone legate ai movimenti sociali. La notte di mercoledì 14 marzo, nel centro di Rio de Janeiro, sono stati uccisi la consigliera comunale Marielle Franco e il suo autista Anderson Gomes. Tre giorni prima, nel Pará, Pedro Sérgio Almeida, militante dei movimenti sociali e rappresentante dell’Associazione di Caboclo e Quilombolas da Amazônia, fu ucciso. Chiedeva conto all’Amministrazione della città di Macarema della mancanza di licenza ambientale della compagnia Hydro che getta rifiuti nei fiumi del Pará.                                     Continua nell’ ALLEGATO

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LA VIA CRUCIS DELLE FAMIGLIE: VENERDÌ SANTO (P e A. Geminiani, M. T. e F. Pederiva)

7b. Via CrucisLa Via Crucis è meditazione e preghiera sulla Passione di Gesù ma anche cammino di conversione. Per questo vogliamo viverla facendo dialogare la Sua salita al Calvario con alcune storie raccontate in questi giorni dalla cronaca con un’attenzione particolare alla realtà delle famiglie.

La Giornata dell’Acqua, i tragici omicidi e le vittime della montagna, la crisi economica e il quotidiano fra le pareti domestiche tra le notizie in dialogo con il racconto della Passione e Risurrezione di Gesù.  Cotinua nell’ ALLEGATO

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DIO NON CI LASCIA MAI DA SOLI (Papa Francesco)

1b. angelusAngelus      11.03.18 – IV di Quaresima

In questa quarta domenica di Quaresima, chiamata domenica “laetare”, cioè “rallegrati”, perché così è l’antifona d’ingresso della liturgia eucaristica che ci invita alla gioia: «Rallegrati, Gerusalemme […]. – così, è una chiamata alla gioia – Esultate e gioite, voi che eravate nella tristezza».

Così incomincia la Messa. Quale è il motivo di questa gioia? Il motivo è il grande amore di Dio verso l’umanità, come ci indica il Vangelo di oggi: «Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna» (Gv 3,16). Queste parole, pronunciate da Gesù durante il colloquio con Nicodemo, sintetizzano un tema che sta al centro dell’annuncio cristiano: anche quando la situazione sembra disperata, Dio interviene, offrendo all’uomo la salvezza e la gioia. Dio, infatti, non se ne sta in disparte, ma entra nella storia dell’umanità, si “immischia” nella nostra vita, entra, per animarla con la sua grazia e salvarla.   Continua nell’ ALLEGATO

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IL MIO 4 MARZO ACCOMPAGNANDO UN’ALTRA ATTESA (Simone Sereni)

2. Sala di attesa Bambino GesùFuori dalla sala operatoria di un’ospedale proprio mentre si discuteva su chi avrebbe vinto ho visto una bella Italia possibile. Dove anche se si viene da terre e storie diverse, si parla la stessa unica lingua.

Mentre l’Italia si fermava in attesa della “maratona Mentana” (sui risultati delle elezioni) e mentre il calcio anche lui si fermava per la morte di un giovane atleta, io mi trovavo per caso ad accompagnare un’altra attesa.
Quella di una mamma per suo figlio di 12 anni, fuori dal comparto operatorio dell’Ospedale Pediatrico “Bambino Gesù”. Uno “Stabat Mater” che qui va in scena ogni giorno. Lì a due passi il Pronto soccorso più “odiato” e più amato di Roma.     Continua nell’ ALLEGATO

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IL CENTRO MISSIONARIO INFORMA…

A – Prossimo incontro di Animazione Missionaria
Si svolgerà domenica 18 marzo dalle 15.00 alle 17.30 prossimo INCONTRO DI ANIMAZIONE MISSIONARIA. Sarà guidato da Padre Giuseppe (Pino) LOCATI dei Missionari d’Africa, meglio conosciuti come Padri Bianchi, che hanno la loro sede in Treviglio. Padre Pino, dopo 30 anno trascorsi in Africa, precisamente in Congo, prosegue anche in Italia la sua attività missionaria, questa volta sulle strade lombarde, dove conduce la sua battaglia contro la tratta delle donne nigeriane, in quella che lui definisce una vergogna nazionale. Sarà una testimonianza a tutto tondo, arricchita non solo dal filmato che sarà proiettato, ma anche dalla vostra partecipazione e dalle molte domande che vorrete porre a padre Pino. Padre Pino è anche disponibile a portare nelle Parrocchie, nei Gruppi Missionari e nelle Associazioni la propria ricca esperienza.
L’incontro avrà luogo presso l’Oratorio di Madignano in viale Risorgimento, 4/A. Ringraziamo fin d’ora il Parroco don Giovanni e il Gruppo Missionario per l’ospitalità.
Come sempre l’incontro è rivolto ai Gruppo Missionari e a tutte le persone sensibili e interessate al discorso missionario.

3.2a. La catechista Maria Cristina3.2b. Gloria e sullo sfondo la Cappella di S. FernanadoB – Non la rete, ma la canna da pesca
Alcune osservazione emerse dall’ultimo viaggio in Uruguay, accompagnando mons. Daniele, don Maurizio e don Francesco. Uno spiraglio di luce su una realtà che, nonostante le evidenti difficoltà, non si dà per vinta e può insegnare anche a noi come coltivare la fede con speranza, pazienza ed umiltà.
“Sono da sempre catechista” dice con orgoglio Maria Cristina, presentandosi durante l’incontro informale che il vescovo Daniele ha chiesto di fare, prima della celebrazione della Messa, con le persone impegnate nella pastorale. Ci troviamo nella cappella di S. Fernanado, una della quattro (attualmente ne funzionano solo due) esistenti nella Quasiparrocchia del Delta el Tigre, dove ha lavorato don Francesco Ruini e dove ora si sta impegnando don Federico Bragonzi.                              Continua nell’ ALLEGATO

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L’UFFICIO MIGRANTES INFORMA…

ABCE: “Limitato l’impatto dei rifugiati sul mercato del lavoro”
La Banca Centrale Europea smonta una ricorrente fake news sui migranti. Non è vero che gli stranieri hanno portato via il lavoro ai cittadini dei paesi ospiti. «La crisi dei rifugiati ha portato a un notevole aumento dei flussi di immigrazione verso la Germania, l’Italia e l’Austria, ma l’impatto sulla forza lavoro finora è rimasto limitato» sottolinea la BCE nel Bollettino economico. Nei maggiori paesi dell’area dell’euro, prosegue il Bollettino, gli immigrati hanno un’età media inferiore e un livello di istruzione medio lievemente inferiore rispetto ai cittadini dei paesi ospiti. In tali paesi, la quota di cittadini stranieri in età lavorativa (dai 15 ai 64 anni) è più ampia di quella dei cittadini dei paesi stessi. Questo, precisa la BCE, suggerisce inoltre che l’aumento del numero di lavoratori più anziani all’interno della popolazione in età lavorativa sarebbe stato ancor più pronunciato senza i recenti flussi migratori.    Migrantes on line – 09.02.18

B – Nazioni Unite: prima bozza del Global Compact per le migrazioni
La prima bozza del Global Compact per le migrazioni (GCM), il documento delle Nazioni Unite per la regolazione a livello internazionale delle migrazioni è stata presentata, lo scorso 5 febbraio in un incontro informale e riservato presieduto da H.E. Jürg Lauber, rappresentante permanente della Svizzera, e da H.E. Juan José Gómez Camacho, rappresentante permanente del Messico, che sono stati, riferisce oggi il Sir in una corrispondenza da New York, tra i facilitatori della conferenza intergovernativa di Puerto Vallarta, dove sono stati raccolti tutti gli interventi e i suggerimenti degli Stati membri.
Il documento suddiviso in quattro sezioni presenta un preambolo, dove sono esplicitate le comuni sfide e responsabilità dei 193 Paesi aderenti al Patto. Seguono 10 principi guida che costituiscono le fondamenta del progetto e una terza sezione che spiega la struttura cooperativa del piano e i 22 obiettivi, declinati in impegni attuabili dagli Stati, secondo quanto previsto dalla Dichiarazione di New York del settembre 2017. Il documento termina con gli strumenti d’implementazione del patto e i meccanismi di revisione e verifica. Ora si apre la fase dei negoziati governativi che proseguirà fino a luglio 2018, mentre in settembre è programmata l’approvazione definitiva del trattato. La bozza zero è stata accolta favorevolmente dalla missione permanente della Santa Sede presso l’Onu. Il nunzio apostolico monsignor Bernardito Auza ha dichiarato che il processo avrà successo se sarà improntato sulle virtù della “prudenza” e della “generosità” e non “sulla competizione tra il diritto degli Stati a controllare i propri confini e la responsabilità di rispettare e proteggere i diritti umani”. Ha poi ricordato, riferisce ancora l’agenzia, che “l’integrazione è un processo a doppio senso, che implica diritti e doveri reciproci tra coloro che accolgono e sono chiamati a promuovere lo sviluppo umano integrale di coloro che sono accolti; e questi ultimi, a loro volta, devono conformarsi alle leggi del Paese che li ospita”. L’auspicio di Papa Francesco, precisa il nunzio, è che questo processo conduca a risultati in grado di rispondere alle sfide di “una comunità mondiale sempre più interdipendente e con un maggiore bisogno di solidarietà e assistenza reciproca”.    Migrantes on line – 12.02.18

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LA VIA CRUCIS DELLE DONNE (Chiara Bertoglio)

5. previati-Via-al-calvarioNella settimana dell’8 marzo una Via Crucis con storie di donne che la cronaca ci ha posto davanti in questi giorni. Dalle detenute della Casa di Leda a Rebecca rapita da Boko Haram; fino alla madre che ha perdonato e a Maria Madre della Chiesa.

In queste ore tutto il mondo ha celebrato l’8 marzo come Festa della donna. Per questo oggi vogliamo proporre una Via Crucis con occhi di donna, in cui episodi dei Vangeli della Passione sono riletti alla luce della condizione e della sensibilità femminile oggi.   Continua nell’ ALLEGATO

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LA DONNA DEGLI ANACARDI: «CON COOPI HO CAMBIATO LA MIA IMPRESA» (Sergio Bocconi)

6. Foto di gruppo con SerenaIl progetto della Ong in Sierra Leone sostenuto da un’azienda familiare di Nerviano, Serena Caimano racconta come ha coinvolto i suoi dipendenti

I primi due container di anacardi grezzi sono stati consegnati nei giorni scorsi: in tutto 60 tonnellate che possono valere, secondo qualità del prodotto e cambio valutario, fra 36 e 60 mila euro, somma che rappresenta un beneficio economico considerevole per le 1.300 famiglie della Sierra Leone coinvolte nel progetto di cooperazione di Coopi, la ong (organizzazione non governativa) italiana fondata da padre Vincenzo Barbieri che dal 1965 ha aiutato più di 100 milioni di persone e oggi è presente in 28 paesi con 199 progetti umanitari riguardanti 2,6 milioni di beneficiari.   Continua nell’ ALLEGATO

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LA DONNA DELL’ANNO, È TRIS DI VINCITRICI (ANSA)

Presentazione del 20/mo Premio internazionale "La donna dell'anno"Protagoniste di questo Premio sono donne straordinarie e coraggiose che, in tutto il mondo, si impegnano, anche a costo della propria vita, per difendere e dare voce a milioni di donne maltrattate, sfruttate e private dei diritti fondamentali della persona. Diciamo no alla violenza in ogni sua forma di manifestazione è stato l tema centrale della ventesima edizione del Premio, nato con l’intento di valorizzare il ruolo delle donne nella società, nella cultura, nel mondo del lavoro, nella politica, nella comunicazione, nelle arti e nello spettacolo.

La somala Waris Dirie, l’argentina Margarita Meira e la nigeriana Isoke Aikpitanyi sono le vincitrici ex aequo del premio ‘La Donna dell’Anno’, giunto alla ventesima edizione e promosso dal Consiglio regionale della Valle d’Aosta con il patrocinio della Camera dei Deputati e del Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri. “Le loro storie particolarmente toccanti parlano di sofferenze tali da non aver consentito una scelta, correndo il rischio di stilare una sorta di graduatoria del dolore cui sono state sottoposte”, sottolinea la giuria.
La proclamazione delle vincitrici è avvenuta al centro congressi del Grand Hotel Billia di Saint-Vincent.
Waris Dirie è una modella somala, attivista contro le mutilazioni genitali femminili; Margarita Meira ha creato un’associazione contro lo sfruttamento sessuale;
Isoke Aikpitanyi è riuscita a liberarsi dallo sfruttamento e ora aiuta le ragazze che hanno seguito la sua stessa sorte.
Madrina della ventesima edizione del Premio è stata la cantante maliana Inna Modja, anche lei in prima linea nella lotta contro la violenza sulle donne.
“Una giovane che, dopo essere stata venduta e sfruttata, ha ritrovato la sua dignità e oggi, cresciuta, prosegue nella sua strada verso l’indipendenza tornando nella sua terra natia per impedire altri orrori (Isoke). Un fiore del deserto miracolosamente sopravvissuto alla tortura che si batte per fermare una tradizione aberrante senza cercare eroi, ma insegnando che ognuno può contribuire a cambiare e migliorare il mondo (Waris). Una mamma che non può più stringere a sé la figlia vittima della tratta ed accoglie tra le sue braccia le ragazze che rischiano di subire la stessa sorte, incurante delle conseguenze per la sua stessa vita (Margarita). Tre donne eccezionali, tre storie molto emozionanti, di grande sofferenza ma di altrettanto riscatto. Impossibile effettuare una scelta: Isoke Aikpitanyi, Waris Dirie e Margarita Meira, con la loro vita spesa a portare luce là dove c’è solo l’abisso delle violenze, sono la Donna dell’Anno 2018” si legge nelle motivazioni della giuria, presieduta dal presidente del Consiglio Valle, Joel Farcoz. Ad ognuna delle vincitrici andranno 15.000 euro.
Inoltre il premio Popolarità è stato assegnato a Margarita Meira mentre il Premio Soroptimist International Club Valle d’Aosta è andato a Rosa Pepe, avvocato campano che da anni opera a sostegno delle donne vittime di violenza.
ANSA – 14.03.18

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NON SOLO UN LINGUAGGIO NUOVO, MA UNA NUOVA COMPRENSIONE DELLA VERITÀ (Papa Francesco)

1b. Papa FrancescoPubblichiamo uno tra i più significativi discorsi pronunciati da papa Francesco nei cinque anni di pontificato. Si tratta del discorso tenuto da papa Francesco l’11 ottobre 2017 ai partecipanti all’incontro promosso dal Pontificio Consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione. Si tratta del discorso con cui il papa ha chiesto che il Catechismo affermi che la pena di morte è in se stessa contraria al Vangelo e disumana. La Parola di Dio non può essere conservata in naftalina e contiene novità che non sono ancora venute alla luce.

Il venticinquesimo anniversario della Costituzione apostolica Fidei depositum, con la quale san Giovanni Paolo II promulgava il Catechismo della Chiesa Cattolica, a trent’anni dall’apertura del Concilio Ecumenico Vaticano II, è un’opportunità significativa per verificare il cammino compiuto nel frattempo.   Continua nell’ ALLEGATO

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