L’UFFICIO MIGRANTES INFORMA

AMilano: mons. Delpini ha aperto il sinodo sulla chiesa multietnica
1È avvenuto in modo ufficiale, nella basilica di Sant’Ambrogio, il 14 febbraio. Una grande occasione per rendere la Chiesa di Milano sia davvero “Chiesa delle genti”, di tutte le genti che in essa vi abitano.

“Il Sinodo non è un insieme di riunioni per concludere con un documento. E’ invece un modo di vivere il nostro pellegrinaggio con la responsabilità di prendere la direzione suggerita dallo Spirito di Dio perché la nostra comunità cristiana possa convertirsi per essere la tenda di Dio con gli uomini. La docilità allo Spirito è disponibilità alla conversione: la conformazione al Signore Gesù e alla volontà del Padre non dà mai ragione a nessuno, non è mai conferma rassicurante. È sempre invito, chiamata, attrattiva e spinta per un oltre inesplorato. Tutti siamo in cammino, tutti dobbiamo convertirci, anche se queste parole e queste urgenze ci possono mettere di malumore invece che contagiare di entusiasmo”. A dirlo è stato mons. Mario Delpini, arcivescovo di Milano, aprendo, nella Basilica di Sant’Ambrogio, il Sinodo diocesano minore “Chiesa dalle genti”.                                              Continua nell’ ALLEGATO

BCaritas: un app dedicata ai migranti
Una applicazione dedicata ai migranti è stata presentata lunedì 5 febbraio alle ore 14.30, dalla Caritas Italiana, con il contributo dell’Ambasciata degli Stati Uniti in Italia. Si tratta di “Migradvisor” che sarà in grado di indicare il servizio più vicino: che sia un centro di ascolto della Caritas diocesana, una stazione della polizia, un ufficio postale, un’ambasciata o un consolato. Inoltre segnalerà quello più velocemente raggiungibile indicando via e numero di telefono. L’applicazione può essere consultata in inglese, francese e arabo, oltre che in italiano.
Le applicazioni di geo localizzazione e i social media – si legge in una nota – sono diventati strumenti fondamentali in quanto permettono non solo di tenersi in contatto con le persone care ma anche di orientarsi durante il viaggio e nel luogo in cui ci si trova.               Migrantes on line – 02.02.18

————————————————————

PROGETTI DIOCESANI PER LA QUARESIMA 2018

1Progetti diocesani per la Quaresima 2018

Centro missionario Diocesano:
Brasile (Imperatriz):
Centro di aggregazione giovanile nella missione di madre Amelia MARCHESINI.

Caritas Crema:
Raccolta a sostegno di un fondo che verrà utilizzato per esperienze lavorative di persone fragili all’interno degli oratori.

Non spegnete l’amore

 

 

————————————————————

CREDETE A QUESTA BUONA NOTIZIA CHE IL REGNO DI DIO È VICINO – Angelus 18.02.2018 (Papa Francesco)

1In questa prima domenica di Quaresima, il Vangelo richiama i temi della tentazione, della conversione e della Buona notizia. Scrive l’evangelista Marco: «Lo Spirito sospinse Gesù nel deserto e nel deserto rimase quaranta giorni, tentato da Satana» (Mc 1,12-13). Gesù va nel deserto per prepararsi alla sua missione nel mondo. Egli non ha bisogno di conversione, ma, in quanto uomo, deve passare attraverso questa prova, sia per Sé stesso, per obbedire alla volontà del Padre, sia per noi, per darci la grazia di vincere le tentazioni. Questa preparazione consiste nel combattimento contro lo spirito del male, cioè contro il diavolo.    Continua nell’ ALLEGATO

————————————————————

LA TRASFIGURAZIONE PERMETTE AI DISCEPOLI DI AFFRONTARE LA PASSIONE DI GESÙ IN MODO POSITIVO Angelus 25.02.2018 – (Papa Francesco)Papa

1Il Vangelo di oggi, seconda domenica di Quaresima, ci invita a contemplare la trasfigurazione di Gesù (cfr Mc 9,2-10).

Questo episodio va collegato a quanto era accaduto sei giorni prima, quando Gesù aveva svelato ai suoi discepoli che a Gerusalemme avrebbe dovuto «soffrire molto ed essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e, dopo tre giorni, risorgere» (Mc 8,31). Questo annuncio aveva messo in crisi Pietro e tutto il gruppo dei discepoli, che respingevano l’idea che Gesù venisse rifiutato dai capi del popolo e poi ucciso. Loro infatti attendevano un Messia potente, forte, dominatore, invece Gesù si presenta come umile, come mite, servo di Dio, servo degli uomini, che dovrà donare la sua vita in sacrificio, passando attraverso la via della persecuzione, della sofferenza e della morte.     Continua nell’ ALLEGATO

————————————————————

PERDONACI PAMELA (Giorgio Bernardelli)

Pamela Mastropietro, la 18enne allontanatasi volontariamente il 29 gennaio dalla comunit‡ di recupero "Pars" di Corridonia, il cui corpo smembrato Ë stato rinvenuto stamane dentro due trolley abbandonati nelle campagne di Pollenza, in una foto tratta dal suo profilo facebook. +++ATTENZIONE LA FOTO NON PUO? ESSERE PUBBLICATA O RIPRODOTTA SENZA L?AUTORIZZAZIONE DELLA FONTE DI ORIGINE CUI SI RINVIA+++Abbiamo parlato troppo poco di te. Soprattutto prima che la tua tragedia si consumasse. E anche adesso ti lasciamo nelle mani di chi porta in giro il tuo corpo straziato come una bandiera.

«Ma un post sulla ragazza fatta a pezzi non l’avete scritto».
Tra le tante parole piovute in questi giorni sui social addosso a chi è rimasto scosso da un certo modo di raccontare e commentare i fatti di Macerata, questa mi ha colpito più delle altre. Anche perché è perfettamente vero: un post su Pamela io non l’ho proprio scritto. E adesso capisco di aver fatto molto male. Continua nell’ ALLEGATO

————————————————————

FARE PACE CON LA TERRA

1È iniziata per il 13° anno consecutivo la Scuola di Pace, un’iniziativa promossa da sei Associazioni, che hanno a cuore la scuola, i giovani studenti e la formazione alla Pace. Dopo l’immigrazione e il lavoro, quest’anno sarà l’ambiente l’oggetto della riflessione alla quale sono chiamati i ragazzi coinvolti nel progetto.

Le organizzazioni di volontariato Caritas Crema, Coop. Sociale La Siembra, Centro Missionario Diocesano, IPSIA Cremona, Commissione Migrantes e Presidio Cremasco di Libera sono attualmente impegnate nella tredicesima edizione del progetto educativo Scuola di Pace dal titolo Fare pace con la Terra.

Quest’anno il progetto si pone come obiettivo quello di declinare il concetto di pace inteso come nuova solidarietà dell’uomo con l’universo animato e inanimato: un patto di alleanza non sacrificato all’altare della conoscenza scientifica, ma avviato a ritrovare le ragioni di un’etica della responsabilità.      Continua nell’ ALLEGATO

————————————————————

MESSAGGIO DEL VESCOVO DANIELE PER LA QUARESIMA 2018

1IL CAMMINO VERSO LA PASQUA
1. «Non ardeva forse in noi il nostro cuore mentre egli conversava con noi lungo la via, quando ci spiegava le Scritture?» (Lc 24, 32): così si dicono l’un l’altro i discepoli che hanno incontrato Gesù risorto sulla via per Emmaus. Anche noi intraprendiamo il cammino verso la Pasqua, per rinnovare l’esperienza dell’incontro con Gesù risorto, che rivela il volto del Padre e, con il dono dello Spirito Santo, accende sempre di nuovo, in noi e in tutta la Chiesa, il fuoco dell’amore di Dio.
Di questo fuoco abbiamo molto bisogno: come ricorda papa Francesco nel suo Messaggio per la Quaresima 2018, dobbiamo essere consapevoli del rischio che, secondo l’avvertimento di Gesù, «per il dilagare dell’iniquità l’amore di molti» si raffreddi (cf. Mt 24,12).
La Quaresima ci è donata come «tempo favorevole» perché, con l’aiuto di Dio, possiamo mettere un argine al «dilagare dell’iniquità» anzitutto in noi, rinunziando all’egoismo e al peccato per rinnovare – come faremo nella Veglia pasquale – il nostro sì nella fede in Dio Padre, nel suo Figlio Gesù Cristo e nello Spirito Santo. Anche noi, come Gesù, lasciamoci condurre dallo Spirito per quaranta giorni nel deserto, nel «tempo della prova» (cf. Mc 1, 12-13), perché torni a splendere in noi la fiamma luminosa e ardente del Cristo morto e risorto, richiamata dal Cero pasquale, che accenderemo nella notte di Pasqua.
Le tradizionali opere penitenziali della Quaresima – preghiera, digiuno, elemosina – restano strumenti preziosi (lo ricorda anche il Papa nel suo Messaggio) per vivere il tempo della nostra conversione: a patto di non praticarli in un’osservanza solo meccanica e formale, ma con verità e sincerità, nelle nostre attuali condizioni di vita. Potremo sperimentare in questo modo la grazia di «perdere tempo» per il Signore nell’incontro orante con Lui; di astenerci col digiuno non solo da ciò che è male (dovrebbe essere ovvio) o dal superfluo, ma anche da ciò che ci costa un po’ di più e riteniamo indispensabile, e vivere così una maggiore libertà, che diventa dono e aiuto per chi è nel bisogno.

Read More

«PER IL DILAGARE DELL’INIQUITÀ, SI RAFFREDDERÀ L’AMORE DI MOLTI» (Mt 24,12) Messaggio di papa Francesco per la Quaresima 2018

Cari fratelli e sorell1e,

ancora una volta ci viene incontro la Pasqua del Signore! Per prepararci ad essa la Provvidenza di Dio ci offre ogni anno la Quaresima, «segno sacramentale della nostra conversione», che annuncia e realizza la possibilità di tornare al Signore con tutto il cuore e con tutta la vita.

 Anche quest’anno, con il presente messaggio, desidero aiutare tutta la Chiesa a vivere con gioia e verità in questo tempo di grazia; e lo faccio lasciandomi ispirare da un’espressione di Gesù nel Vangelo di Matteo: «Per il dilagare dell’iniquità l’amore di molti si raffredderà» (24,12).

 Questa frase si trova nel discorso che riguarda la fine dei tempi e che è ambientato a Gerusalemme, sul Monte degli Ulivi, proprio dove avrà inizio la passione del Signore. Rispondendo a una domanda dei discepoli, Gesù annuncia una grande tribolazione e descrive la situazione in cui potrebbe trovarsi la comunità dei credenti: di fronte ad eventi dolorosi, alcuni falsi profeti inganneranno molti, tanto da minacciare di spegnere nei cuori la carità che è il centro di tutto il Vangelo.

Read More

VEGLIA DI PREGHIERA E DIGIUNO PER LA PACE – Venerdì 23 febbraio 2018

1Anche la Chiesa di Crema accoglie il forte invito che Papa Francesco ha rivolto a tutti gli uomini di buona volontà di organizzare una speciale Giornata di preghiera e digiuno per la Pace da offrire in particolare alle popolazioni della Repubblica Democratica del Congo e del Sud Sudan. L’invito è particolarmente significativo in quanto rivolto “ai fratelli e alla sorelle non cattolici e non cristiani ad associarsi a questa iniziativa”

Nel SUD SUDAN è in corso una delle più gravi crisi umanitarie degli ultimi tempi: sono quasi un milione gli sfollati nella regione di Equatoria, mentre continuano impunite le uccisioni di civili e le violenze su donne e bambine.

Il Sud Sudan è il più giovane stato al mondo: dopo decenni di conflitti, negoziati e un referendum di secessione dal Sudan ha raggiunto l’indipendenza il 9 luglio del 2011. I festeggiamenti per la “liberazione” e l’indipendenza sono durati pochissimo. Nel 2013 è esploso un conflitto armato che ha avuto un impatto devastante su milioni di civili.

Nella guerra civile in corso sono impegnate le forze dell’Esercito popolare di liberazione del Sudan fedeli al presidente Salva Kiir e quelle legate all’allora vicepresidente Riek Machar, accusate di aver organizzato un colpo di stato a fine 2013 nella capitale Juba.

Ancora morti negli scontri nella REPUBBLICA DEMOCRATICA DEL CONGO, in particolare nella regione del Kasai

Ancora una volta, sul terreno si scontrano i gruppi d’opposizione e forze filo governative. La ragione nasce dall’atteggiamento rigido e indifferente alle regole costituzionali di Joseph Kabila, divenuto presidente della Repubblica Democratica del Congo all’indomani dell’assassinio di suo padre, avvenuto il 16 gennaio 2001. Non solo Kabila non vuole lasciare il potere, ma sta tentando anche di modificare la Costituzione per creare le condizioni che gli consentano di restare alla guida del Paese. In particolare la situazione degenera nella regione centrale del Kasai, dove è nata l’opposizione a Kabila. Il cardinale Laurent Monsengwo, arcivescovo di Kinshasa, ha condannato duramente la «barbara» repressione delle manifestazione pacifiche organizzate dal Comitato laico di coordinamento una sigla che raccoglie cattolici e cristiani che reclamano il rispetto degli accordi siglati lo scorso anno e che precedono l’uscita di pacifica del presidente Joseph Kabila.

“Che cosa posso fare io per la pace?” si chiede e ci chiede il Papa? Sicuramente possiamo pregare, ma non solo: ognuno può dire concretamente “no” alla violenza per quanto dipende da lui o da lei.

“Dedicando più tempo alla preghiera – ci ricorda Francesco nel Messaggio per la Quaresima –  permettiamo al nostro cuore di scoprire le menzogne segrete con le quali inganniamo noi stessi, per cercare finalmente la consolazione in Dio. Egli è nostro Padre e vuole per noi la vita. (…) Il digiuno, infine, toglie forza alla nostra violenza, ci disarma, e costituisce un’importante occasione di crescita. Da una parte, ci permette di sperimentare ciò che provano quanti mancano anche dello stretto necessario e conoscono i morsi quotidiani dalla fame; dall’altra, esprime la condizione del nostro spirito, affamato di bontà e assetato della vita di Dio. Il digiuno ci sveglia, ci fa più attenti a Dio e al prossimo, ridesta la volontà di obbedire a Dio che, solo, sazia la nostra fame.

PROPOSTA DIOCESANA DI DIGIUNO, MARCIA E VEGLIA PER LA PACE

ore 19: Largo Falcone e Borsellino:   Ritrovo e presentazione dell’iniziativa (si propone di rinunciare alla cena in segno di digiuno)
ore 19:30:  Avvio Marcia
Oratorio dei Sabbioni:  breve sosta e consegna delle candele ai partecipanti
proseguimento della Marcia
ore 20:30: Parrocchia di Ombriano:Veglia di preghiera animata dal Coro Multietnico

L’invito del Vescovo Daniele è rivolto anche a tutti coloro che sono costretti a casa perché infermi o anziani.

Proponiamo a tutti coloro che a diverso titolo incontrano infermi e anziani di invitarli a pregare (per es. con la recita del Rosario…) per la Pace secondo le intenzioni del Papa.