In occasione del suo 85° compleanno padre Gianni Ricci, del Movimento dei Focolari, ha voluto mandarci questo saluto collettivo.

Oggi è un giorno speciale di Dio, che mi ha fatto arrivare fino a 85 anni. Sono stati anni pieni di gioia, tanta e anche di tanti dolori, di fatiche, di speranze. Tutti però segnati dal suo amore di Padre, che sa sostenerti, sa perdonare e anche nei momenti difficili è presente più di quanto noi pensiamo. La prima esperienza che Maria mi ha offerto è stata la costruzione della Cittadella di Mariapoli di Loppiano.         Continua nell’ ALLEGATO

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Michela Murgia ci ha lasciato da pochi giorni, rinfocolando non poche polemiche. A noi piace ricordarla con le parole del giornalista e presentatore di Tv2000: “Era il 2001, finiva il triennio di Azione Cattolica e le chiesi ‘cosa farai’?”. Mi rispose: “Farò l’allevatrice di lumache”.

 Era il 2001, Michela non era ancora famosa. Ci trovavamo al termine di un triennio in Azione Cattolica, che ci aveva visto lavorare insieme: lei come responsabile dei giovani della Sardegna, io come responsabile nazionale. “Che farai ora?”, le chiesi. “Farò l’allevatrice di lumache”, mi rispose. La salutai frastornato da un misto di nostalgia anticipata (pensavo infatti che difficilmente ci saremmo rivisti) e di rabbia (ma come è possibile – riflettevo – che una persona di così grande talento non trovi altro spazio nel nostro paese che quello di allevare gasteropodi?).        Continua nell’ ALLEGATO

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BENVENUTI DALL’URUGUAY!

PRONTI PER ANDARE INSIEME?

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Il 17 luglio si sono svolti nella Chiesa di San Giacomo Maggiore in Crema i funerali di don Erminio Nichetti, deceduto pochi giorni prima, con 90 anni di età e trenta di missione tra Venezuela e Guatemala. Riportiamo l’omelia che il vescovo Daniele ha pronunciato nel corso della Messa da lui presieduta.

Don Erminio ogni tanto mi rimproverava, o mi incalzava, su questo o quell’aspetto della vita della diocesi, soprattutto su un’impostazione sempre più segnata dalla missionarietà. Lo faceva con benevolenza, e a questa benevolenza non vorrei rinunciare, adesso che la sua preghiera ci è più che mai necessaria.        Continua nell’ ALLEGATO

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Monsignor Bettazzi, vescovo emerito di Ivrea, ci ha lasciato. L’ultimo testimone del Concilio ha lasciato un segno profondo dentro e anche fuori la Chiesa. Lo ricordiamo con le parole commosse del Cardinale di Bologna. Nell’articolo   successivo riportiamo uno dei testi più famosi di mons. Luigi: la prima lettera che scrisse al segretario del P.C.I Enrico Berliguer.

Mi dispiace di non poter essere presente. Non mi è possibile solo a causa di un impegno per la pace. Sono sicuro che Mons. Bettazzi, assetato di pace e giustizia e di convinta non violenza, mi avrebbe raccomandato di fare tutto “l’impossibile”. Ci aveva abituato alla sua presenza, solare, determinata, libera, evangelica, sempre in cammino, entusiasmante, piena di vita.           Continua nell’ ALLEGATO

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Riportiamo di seguito la «Lettera aperta» che mons. LUIGI BETTAZZI, vescovo di Ivrea, indirizzò al segretario del PCI, Enrico Berlinguer, in data 6 luglio 1976 e pubblicata sul settimanale diocesano “Il risveglio popolare” dell’8 luglio 1976 e riprodotta su “Rinascita” del 14 ottobre 1977, n. 40.

Onorevole,
Le sembrerà forse singolare, tanto più dopo le ripetute dichiarazioni dei vescovi italiani, che uno di loro scriva una lettera, sia pure aperta, al Segretario di un partito, come il Suo, che professa esplicitamente l’ideologia marxista, evidentemente inconciliabile con la fede cristiana.          Continua nell’ ALLEGATO

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