PILLOLE DI MISSIONE (3) (Don Maurizio Vailati – prete in Uruguay)

8a. Don Maurizio Vailati_3A pochi giorni dall’inizio della GMG di Lisbona, un gruppetto di giovani uruguaiani: Camila, Milagros, Alejandro e Gonzalo, è tra noi a Crema.
Ieri sera si è svolto un interessante incontro con alcuni giovani di Offanengo. È emersa così l’immagine di una Chiesa che, pur su cammini diversi, si sforza di incontrare tutti, proprio nei luoghi dove vivono.

In questi giorni si sta ultimando la preparazione della GMG che si svolgerà a Lisbona, con giovani da tutto il mondo che si confrontano, riflettono e pregano attorno al tema proposto, che richiama, con un versetto del Vangelo (‘Maria si alzò e se ne andò in fretta’ – Lc. 1,39) la figura di Maria nel suo atteggiamento di prossimità e di incontro.         Continua nell’ ALLEGATO

———————————————————

DEMOCRAZIA, DIGNITÀ UMANA, PARTECIPAZIONE, LIBERTÀ, SOLIDARIETÀ, RICONCILIAZIONE E PACE. (Conferenza Episcopale dell’Uruguay)

6a. SLIDE_Mensaje-del-Consejo-Permanente-de-la-CEU-con-motivo-de-los-50-anos-del-golpe-de-EstadoIl 27 giugno 1973 le Forze Armate, con l’appoggio del presidente democraticamente eletto Bordaberry, presero il potere. A 50 anni da quei fatti che segnarono profondamente la stia del Paese, il Consiglio Permanente della Conferenza Episcopale dell’Uruguay ha indirizzato alla Nazione questo Messaggio che pubblichiamo per intero in una nostra traduzione.

In occasione del 50° anniversario del colpo di stato del 27 giugno 1973, i membri del Consiglio Permanente della Conferenza Episcopale dell’Uruguay vogliono condividere questa riflessione con tutto il nostro popolo e specialmente con i nostri fratelli e sorelle nella fede.           Continua nell’ ALLEGATO

———————————————————

LA MEMORIA VIVA DI PADRE SANDRO PIZZI (La Redazione)

Padre Pizzi
Padre Pizzi

Raccolti 2.000 euro per le opere di solidarietà iniziate da padre Sandro Pizzi

Pubblico delle grandi occasioni, verrebbe da dire, se l’espressione non sembrasse un po’ desueta e fin troppo usata. Eppure il senso è proprio quello, se vogliamo descrivere in poche parole la vivace partecipazione al giropizza organizzato dal Centro Missionario Diocesano  presso la pizzeria “Al Castel” di Ricengo, per ricordare la figura di Padre Sandro Pizzi, il missionario comboniano scomparso immaturamente quattordici anni fa in Uganda.
«Padre Pizzi era un uomo severo ed esigente, prima di tutto con se stesso – è stato detto aprendo la serata – tuttavia amava stare con gli altri, se si poteva condividere qualche cosa».        Continua nell’ ALLEGATO

———————————————————

LIBERATE LA PACE (la Redazione)

I NOMI DEGLI OSTAGGI PRIGIONIERI NEL SAHEL E PER I QUALI PADRE GIGI CI INVITA A PREGARE GIORNALMENTE

 Ecco l’elenco aggiornato delle persone rapite nel Sahel e tuttora ostaggio nelle mani dei loro rapitori.

  1. Iulian Ghergut – rumeno – prigioniero dal 4 aprile 2015;
  2. Gerco Van Deventer – sudafricano – prigioniero dal 3 novembre 2017
  3. Christopher Botma – sudafricano – prigioniero dal 23 settembre 2018;
  4. Joel Yougbaré – sacerdote burkinabé – prigioniero dal 17 marzo 2019;
  5. Giovanni
  6. Rocco Antonio e
  7. Donatella Langone, della Basilicata e rapiti in Mali il 19 maggio 2022 insieme a un amico del Togo.
  8. Hans Joachim LOHRE – missionario tedesco – rapito in Mali il 20 novembre 2022          Continua nell’ ALLEGATO

———————————————————

Enrico e le Commissioni Missionaria e Migrantes

Carissime, Carissimi,

                            la tentazione di parlare di quanto sta avvenendo in Russia e di conseguenza sul fronte ucraino è forte. Tuttavia il rischio è quello di ripetere cose già dette o di avventurarsi in letture della realtà più simili alla fantascienza che ad analisi credibili.
Per questo ho pensato di dedicare la mia attenzione al fatto del giorno, all’avvenimento cioè che coinvolge ben due miliardi di fedeli musulmani nel mondo e almeno un milione e mezzo di loro in Italia. Si tratta di EID AL-ADHA, ovvero della FESTA DEL SACRIFICIO, sicuramente la più importante del calendario islamico.
La mezzaluna di Dhul Ḥijjah, l’ultimo mese del calendario islamico, è stata avvistata ieri, in Arabia Saudita, il che significa che Eid al-Adha 2023 cade il 28 giugno: l’annuncio della data arriva dal Medio Oriente, dalla culla della religione musulmana. La data varia ogni anno in base al calendario lunare e la festa dura 3 giorni: dal 28 giugno fino al 1 luglio 2023.        Continua nell’ ALLEGATO

———————————————————

BUTTARE VIA LA PROPRIA VITA È L’UNICA COSA DA TEMERE (Angelus, 25 giugno 2023)

1a. gioba-25062023-lowNel Vangelo di oggi Gesù ripete ai suoi discepoli, per ben tre volte: «Non abbiate paura» (Mt 10,26.28.31). Poco prima ha parlato loro delle persecuzioni che dovranno subire per il Vangelo, una realtà ancora attuale: la Chiesa, infatti, fin dalle origini ha conosciuto, insieme alle gioie – e ne aveva tante! –, tante persecuzioni. Sembra paradossale: l’annuncio del Regno di Dio è un messaggio di pace e di giustizia, fondato sulla carità fraterna e sul perdono, eppure riscontra opposizioni, violenze, persecuzioni. Gesù però dice di non temere: non perché nel mondo andrà tutto bene, no, ma perché per il Padre siamo preziosi e nulla di ciò che è buono andrà perduto. Ci dice quindi di non farci bloccare dalla paura, ma di temere piuttosto un’altra cosa, una sola. Qual è la cosa che Gesù ci dice che dobbiamo temere?        Continua nell’ ALLEGATO

———————————————————

IL SUDAN, LE POLITICHE EUROPEE E IL PARTNER SBAGLIATO (Nigrizia – Editoriale)

Abdel-Fattah-Al-Burhan
Abdel-Fattah-Al-Burhan

Dopo la prima ondata di emozioni e di commenti preoccupati, non si parla più del Sudan e della terribile guerra civile che lo sta straziando, a partire dalla capitale Kartoum, ormai campo di battaglia di una guerra senza più quartiere. Nessuno si illude che l’una o l’altra delle parti sia interessata alla democrazia.

 Ora che il Sudan rischia di essere annichilito dal braccio di ferro che dal 15 aprile oppone il generale al-Burhan, capo dell’esercito e del governo di transizione, e Mohamed Hamdan Dagalo (Hemeti), alla testa di milizie paramilitari denominate Forze di supporto rapido, è facile esternare preoccupazione e condannare fermamente i combattimenti.         Continua nell’ ALLEGATO

———————————————————

LUTTO NELLA S.M.A.: P. MARCO PRADA CI HA LASCIATO Redazione SMA Notizie

3a. Lutto SMANella notte di lunedì 5 giugno 2023, p. Marco Prada (Società delle Missioni Africane) è ritornato alla casa del Padre, dopo una lunga malattia, affrontata in questi sette anni con consapevolezza, coraggio e fede profonda. Un lutto che colpisce profondamente anche la Diocesi di Crema. Molte volte, infatti, p. Marco aveva partecipato con noi alle Veglie di preghiera per la liberazione di p. Gigi Maccalli

 Nato a Desio nel 1959, p. Marco entrò nella comunità della SMA come seminarista e venne ordinato prete il 9 giugno 1984. La sua attività missionaria in Africa l’ha svolta in particolare in Costa d’Avorio e in Angola. In questi due Stati africani, p. Marco si è dedicato all’attività pastorale dei giovani, a opere sociali e alla fondazione di nuove parrocchie (a Dundo e Nzaji nella Diocesi di Saurimo in Angola, e quella a Madinani in diocesi di Odienné in Costa d’Avorio).        Continua nell’ ALLEGATO

———————————————————

LULA, UNA VITTORIA A METÀ (M.Castagnaro)

Former Brazilian President Luiz Inacio Lula da Silva gestures during the inauguration of the new National Directory of the Workers' Party, in BrasiliaBRASILE

Bolsonaro ha usato a piene mani le risorse dello stato per finanziare la propria campagna elettorale e politiche clientelari, ma quello che emerge è la presenza di un solido blocco sociale di estrema destra

UNA GUERRA RELIGIOSA
La recente campagna elettorale ha assunto come mai prima i tratti di una “guerra religiosa”, tanto che la first lady Michelle Bolsonaro è arrivata a dire che “a governare il nostro Brasile è il Signore Gesù Cristo. il presidente bolsonaro e solo uno strumento di Dio”. E influenti leader di chiese neopenticostali hanno mobilitato i loro fedeli affermando che Lula avrebbe chiuso i templi cristiani. In vista del ballottaggio, poi, la religione è diventata il terreno di scontro privilegiato dai sostenitori del capo dello Stato uscente, che hanno puntato sulle elettorato evangelico per recuperare lo svantaggio, accusando Lula di aver stretto un patto col diavolo, mentre minacciavano Vescovi cattolici e interrompevano Messe, giungendo a definire comunista il Cardinal Odilo Scherer, arcivescovo di San Paolo ed esponente dell’ala conservatrice dell’episcopato, che ha reagito affermando: “mi pare di rivivere i tempi dell’ascesa del Fascismo al potere”.         Continua nell’ ALLEGATO

———————————————————