IL CENTRO MISSIONARIO INFORMA… (Redazione)

❶ Vanno e vengono…
+ È sempre tra noi padre Renato RIBONI missionario della Consolata impegnato in Colombia.
+ Stiamo aspettando a giorni l’arrivo a Crema di Fr. Ivan CREMONESI, comboniano, attualmente in servizio nella Repubblica Democratica del Congo.

 + Sta proseguendo a pieno ritmo il percorso di riabilitazione cardiaca, presso  l’ospedale di Rivolta d’Adda, di don Francesco RUINI, recentemente rientrato in Italia. Sarà un percorso lungo che, per la sua completa riuscita, dovrà essere accompagnato anche da un salutare riposo. Per questo i medici dell’ospedale pregano amici e conoscenti di sospendere momentaneamente le visite.

In questo momento possiamo e dobbiamo essere uniti a lui con la preghiera.
+   È  previsto infine per il 1 di aprile il rientro, per ferie, di madre Amelia MARCHESINI, missionaria canossiana, attualmente impegnata in Brasile, ad Imperatriz (Maranhão)

❷ Riflessioni di Quaresima
7-6Finalmente la Diocesi ritorna creativa! Accade per la prossima Quaresima.Rispondendo all’appello della Pastorale Giovanile, altri uffici di Pastorale, tra cui il nostro, hanno accettato di preparare brevi riflessioni per ogni giorno sia della Quaresima che del Tempo Pasquale. Per tre mesi, dal 1 marzo, Mercoledì delle Ceneri, al  4 giugno, Pentecoste, la scatoletta che vedete riprodotta a fianco, conterrà ogni giorno un pensiero che vi accompagnerà dovunque andrete. Per richiedere la Scatoletta della Quaresima basta contattare la Pastorale Giovanile al seguente numero di telefono: 0373.250291 o alla seguente mail: info@pgcrema.it    Il costo è di 4 euro. Anche il Centro Missionario può fornire piccoli  quantitativi di Scatolette della Quaresima. Contattateci!

Prossimi appuntamenti
È ormai alle porte il prossimo Incontro di  Animazione Missionaria. Si svolgerà domenica 26 marzo dalle ore 15 alle 17:30 presso la Casa Parrocchiale di Offanengo. Ospite d’onore sarà suor Paola VIZZOTTO, della Congregazione della  Immacolata Concezione (PIME), missionaria in Cameroun, oggi impegnata nel reparto femminile del carcere romano di Rebibbia. Come sempre l’incontro è aperto a TUTTI/E.

❹ Missione è uscire da se stessi
Pensiamo di fare cosa gradita riportare una sintesi dell’intervento di Monica SEVERGNINI, tenuto durante l’ultimo Incontro di Animazione Missionaria a S. Michele il 18 febbraio scorso.
Monica, originaria di Izano, di professione insegnante, è partita, pur restando in  Italia, per Assisi, come membro della Comunità Papa Giovanni XXIII. Tuttavia anche  per lei la missione era cominciata molto tempo prima.  Infatti, già prima aveva vissuto esperienze “missionarie” che l’hanno aiutata a capire che missione vuol dire: ANDARE FUORI DA TE. Non solo: vuol dire anche ESSERE MANDATI, con un COMPITO, uno scopo, un servizio da svolgere.  Quando si riceve una missione, si “accetta” quindi un incarico da qualcuno, che si considera più autorevole e non ci concentriamo più su cosa vogliamo noi.   La riflessione di Monica continua nell’ ALLEGATO

❺ Non abbiate paura: La Giornata dei Missionari martiri

 A motivo della coincidenza, il 24 marzo, della Giornata di preghiera e digiuno per i Missionari Martiri e della iniziativa mondiale “24_Ore per il Signore” che nella nostra Diocesi si svolge nella Parrocchia dei Sabbioni e considerato che il Vescovo Daniele  non ha ancora fatto ingresso in Diocesi,

la Parrocchia di Chieve organizza

come evento parrocchiale

la VIA CRUCIS CON I MISSIONARI MARTIRI,

venerdì 24 marzo 2017 alle ore 21.00 in chiesa parrocchiale

e apre la condivisione di questa preghiera ai Gruppi Missionari delle Parrocchie e a tutte le persone che vorranno partecipare.Saranno particolarmente venerate le reliquie dei Beati Vincenzo PRENNUSHI e compagni, Martiri albanesi. Al termine della preghiera esse saranno accompagnate alla chiesa di San Martino, luogo dedicato alla preghiera ai Martiri del ‘900.     Il ricordo dei Martiri Albanesi all’ ALLEGATO

Quaresima di fraternità
8-4Come potete vedere dal manifesto a fianco, sia la Caritas che il Centro  missionario sono impegnati nel sostenere progetti di Promozione  umana.
Per quanto ci riguarda abbiamo deciso di sostenere il progetto di  padre Walter MACCALLI, madignanese, missionario della   Società Missioni Africane, che opera in Angola, per la costruzione di una   maternità che garantisca l’assistenza medica alle attuali e future mamme.
UNA MATERNITÀ CHE SIA SPERANZA DI NOME E DI FATTO

La morte di neonati e di mamme  durante il parto è un fatto terribile,  ma quasi quotidiano, nella parrocchia  di Nambuamgongo e nella regione circostante dell’entroterra angolano,     dove opera da diversi anni padre Walter  Maccalli. Con questo articolo lanciamo una piccola campagna a sostegno della Maternità che si vuol costruire, nella speranza che la generosità dei cremaschi vada oltre i termini della Quaresima.

 “Alcuni mesi fa, ho accompagnato una giovane mamma, (al suo primo parto), al dispensario più vicino; purtroppo il neonato che non riusciva a venire alla luce, era già morto. Grazie a Dio, sono riusciti a salvare la vita della giovane”. A questo punto Padre Walter non ha più avuto esitazioni e senza perdere altro tempo prezioso…  L’articolo continua nell’  ALLEGATO

LE VIA CRUCIS DELLA SETTIMANA

10-1La Via Crucis è meditazione e preghiera sulla Passione di Gesù ma anche cammino di conversione per ciascuno di noi e per il mondo.
Per questo vogliamo viverla facendo dialogare a Sua salita al Calvario con alcune storie che la cronaca in questi giorni ci ha posto davanti agli  occhi.

  II SETTIMANA   (a cura di Elisa Bertoli)
 La fossa comune di Tuam, l’incendio di Rignano Garganico, le valigie di chi fugge dalla guerra nello Yemen e in Siria nella nostra Passione di Gesù in dialogo con le notizie della settimana.                                        La via crucis completa nell’  ALLEGATO

III SETTIMANA  (a cura di Chiara e Diego Andreatta)
La baby gang di Vigevano, le bombe in Siria, le agromafie, la legge sul fine vita tra le notizie di questa settimana in dialogo con la Passione di Gesù.                                                      La via crucis completa nell’ ALLEGATO

05/03/2017. ANGELUS: TRATTARE LA BIBBIA COME IL NOSTRO TELEFONO CELLULARE

5 MARZOIn questa prima domenica di Quaresima, il Vangelo ci introduce nel cammino verso la Pasqua, mostrando Gesù che rimane per quaranta giorni nel deserto, sottoposto alle tentazioni del diavolo (cfr Mt 4,1-11).

 Carissimi Fratelli e Sorelle,

Questo episodio si colloca in un momento preciso della vita di Gesù: subito dopo il battesimo nel fiume Giordano e prima del ministero pubblico. Egli ha appena ricevuto la solenne investitura: lo Spirito di Dio è sceso su di Lui, il Padre dal cielo lo ha dichiarato «Figlio mio, l’amato» (Mt 3,17). Gesù è ormai pronto per iniziare la sua missione; e poiché essa ha un nemico dichiarato, cioè Satana, Lui lo affronta subito, “corpo a corpo”. Il diavolo fa leva proprio sul titolo di “Figlio di Dio” per allontanare Gesù dall’adempimento della sua missione: «Se tu sei Figlio di Dio…», gli ripete (vv. 3.6), e gli propone di fare gesti miracolosi – di fare il “mago” – come trasformare le pietre in pane per saziare la sua fame, e buttarsi giù dalle mura del tempio facendosi salvare dagli angeli. A queste due tentazioni, segue la terza: adorare lui, il diavolo, per avere il dominio sul mondo (cfr v. 9).          L’Angelus continua nell’ ALLEGATO

NELLA BARACCOPOLI SOTTO CASA (Raffaele Masto)

9-1Due migranti del Mali sono morti in un incendio in una baraccopoli alle porte della città di Foggia. Baraccopoli nella quale vivevano tra i trecento e i cinquecento migranti, quasi tutti africani. Impossibile ovviamente fare censimenti precisi perché in una baraccopoli come quella il turn-over è altissimo e molti, senza documenti, preferivano essere invisibili. Con buone ragioni visti gli ultimi sviluppi in materia di immigrazione.

Gli abitanti di quella che veniva definito il “Gran Ghetto” lavoravano in gran parte nei campi di frutta e verdura dei dintorni, probabilmente per salari infimi come ci insegnano le cronache di questi anni. A tutti conviene il silenzio: ai migranti soprattutto che probabilmente sono clandestini e dunque “deboli”, in condizione di non denunciare. E ovviamente conviene anche a chi li fa lavorare.
Il “Gran Ghetto” ufficialmente esiste dal 2012, ma gli abitanti della zona sanno che c’è da molti più anni. E sanno anche che, nonostante lo smantellamento forzato, gli incendi, la resistenza e i morti si riformerà da qualche altra parte, sempre nella zona. Perché i prodotti dell’agricoltura crescono e hanno bisogno di chi li raccolga, perché questi prodotti sono una parte dell’economia locale, perché il vantaggio di lavoratori “deboli” è qualcosa alla quale si fa fatica a rinunciare.
Insomma, è la nostra società a produrre baraccopoli come il “Gran Ghetto”, è la nostra mancanza colpevole di una politica di accoglienza seria che disinneschi tutti gli interessi che stanno alla base della nascita di questi agglomerati.
Baraccopoli. Ecco non si pensi che le baraccopoli esistono solo in Africa. Sono qui, ci circondano. Assediano una popolazione schizofrenica che a volte le vorrebbe vedere sparire (quando sono vicini alla nostra vista e alle nostre proprietà), e a volte le desidera come un serbatoio utile di manodopera a basso costo.
Raffaele MASTO – Buongiornoafrica – 03.03.17

IL MINIMO COMUN DENOMINATORE (Roberto Beretta)

9-2I dibattiti di questi giorni confermano che anche in Italia la residua cultura cattolica (sempre ammesso che esista…) non basta comunque più a fondare una morale condivisa. Che fare?

Le coppie di fatto e quelle omo, la morte «dolce» e l’adozione gay: solo a contare i dibattiti delle ultime settimane, risulta ormai più che evidente l’incapacità del linguaggio cristiano tradizionale a tenere insieme – a «religare» – le ragioni che guidano il nostro comportamento sociale. È la secolarizzazione in atto: anche in Italia, già Paese culturalmente cattolico, la residua cultura cattolica (sempre ammesso che esista…) non basta comunque più a fondare una morale condivisa.                       La riflessione di Beretta continua nell’ ALLEGATO

IL CENTRO MISSIONARIO INFORMA… (Redazione)

 ❶ Vanno e vengono…
+ È sempre tra noi padre Renato RIBONI missionario della Consolata  impegnato in Colombia.
+ È previsto per il mese di marzo l’arrivo a Crema di Fratel Ivan CREMONESI, comboniano, attualmente in servizio nella R.D. del Congo.
+ È rientrato in Italia per un periodo di cure specifiche don Francesco RUINI. Colpito, alla fine di dicembre, da un infarto molto più violento di quanto    fosse apparso all’inizio, il suo cuore fatica a riprendere a funzionare a pieno ritmo.  Le cure effettuate e la permanenza all’Hogar Sacerdotal di Montevideo sono   state senza dubbio positive sia dal punto di vista medico che psicologico, in quanto hanno permesso a don Francesco di riposare e al contempo di stringere nuove relazioni. Tuttavia dall’ultima visita cardiologica è emerso che il suo cuore funziona al   50%   delle sue potenzialità, pompando una quantità di sangue inferiore a quella abitualmente necessaria alla sua attività fisica. A questo punto si rende necessaria una riabilitazione cardiaca “ad hoc” che verrà effettuata all’ospedale di Rivolta d’Adda. Forza don Francesco: siamo tutti con te!

L’UFFICIO MIGRANTES INFORMA… (Redazione)

❶ Messe in lingua spagnola
 Per la numerosa Comunità Ispano-americana è prevista la celebrazione di due messe    nel mese di MARZO:
+ la prima ha avuto luogo domenica 12  alle ore 15;
+ la seconda avrà luogo domenica 26 alle ore 15.
Le Messe saranno celebrate nella chiesa di S. Giacomo a Crema con l’intervento di don Roberto o di don Erminio, per molti anni missionari in Guatemala.

❷ Messe in lingua portoghese
Per la Comunità Brasiliana, recentemente formatasi, la Messa viene celebrata una volta al mese, la seconda domenica. Nel mese di MARZO è stata celebrata il 12,  alle ore 17 nella chiesa di S. Michele (appena dopo l’ospedale) con l’intervento di don Vito Groppelli, per molti anni missionario in Brasile. Il prossimo appuntamento sarà per domenica 9 aprile, Messa delle Palme (Domingo de Ramos), alla stessa ora.
Sia le messe in lingua spagnola che quelle in lingua portoghese sono aperte a tutti.
 

L’EMANCIPAZIONE DELLA DONNA AFRICANA È ANCORA LONTANA (Africa)

9-3 Le donne sono la spina dorsale dell’Africa. Ma su di esse il continente non investe ancora abbastanza.

Ma andiamo con ordine. Secondo recenti stime, fornite dall’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse), sono le donne africane a sopportare il peso del 70% del lavoro agricolo e a produrre circa il 90% degli alimenti. Sempre secondo l’Ocse, il tasso di attività economica delle donne, che misura quanto partecipano all’offerta del lavoro, è tra i più alti al mondo, con un valore pari a 61,9. Nonostante questo, sono prevalentemente impiegate nel settore informale o occupano posti di lavoro poco qualificati. Ciò è testimoniato anche dai salari che percepiscono, che sono tra i più bassi al mondo.                       L’articolo continua nell’ ALLEGATO

LA VIA CRUCIS DELLA SETTIMANA (Gilberto Borghi)

VIA CRUCISLa corsa alle armi, il lavoro sfruttato dai caporali, i cristiani del Sinai, la morte di DJ Fabo: volti della cronaca degli ultimi giorni in dialogo con la Passione di Gesù

La Via Crucis è meditazione e preghiera sulla Passione di Gesù ma anche cammino di conversione per ciascuno di noi e per il mondo. Per questo vogliamo viverla facendo dialogare la Sua salita al Calvario con alcune storie che la cronaca in questi giorni ci ha posto davanti agli occhi.            La Via Crucis completa nell’  ALLEGATO

IL TRAFFICO DI PROFUGHI HA FRUTTATO AGLI SCHIAVISTI FINO A 5,7 MILIARDI EURO (Ilaria Sesana)

ilaria-sesanaNel 2015 il traffico di migranti verso l’Europa ha generato guadagni per un importo che oscilla tra i 4,7 e i 5,7 miliardi di euro. Anche se nel 2016 si è registrato un calo significativo: circa 2 miliardi di euro. «Un calo in linea con la diminuzione generale dei migranti irregolari arrivati nella Ue», si legge nella relazione pubblicata da Europol a conclusione del primo anno di attività dell’European Migrant Smugling Center, il Centro sul Traffico di Esseri Umani.

 Più di duemila investigazioni internazionali avviate, 17.400 sospetti trafficanti schedati e 490 inchieste per false identità sono i dati che completano il bilancio di questi primi 12 mesi di attività. Il report analizza anche le modalità con cui trafficanti di esseri umani gestiscono il proprio business. Come vere e proprie agenzie di viaggio, pubblicizzano i propri ‘servizi’ nei Paesi d’origine dei migranti usando in maniera aggressiva i social network. Facebook resta il più diffuso e utilizzato, anche se nel corso del 2016 si è registrato un lieve movimento verso altri strumenti, come Telegram.                                                                                                                                                        L’articolo sull’incontro con i migranti continua nell’  ALLEGATO