BRASILE IL RITORNO DI LULA (Mauro Castagnaro)

6. lula-vaticanoLa visita di Luiz Inácio “Lula” Da Silva in Italia ha riportato in primo piano sia il Brasile sia lo stesso presidente. Tuttavia il suo terzo mandato sarà assai più difficile dei primi due, sia per fattori interni sia per fattori internazionali.

L’assalto ai palazzi della piazza dei tre poteri a Brasilia da parte dei sostenitori del presidente della repubblica federale uscente, Jair Bolsonaro, che aveva rifiutato di presenziare alla cerimonia di insediamento del successore, Luis Inacio Lula Da Silva per passargli la fascia presidenziale, a confermato la spaccatura del paese, uscito dalle ultime elezioni con un estrema destra poco interessata a preservare le istituzioni, ma capace di raccogliere consensi popolari mai così ampi dalla fine della dittatura 1964/1985, e un fronte Democratico chiamato a riunire la nazione e al contempo a dare risposta a classi popolari impoverite.    Continua nell’ ALLEGATO

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LE TERRE RARE SALVERANNO IL PIANETA?

a cura del Gruppo Animazione Missionaria Scannabue

7. Terre rareLa scoperta in Svezia del più grande e ricco giacimento di terre rare d’Europa è, senza timore di esagerare, una delle grandi svolte del secolo. Non solo perché rappresenta un potenziale “terremoto” a livello economico e geopolitico, ma anche perché aggiunge un’altra voce alla già lunga e ricca lista delle sfide ambientali del 2023.

Cosa sono le terre rare
Cominciamo col dire che non sono così tanto “rare” queste terre, poiché si trovano in abbondanza in Cina (ne detiene un terzo delle riserve mondiali, quasi un monopolio), negli Stati Uniti, in Vietnam, Brasile, Russia, Australia e Svezia.        Continua nell’ ALLEGATO

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PILLOLE DI MISSIONE (Don Maurizio Vailati – prete in Uruguay)

8a. Don Maurizio Vailati_3Iniziamo con questo numero della Comunicazione Missionaria una nuova rubrica. Proviene direttamente dall’Uruguay e ci permetterà di seguire passo passo il lavoro dei nostri sacerdoti fidei donum là impegnati. Grazie quindia don Maurizio che con le sue semplici, ma immediate riflessioni, ci prende permano e ci cala in quel mondo lontano…

 POVERTÀ MATERIALE, RICCHEZZA DELL’INCONTRO

Vedendo il Delta dal satellite, si può notare la struttura degli insediamenti qui in Uruguay. Sono tracciate in modo geometrico le strade, che dividono il quartiere in ‘quadre’ di una medesima misura, al cui interno ciascuno costruisce la sua casa con ciò che trova. Case semplici e povere, non tutte con la luce. Ci sono non sempre numeri civici e tanto meno campanelli. Voglio quindi dirvi questo. Per annunciarsi si battono le mani in un piccolo applauso!
Ecco allora la mia considerazione: mi pare significativo non della povertà, ma dei rapporti umani… Voglio vederlo come gesto che esprime la gioia dell’incontro, per la ricchezza che ogni incontro comporta. E così il saluto: non ci si stringe la mano ma si avvicina la guancia destra fino a toccarsi. Così si fa anche lo scambio della pace a messa. Povertà materiale ma ricchezza dell’incontro. Noi in Italia siamo più rigidi, controllati, formali. Ho pensato che può essere uno spunto per la Quaresima: un invito a recuperare autenticità, e quindi purificare il cuore, recuperare uno sguardo buono sull’altro, e quindi dare un nome diverso alla povertà.

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Enrico e le Commissioni Missionaria e Migrantes

Carissime, Carissimi,

                                               in occasione del centenario della nascita di don Lorenzo MILANI abbiamo assistito, devo dire con piacere, al moltiplicarsi di attestati di stima nei suoi confronti. Mi è sembrato giusto, allora, lasciare spazio proprio a chi, con intelligenza e onestà, ha colto gli aspetti più genuini della testimonianza del prete di Barbiana.

Nella sua inimitabile azione di educatore pensava alla scuola come luogo di promozione e non di selezione sociale. Il motore primo delle sue idee di giustizia e di uguaglianza era appunto la scuola. La scuola come leva per contrastare le povertà. Anzi, le povertà. La scuola, in un Paese democratico, non può non avere come sua prima finalità e orizzonte l’eliminazione di ogni discrimine.        Continua nell’ ALLEGATO

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LO SPIRITO SANTO PORTA GIOIA ED ARMONIA NEI NOSTRI CUORI! (Regina Coeli, 29-05-2023)

1a. Regina Coeli

Oggi, Solennità di Pentecoste, il Vangelo ci porta nel cenacolo, dove gli apostoli si erano rifugiati dopo la morte di Gesù (Gv 20,19-23). Il Risorto, la sera di Pasqua, si presenta proprio in quella situazione di paura e di angoscia e, soffiando su di loro, dice: «Ricevete lo Spirito Santo» (v. 22). Così, con il dono dello Spirito, Gesù desidera liberare i discepoli dalla paura, questa paura che li tiene rinchiusi in casa, e li libera perché siano capaci di uscire e diventino testimoni e annunciatori del Vangelo. Soffermiamoci un po’ su questo che fa lo Spirito: libera dalla paura.        Continua nell’ ALLEGATO

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CHE COSA CI DICE LA GIORNATA DELLA BIODIVERSITÀ NEL PIENO DELLA TRAGICA ALLUVIONE DELLA ROMAGNA (P. Pileri)

Biblioteca (M. Lapini)
Biblioteca (M. Lapini)

“Chi ha incarichi di governo del territorio, a qualsiasi livello, che cosa sa di biodiversità?”. In occasione della Giornata a lei dedicata, Paolo Pileri pone una domanda bruciante e necessaria, perché non è più accettabile la distruzione dei suoli.

Quest’anno la Giornata mondiale della biodiversità è caduta nel bel mezzo della tragica alluvione della Romagna. Ricordiamo che da decenni le nazioni europee si sono impegnate non solo a fermare il degrado della biodiversità, ma addirittura a incrementarla. E anche l’Italia ha firmato la Strategia europea per la biodiversità. L’ha inserita addirittura in Costituzione (all’articolo 9).        Continua nell’ ALLEGATO

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RIPENSARE LA MISSIONE (La Redazione)

Come annunciato da tempo, domenica 28 maggio i Gruppi di Animazione Missionaria della nostra diocesi si sono incontrati in Assemblea a Offanengo.

 É stato un incontro molto ricco. Forse anche più del previsto, perché non soltanto abbiamo incontrato persone, vite, esperienze, ma abbiamo soprattutto condiviso ideali, speranze desideri. Così insieme a don Federico, che abbiamo accompagnato per oltre trent’anni di missione, abbiamo incontrato prima don Paolo, don Maurizio e l’intera Comunità del Delta del Tigre in Uruguay, dove stanno scrivendo, passo dopo passo, il loro Vangelo quotidiano e poi don Lino Schiavini, un sacerdote che non ha avuto paura dell’ignoto pur di mettersi al servizio, prima in Italia e poi in Uruguay, persone che si trovavano in difficoltà.        Continua nell’ ALLEGATO

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SU DEBRE LIBANOS IL DOVERE DELLA MEMORIA È CONQUISTA DI CIVILTÀ (Paolo Borruso)

4a. Immagine-DEBRE-LIBANOSDal 21 al 27 maggio 1937 il viceré Graziani fece uccidere duemila etiopi. Un eccidio coloniale a lungo rimosso che chiede l’attenzione delle istituzioni e della storiografia

 Il nome di Debre Libanos è tristemente legato al più grave crimine di guerra italiano, ordinato dal viceré d’Etiopia Rodolfo Graziani come rappresaglia per un attentato da cui era sfuggito. È il più antico santuario cristiano dell’Etiopia, meta di pellegrini da tutto il paese. Il 12 Ginbot (20 maggio) ricorre la memoria della traslazione, nel 1370, dei resti di san Tekla Haymanot – fondatore nel XIII secolo della prima comunità monastica in quel sito –: è la festa più sacra dell’anno, particolarmente attesa a Debre Libanos non solo tra i monaci, ma da tutti i cristiani etiopici provenienti da ogni parte del paese. È il giorno di massima affluenza di persone nel monastero.        Continua nell’ ALLEGATO

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