Al termine dell’Angelus di domenica 6 marzo il Papa espresse «ammirazione per l’iniziativa dei corridoi umanitari per i profughi, avviata ultimamente in Italia. Un progetto-pilota, che unendo solidarietà e sicurezza, consente di aiutare persone che fuggono dalla guerra e dalla violenza, come i cento profughi già trasferiti in Italia, tra cui bambini malati, persone disabili, vedove di guerra con figli e anziani. Mi rallegro anche perché questa iniziativa è ecumenica, essendo sostenuta da Comunità di Sant’Egidio, Federazione delle Chiese Evangeliche Italiane, Chiese Valdesi e Metodiste». Sulla rivista on line VITA, abbiamo trovato questo articolo che spiega in modo dettagliato questo progetto pilota.
“Di fronte alle stragi del Mediterraneo, la Federazione delle Chiese evangeliche e la Comunità di Sant’Egidio lanciarono una proposta: aprire nei Paesi da cui partono i migranti un canale dedicato, per ottenere visti per motivi umanitari. Come finanziare la proposta? Con l’8×1000 della Chiesa valdese e di Sant’Egidio”.Dopo mesi di preparazione e di dialogo costruttivo con le autorità interessate, la Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI) e la Comunità di Sant’Egidio annunciano l’apertura di corridoi umanitari verso l’Italia dal Libano, dal Marocco e dall’Etiopia.