O CROCE DI CRISTO: RIFLESSIONE DEL PAPA AL TERMINE DELLA VIA CRUCIS

:Al termine delle 14 stazioni, papa Francesco ha concluso la tradizionale Via Crucis del Venerdì Santo al Colosseo con queste forti paroleVIA CRUCIS

O Croce di Cristo, simbolo dell’amore divino e dell’ingiustizia umana, icona del sacrificio supremo per amore e dell’egoismo estremo per stoltezza, strumento di morte e via di risurrezione, segno dell’obbedienza ed emblema del tradimento, patibolo della persecuzione e vessillo della vittoria.

O Croce di Cristo, ancora oggi ti vediamo eretta nelle nostre sorelle e nei nostri fratelli uccisi, bruciati vivi, sgozzati e decapitati con le spade barbariche e con il silenzio vigliacco.                       

Read More

OMELIA PRONUNCIATA DAL PAPA DURANTE LA LAVANDA DEI PIEDI

Di seguito le parole che ha detto il Papa, parlando a braccio, nell’omelia della Messa celebrata al CARA di Castelnuovo di Porto con i profughi ai quali ha lavato i piedi.

LAVANDA PIEDII gesti parlano più delle immagini e delle parole. I gesti. Ci sono, in questa Parola di Dio che abbiamo letto, due gesti: Gesù che serve, che lava i piedi. Lui, che era il capo, lava i piedi agli altri, ai suoi, ai più piccoli. Il secondo gesto: Giuda che va dai nemici di Gesù, da quelli che non vogliono la pace con Gesù, a prendere il denaro con il quale lo ha tradito, le 30 monete. Due gesti. Anche oggi ci sono due gesti: il primo è quello di questa sera: tutti noi, insieme, musulmani, indù, cattolici, copti, evangelici ma fratelli, figli dello stesso Dio, che vogliamo vivere in pace, integrati. L’altro gesto è quello di tre giorni fa: un gesto di guerra, di distruzione in una città dell’Europa, di gente che non vuole vivere in pace. Ma dietro a quel gesto, come dietro a Giuda, c’erano altri. Dietro a Giuda c’erano quelli che hanno dato il denaro perché Gesù fosse consegnato. Dietro a quel gesto di tre giorni fa in quella capitale europea, ci sono i fabbricanti, i trafficanti di armi che vogliono il sangue, non la pace; che vogliono la guerra, non la fratellanza.

Read More

LA PAROLA DEL PAPA DURANTE L’ANGELUS del 13 marzo 2016

Cari Fratelli e Sorelle,

papaLa scena si svolge nella spianata del tempio. Immaginatela lì, sul sagrato [della Basilica San Pietro]. Gesù sta insegnando alla gente, ed ecco arrivare alcuni scribi e farisei che trascinano davanti a Lui una donna sorpresa in adulterio. Quella donna si trova così in mezzo tra Gesù e la folla (cfr v. 3), tra la misericordia del Figlio di Dio e la violenza, la rabbia dei suoi accusatori. In realtà, essi non sono venuti dal Maestro per chiedere il suo parere – era gente cattiva –, ma per tendergli un tranello. Infatti, se Gesù seguirà la severità della legge, approvando la lapidazione della donna, perderà la sua fama di mitezza e di bontà che tanto affascina il popolo; se invece vorrà essere misericordioso, dovrà andare contro la legge, che Egli stesso ha detto di non voler abolire ma compiere (cfr Mt 5,17). E Gesù è messo in questa situazione.

Read More

CORRIDOI UMANITARI PER I PROFUGHI

corridoio Al termine dell’Angelus di domenica 6 marzo il Papa espresse «ammirazione per l’iniziativa dei corridoi umanitari per i profughi, avviata ultimamente in Italia. Un progetto-pilota, che unendo solidarietà e sicurezza, consente di aiutare persone che fuggono dalla guerra e dalla violenza, come i cento profughi già trasferiti in Italia, tra cui bambini malati, persone disabili, vedove di guerra con figli e anziani. Mi rallegro anche perché questa iniziativa è ecumenica, essendo sostenuta da Comunità di Sant’Egidio, Federazione delle Chiese Evangeliche Italiane, Chiese Valdesi e Metodiste». Sulla rivista on line VITA, abbiamo trovato questo articolo che spiega in modo dettagliato questo progetto pilota.

“Di fronte alle stragi del Mediterraneo, la Federazione delle Chiese evangeliche e la Comunità di Sant’Egidio lanciarono una proposta: aprire nei Paesi da cui partono i migranti un canale dedicato, per ottenere visti per motivi umanitari. Come finanziare la proposta? Con l’8×1000 della Chiesa valdese e di Sant’Egidio”.Dopo mesi di preparazione e di dialogo costruttivo con le autorità interessate, la Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI) e la Comunità di Sant’Egidio annunciano l’apertura di corridoi umanitari verso l’Italia dal Libano, dal Marocco e dall’Etiopia.

Read More

MESSA INTERNAZIONALE

Messa-InternazionaleÈ stata celebrata domenica scorsa, presso la Parrocchia di S. Carlo, la Messa Internazionale, animata, attraverso il Coro Multietnico di Crema, dalla Comunità Africana. Concelebrata da quattro sacerdoti: P. Arnold, P. Gigi, P. Walter e dal parroco Don Maurizio, è stata una Messa molto partecipata da grandi e piccoli fedeli.
Significative le parole di P. Arnold che, durante l’omelia, ha ricordato la sua esperienza personale di congolese, che parla francese, ma vive in Italia in una comunità di lingua spagnola. L’intercultura, ha sottolineato, è saper vivere in una cultura diversa senza perdere la propria, avendo la consapevolezza che ogni cultura con cui veniamo a contatto arricchisce la nostra personalità.
Alla celebrazione eucaristica ha fatto seguito, nei locali dell’Oratorio, un pranzo condiviso, esempio concreto di una grande “cucina dal mondo”.
Un GRAZIE di cuore alla Comunità parrocchiale che ancora una volta ha reso possibile questa coinvolgente esperienza di Chiesa.

MIGRANTI: IL 3 OTTOBRE LA GIORNATA IN MEMORIA DEI MORTI IN MARE

3 ottobreIn Italia il 3 ottobre sarà la Giornata della memoria, in ricordo di tutte le vittime dell’immigrazione. Ieri è arrivato il voto definitivo del Senato. Soddisfazione è stata espressa dal presidente del Senato Grasso e dalla presidente della Camera Boldrini oltre che dal Comitato 3 ottobre, promotore della proposta di legge. La Giornata sarà celebrata in tutta Italia nell’anniversario della tragedia di Lampedusa del 3 ottobre 2013, quando a causa del naufragio di una imbarcazione libica usata per il trasporto di migranti vi furono 366 morti accertati e circa 20 dispersi. Da quel giorno ad oggi l’ACNUR stima che oltre 8 mila persone abbiano perso la vita in mare, di cui circa 450 solo nei primi mesi del 2016.

3ottobreFinora quest’anno oltre 153 mila persone, di cui un terzo bambini, hanno attraversato il Mediterraneo. L’Alto commissariato auspica che la Giornata della memoria e dell’accoglienza “promuova una profonda riflessione sulla istituzione di vie legali che consentano alle persone in fuga di arrivare in Europa senza rischiare la vita nel Mediterraneo”.

Migrantes on line – 17.03.2016

RIBONI SR. ELISABETTA – Paolina

STORIA mappa-pakistan
– Nata ad Offanengo nel 1931.
– 1954 entra nella Congregazione delle “Figlie di S. Paolo”, che si è assunta il compito di diffondere con tutti i mezzi di comunicazione la Parola di Gesù.
– 1965 parte per il Pakistan, dopo una breve permanenza nelle Filippine (6 mesi) perché non le concedevano il visto di entrata.
– E’ vissuta molti anni a Karachi e attualmente risiede a Lahore, lavorando in una libreria che pubblica testi in lingua Urdu e in lingua inglese. Il terzo centro in cui sono presenti le Paoline è Rawalpindi.

Read More