IL LINGUAGGIO DELLA MATERNITÀ DI MARIA È LA TENEREZZA DEL PRENDERSI CURA (Angelus, 01-01-2023)

++ Papa,dietro guerre interessi economici,come commercio armi ++L’inizio di un nuovo anno è affidato a Maria Santissima, che oggi celebriamo come Madre di Dio. In queste ore invochiamo la sua intercessione in particolare per il Papa emerito Benedetto XVI, che ieri mattina ha lasciato questo mondo. Ci uniamo tutti insieme, con un cuore solo e un’anima sola, nel rendere grazie a Dio per il dono di questo fedele servitore del Vangelo e della Chiesa. Abbiamo visto poco fa in tv, “A sua immagine”, tutta l’attività e la vita di Papa Benedetto.

Mentre ancora contempliamo Maria nella grotta dove è nato Gesù, possiamo domandarci: con quale linguaggio ci parla la Vergine Santa? Come parla Maria? Che cosa possiamo imparare da lei per questo anno che si apre? Possiamo dire: “Madonna, insegnaci cosa dobbiamo fare in questo anno”.         Continua nell’ ALLEGATO

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LA VULNERABILITÀ COME LUOGO DI INCONTRO

2a. Auguri UruguayBUON NATALE DALL’URUGUAY

La natività ci riporta alla piccolezza di un Dio che sceglie di nascere in povertà, che assume ciò che è fragile e che accetta il lento processo di maturazione umana.
Ci prepariamo ancora una volta a celebrare il mistero del Natale.
Un Dio che si fa uomo, che prende la nostra carne e l’atteggiamento con cui vi invito a celebrarlo è quello del silenzio del cuore per poter scoprire dove il Signore oggi vuole nascere nella vostra vita, nella mia vita, nella comunità.
Non lasciamoci conquistare dalla superficialità di Erode che non scopre la via di Dio.
Vi invito anche ad accogliere i fragili, i vulnerabili.
Dio vuole nascere nel piccolo, nell’apparentemente impercettibile, e che tu faccia spazio anche al Signore che viene, che vuole fare della tua vita una mangiatoia in cui nascere.
Offri al Signore i tuoi doni, le tue qualità, i tuoi talenti. Come i pastori che stanno per portare le loro offerte al Signore. Che questo Natale sia il tempo della tavola condivisa, per fare spazio al migrante, allo straniero, a chi ha meno.
Uniamo le mani per pregare davanti al mistero di Dio che viene nella piccolezza e apriamo i nostri cuori alla compassione.
Possa il Signore benedire voi, la vostra comunità, la vostra famiglia in questo Natale e possa essere una vera visita di Dio nel cuore di ciascuno.

Feliz Navidad para todos
Fabián Antúnez Percíncula SJ
Obispo de San José de Mayo – Uruguay

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IL MIO TESTAMENTO SPIRITUALE (La Redazione)

3a. Benedetto-XVI-696x435Pubblichiamo qui di seguito il testamento spirituale del Papa emerito Benedetto XVI, diffuso questa sera, 31 dicembre 2022, giorno della sua morte dalla Sala Stampa della Santa Sede.

Se in quest’ora tarda della mia vita guardo indietro ai decenni che ho percorso, per prima cosa vedo quante ragioni abbia per ringraziare.
Ringrazio prima di ogni altro Dio stesso, il dispensatore di ogni buon dono, che mi ha donato la vita e mi ha guidato attraverso vari momenti di confusione; rialzandomi sempre ogni volta che incominciavo a scivolare e donandomi sempre di nuovo la luce del suo volto. Retrospettivamente vedo e capisco che anche i tratti bui e faticosi di questo cammino sono stati per la mia salvezza e che proprio in essi Egli mi ha guidato bene.
Ringrazio i miei genitori, che mi hanno donato la vita in un tempo difficile e che, a costo di grandi sacrifici, con il loro amore mi hanno preparato una magnifica dimora che, come chiara luce, illumina tutti i miei giorni fino a oggi.        Continua nell’ ALLEGATO

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NATALE: LA RIVOLUZIONE DI UN SÍ… (P. José Mizzotti)

4a. MizzottiLima, Natale 2022

Carissimi amici ed amiche,
tutto è iniziato con quel “SÍ”… Un SÍ che ha portato con sé molti NO…
Ascoltò la proposta, capì che c’era bisogno di una donna capace di mettere corpo alla storia…
Un SÍ capace di in-corpo-rare la trasformazione di un mondo governato dalla tirannia, l’ambizione, la sete di potere, l’insensibilità, la crudeltà e l’intolleranza degli uomini.
E rispose di SÍ, che si sarebbe fatta serva di quel progetto che richiedeva una donna per dare corpo ad una trasformazione definitiva.
Ma non era il SÍ di una sottomessa, ma di una rivoluzionaria…
Consapevole della missione impostergabile a cui era invitata, sicura che, ancora una volta, come tante altre volte era successo in passato, i nostri corpi farebbero la storia, aprendo solchi di speranza per i poveri e gli opressi, desiderosi di un tocco di grazia…        Continua nell’ ALLEGATO

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NATALE: UN GRANDE GIORNO PER TUTTI (Padre Gianni Zanchi)

5a. ZanchiCarissime amiche, carissimi amici, cordiali saluti da Suihari!

Ci stiamo avvicinando alla grande Festa di Natale. Nella lingua bengalese Natale è detto “boro din” (grande giorno), giorno che ha segnato e cambiato la storia umana.
È giorno di grande festa e gioia per tutti, in particolare per noi cristiani che celebriamo il “Dio che si è fatto uno di noi per farci come Lui”.
È giorno di festa e gioia anche per altri motivi: nei campi viene tagliato e raccolto il riso maturo, si chiude l’anno scolastico sperando di essere promossi, si torna nel proprio villaggio per gustare in famiglia la festa e i giorni di vacanza…
A voi Amici e a tutti i collaboratori auguro un Santo Natale di gioia e di pace.
BUON NATALE: “La grotta sei tu, dove l’Amore di Dio nasce e si rivela continuamente”.
BUON ANNO: “Il Signore vi benedica e vi protegga lungo tutto il Nuovo Anno”.
Con stima e riconoscenza per la vostra preghiera, il grande affetto e solidarietà per il Bangladesh.

Padre Gianni ZANCHI – Missionario in Bangladesh

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AUGURI DALL’AUSTRALIA (Sr Angela Sambusida)

6a. M. SambusidaCarissimi Amici,

Happy Christmas and Happy New Year. Da questa lontana terra d’Australia con nel cuore la gioia di essere qui ad aiutare coloro che sono in necessità: in primo luogo le sorelle anziane della mia comunità di 12 sorelle, qui a Brisbane.
So che da voi gira l’influenza ed il Covid 19… Vi affidiamo al piccolo Bambini Gesù affinché  vi conforti e la Pace sia in tutti i cuori, specialmente per coloro che soffrono guerre e freddo.
Nei prossimi giorni incontrerò le tre sisters di Tiwi Island che vengono per una breve sosta.

Buon Natale e Felice Anno Nuovo.

Con affetto Sr Angela

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LIBERATE LA PACE (La Redazione)

I NOMI DEGLI OSTAGGI PRIGIONIERI NEL SAHEL E PER I QUALI PADRE GIGI CI INVITA A PREGARE GIORNALMENTE

Aggiorniamo l’elenco delle persone rapite nel Sahel e tuttora ostaggio nelle mani dei loro rapitori.

  • Iulian Ghergut – rumeno – prigioniero da 7 anni e mezzo
  • Arthur Kennet Elliott – medico australiano – prig diioniero da 6 anni e 10 mesi
  • Jeffrey Woodke – Stati Uniti d’America – prigioniero da 6 anni
  • Christopher Botma – Sudafricano – prigioniero da 4 anni
  • Joel Yougbaré – sacerdote burkinabé – prigioniero da 3 anni e mezzo
  • Olivier Dubois – giornalista francese – prigioniero da 1 anno e mezzo
  • Giovanni
  • Rocco e
  • Donatella Langone, della Basilicata e rapiti in Mali il 19 maggio 2022 insieme a un amico del Togo.
  • Hans Joachim LOHRE – tedesco – rapito in Mali il 20.11.2022        Continua nell’ ALLEGATO

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NOTIZIE FLASH DAL MONDO

a cura del Gruppo di animazione missionaria di Scannabue

COSTRUIRE LA PACE DALLE PICCOLE COSE

Riflessioni di Anna Acconcia, studentessa universitaria
Ho partecipato al progetto “Mission Exposure: esporsi alla missione” del Centro Pastorale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e del Pime e per la mia prima esperienza mi hanno affidata all’associazione  “Non Dalla Guerra “.
Sono così partita per la Giordania, dove mi sono confrontata con progetti di assistenza ai profughi siriani e iracheni. Il Caritas Center è un luogo che mi è entrato nel cuore, luogo capace di custodire storie di dolore e di perdite, storie che non si vogliono ascoltare, che si somigliano, ma anche storie uniche.        Continua nell’ ALLEGATO

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0001a. Settimana di natale

In questa Giornata Internazionale dei Migranti, riflettiamo sulla vita delle oltre 280 milioni di persone che hanno lasciato il proprio Paese
alla ricerca di opportunità, dignità, libertà e vita migliore.

Questa migrazione è un potente motore di crescita economica, dinamicità e comprensione.

Ma la migrazione irregolare lungo rotte sempre più pericolose, spesso regno crudele dei trafficanti, continua ad avere un prezzo terribile.

Negli ultimi otto anni, almeno 51.000 migranti sono morti e altri migliaia sono scomparsi.

Dietro ad ogni numero c’è un essere umano: una sorella, un fratello, una figlia, un figlio, una madre o un padre.

I diritti dei migranti sono diritti umani e tali diritti devono essere rispettati senza discriminazioni.

Doppiamo fare tutto il possibile per prevenire la perdita di vite umane.

Dobbiamo provvedere agli sforzi di ricerca, di salvataggio e all’assistenza medica.

Dobbiamo ampliare e diversificare i percorsi di migrazione basati sui diritti.

Inoltre, abbiamo bisogno di un maggiore sostegno internazionale per gli investimenti nei Paesi d’origine:
la migrazione sia una scelta e non una necessità.

Non c’è una crisi migratoria, ma una crisi di solidarietà.

Oggi e sempre, salvaguardiamo la nostra comune umanità e garantiamo i diritti e la dignità di tutti.

Antonio GUTERRES – Segretario Generale ONU

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