Enrico e le Commissioni Missionaria e Migrantes

Carissime, Carissimi,
credo che valga la pena dedicare qualche riga alla Cop 27, la Conferenza sul clima che si è conclusa esattamente una settimana fa, nella nota località turistica egiziana di Sharm el-Sheikh. 197 le delegazioni presenti, segno che il tema dell’ambiente, con le preoccupazioni crescenti per i cambiamenti climatici sempre più evidenti, è ormai all’ordine del giorno della maggior parte dei governi del mondo. A queste preoccupazioni però non sono seguite quelle decisioni coraggiose che ci saremmo aspettate.
Il fatto stesso che, invece del 18 pomeriggio, Cop 27 sia terminata alle 4 di domenica 20 novembre, evidenzia quali grandi contrasti abbiano investito l’intero dibattito.
Due in particolare i punti di scontro: il primo è stato la richiesta di fondi specifici per riparare i danni e le perdite che il cambiamento climatico, avanzata dai Paesi a basso reddito, in particolare quelli africani. Il secondo invece riguarda il problema della riduzione del danno cioè un graduale, ma veloce impegno a dismettere l’uso dei combustibili fossili.        Continua nell’ ALLEGATO

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STA A NOI SCEGLIERE SE ESSERE SPETTATORI O COINVOLTI

Omelia di papa Francesco per la Solennità di Gesù Cristo Re dell’Universo, domenica, 20 novembre 2022, nella Cattedrale di Asti

1a. Omelia del Papa nella Cattedrale di Asti A braccia aperte
[…] Sulla croce appare una sola frase: «Costui è il re dei Giudei» (Lc 23,38). Ecco il titolo: Re. Però, osservando Gesù, la nostra idea di re viene ribaltata. Proviamo a immaginare visivamente un re: ci verrà in mente un uomo forte seduto su un trono con delle insegne preziose, uno scettro tra le mani e anelli luccicanti tra le dita, mentre proferisce ai sudditi parole solenni. Questa, grosso modo, è l’immagine che abbiamo in testa. Ma guardando Gesù, vediamo che è tutto il contrario. Egli non è seduto su un comodo trono, ma appeso ad un patibolo; il Dio che «rovescia i potenti dai troni» (Lc 1,52) opera come servo messo in croce dai potenti; ornato solo di chiodi e di spine, spogliato di tutto ma ricco di amore, dal trono della croce non ammaestra più le folle con la parola, non alza più la mano per insegnare. Fa di più: non punta il dito contro nessuno, ma apre le braccia a tutti. Così si manifesta il nostro Re: a braccia aperte, a brasa aduerte.        Continua nell’ ALLEGATO

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DESERTO E SILENZIO: PROVA E OPPORTUNITÀ (La Redazione)

2. Deserto e silenzioÈ iniziato giovedì scorso 17 novembre, nella ‘sua’ Madignano, il percorso di preghiera e di riflessione sulla pace e per ricordare Coloro che sono ancora prigionieri a motivo della fede in Gesù, proposto da padre Gigi Maccalli. quella che segue è una sintesi punto alla fine della comunicazione troverete il link per ascoltare l’intera Veglia.
«La pace è il nome di Dio. Non rassegniamoci alla guerra e oggi eleviamo al Cielo il grido della Pace: “Si affratellino tutti i popoli della terra e fiorisca in essi e sempre regni la desideratissima pace”».
Con queste parole ha pregato Papa Francesco durante l’Incontro internazionale per la pace svoltosi a Roma un mese fa – ha esordito padre Gigi in una chiesa gremita di persone – e per aiutare a cambiare logica, uscendo dal ‘cainismo’ e vivere la logica della Pace, ho proposto un cammino di cinque tappe.        Continua nell’ ALLEGATO

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II GIORNATA NAZIONALE DI PREGHIERA PER LE VITTIME E I SOPRAVVISSUTI AGLI ABUSI (La Redazione)

3a. II Giornata Abusi minoriCon una serie di iniziative promosse dalle Chiese locali in tutto il Paese, si è celebrata il 18 novembre la II Giornata nazionale di preghiera della Chiesa italiana per le vittime e i sopravvissuti agli abusi, per la tutela dei minori e delle persone vulnerabili.
L’iniziativa, istituita in corrispondenza della Giornata europea per la protezione dei minori contro lo sfruttamento e l’abuso sessuale, coinvolge tutta la comunità cristiana nella preghiera, nella richiesta di perdono per i peccati commessi e nella sensibilizzazione riguardo a questa dolorosa realtà.
Il tema che accompagna questo secondo appuntamento di consapevolezza e comunione è tratto dal Salmo 147: «Il Signore risana i cuori affranti e fascia le loro ferite».
Dal dolore alla consolazione.
Il Salmo celebra il Signore che ha creato il mondo e se ne prende cura, mantenendolo in vita e, allo stesso tempo, non abbandonando mai il suo popolo nel caos del dolore, che sconvolge la quotidianità e a volte fa smarrire l’identità.        Continua nell’ ALLEGATO

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COSA SI INTENDE PER SOVRANITA’ ALIMENTARE? (Mani Tese)

4a. Cosa di intende per sovranità alimentareFacciamo un po’ di chiarezza sull’espressione a seguito dell’istituzione di un Ministero che si richiama alla Sovranità Alimentare.
Mani Tese saluta con favore l’istituzione di un Ministero che si richiama alla Sovranità Alimentare.
È un concetto alto formulato dal 2007 da La Via Campesina, la più grande associazione contadina del mondo, che la nostra associazione ha fatto proprio da oltre quindici anni, sia nel suo lavoro di cooperazione allo sviluppo nel Sud del mondo che in quello di educazione e advocacy in Italia ed Europa.
Per Mani Tese la Sovranità Alimentare è il diritto dei popoli ad alimenti nutritivi e culturalmente adeguati, accessibili, prodotti in forma sostenibile ed ecologica, ed anche il diritto di poter decidere il proprio sistema alimentare e produttivo.        Continua nell’ ALLEGATO

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UNIONE EUROPEA AVVIA PONTE UMANITARIO DI TRE MESI IN BURKINA FASO (Redazione Africa)

5a. Unione Europea avvia ponte...L’Unione europea (Ue) consegnerà al Burkina Faso tra le 400 e le 800 tonnellate di beni di prima necessità per un periodo di tre mesi, attraverso quello che viene definito un ponte aereo umanitario.
Lo si apprende da un comunicato dell’Ue emesso ieri nel quale viene specificato che l’operazione di aiuto umanitario è stata lanciata la scorsa settimana quando il Commissario europeo per la gestione delle crisi, Janez Lenarčič, era in visita in Burkina Faso per esprimere la solidarietà dell’Ue.
Secondo la stessa fonte, che cita le Nazioni Unite, fino a 1 milione di persone vive attualmente in aree bloccate all’assistenza umanitaria in Burkina Faso. “Alcune aree non ricevono cibo da diversi mesi. Le scorte di cibo e altri prodotti sono completamente esaurite, con conseguente chiusura dei mercati”.        Continua nell’ ALLEGATO

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MEDICO AFRICANO INSULTATO SUI SOCIAL (La Redazione)

6a. Medico_razzismoAveva deciso di mollare, di lasciare quel lavoro di medico di base, tanto desiderato e atteso, anche se per ora solo a tempo: pregiudizi e razzismo lo avevano spinto a gettare la spugna. Poi, il ripensamento: resto.
È la storia, amara, di Enock Rodrigue Emvolo, 48 enne medico camerunese laureato a La Sapienza di Roma, che aveva deciso di lasciare Fagnano Olona (Varese), dove aveva assunto il ruolo di medico di base di un collega andato in pensione, come sostituto. Ieri però, dopo una riunione con il sindaco Marco Baroffio e i vertici Asst, ha cambiato idea e resterà al suo posto. Un ufficio senza computer, le ricette da scrivere a mano e il “volto nuovo”, gli avevano regalato decine di commenti negativi sui social, tra cui anche un paio di matrice razzista. «Senegalese» e, ancora, «vai a pascolare le pecore» i due commenti più pesanti e razzisti (ora oscurati) che su un gruppo Facebook avevano hanno dato il via alla polemica.        Continua nell’ ALLEGATO

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NOTIZIE FLASH DAL MONDO

a cura del Gruppo di animazione missionaria di Scannabue

 L’ALBERO DELLA VITA

Per circa 400 anni ha condotto una vita apparentemente impossibile nel deserto del Bahrain. La sopravvivenza di questo albero è stata a lungo avvolta nel mistero, trovandosi in un’area desertica, priva di acqua e vegetazione.
Un mistero che ha portato gli abitanti della regione a chiamare l’albero con il nome di Shajarat-al Hayat (Albero della Vita).
Il Papa arrivando per la prima volta in Bahrain e per la seconda volta nella Penisola Arabica, lo ha assunto come simbolo di tutto ciò che ha detto e fatto:
Aprire i cuori, perché siamo fratelli tutti e perché questa fratellanza umana vada più avanti. Dilatare gli orizzonti,aprire, allargare gli interessi e dedicarci alla conoscenza degli altri. Il cammino della fraternità e della pace, per procedere, ha bisogno di tutti e di ciascuno.        Continua nell’ ALLEGATO

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