Enrico e le Commissioni Missionaria e Migrantes

Carissime, carissimi,

                      le vicende di questi giorni che hanno visto coinvolti e contrapposti il nostro Governo e le ONG proprietarie di navi che portano in salvo bambini, donne e uomini altrimenti condannati al naufragio e quindi ad una morte sicura, non sono certamente nuove. L’amarezza, lo sconcerto e la sofferenza che ci colpiscono nascono dal fatto che si tratta di fatti che ci coinvolgono ormai da trent’anni e, nonostante questo, ci sono ancora persone e politici che hanno il coraggio di considerarli fatti eccezionali: una vera e propria un’emergenza. Riportiamo di seguito questa dichiarazione di Mani Tese che ci aiuta a fare chiarezza su alcuni punti fondamentali.        Continua nell’ ALLEGATO

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VIVERE LA FEDE CON PERSEVERANZA È COSTRUIRE IL BENE (Angelus, 13-11-2022

1a. AngelusIl Vangelo odierno ci porta a Gerusalemme, nel luogo più sacro: il tempio. Lì, attorno a Gesù, alcune persone parlano della magnificenza di quel grandioso edificio, «ornato di belle pietre» (Lc 21,5). Ma il Signore afferma: «Di quello che vedete, non sarà lasciata pietra su pietra che non sarà distrutta» (v. 6). Poi rincara la dose, spiegando come nella storia quasi tutto crolla: ci saranno, dice, rivoluzioni e guerre, terremoti carestie, pestilenze e persecuzioni (cfr vv. 9-17). Come a dire: non bisogna riporre troppa fiducia nelle realtà terrene: passano. Sono parole sagge, che però possono darci un po’ di amarezza: già tante cose vanno male, perché anche il Signore fa discorsi così negativi? In realtà il suo intento non è essere negativo, è un altro, è quello di donarci un insegnamento prezioso, cioè la via di uscita da tutta questa precarietà. E qual è la via d’uscita? Come possiamo uscire da questa realtà che passa e passa e non ci sarà più?        Continua nell’ ALLEGATO

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NON PERMETTERE PIÙ O SIGNORE, CHE NOI VIVIAMO FELICI DA SOLI (La Redazione)

2a. 6° Giornata-dei-poveri-2022-locaDomenica 13 novembre, si è celebrata la VI Giornata mondiale dei poveri. Il Santo Padre, per l’occasione, in un messaggio pubblicato sul sito ufficiale del Vaticano, ha voluto rimarcare le parole di S. Paolo: “Cristo si è fatto povero per noi”.

Papa Francesco, nel suo messaggio sottolinea come questa giornata “Vuole mettere al centro dell’attenzione delle comunità ecclesiali, le persone più in difficoltà“. Come voglia essere una provocazione per aiutarci a riflettere sul nostro stile di vita e sulle tante povertà presenti. Quale può essere una definizione di povertà? Ve ne è una sola? Si parla di povertà economica, morale, spirituale, sociale e ad ogni tipo il cristiano deve impegnarsi, per cercare di dare una risposta, un aiuto.        Continua nell’ ALLEGATO

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LIBERATE LA PACE (Centro Missionario Diocesano)

Un percorso che partendo dalla preghiera e dal silenzio possa sbocciare finalmente nella Pace.

Sono passati ormai due anni da quando l’8 ottobre del 2020 ci raggiunse la notizia, quasi insperata, della liberazione di padre Gigi Maccalli. Da allora è trascorso più o meno lo stesso numero di mesi e di giorni che P. Gigi ha passato in prigionia. Un tempo impiegato a pensare, ad incontrare, a scrivere, a raccontare, a fare nuove esperienze. Un tempo nel quale la riflessione dell’uomo e del prete ha continuato quel percorso di ricerca iniziato con il libro, per andare oltre quel racconto di vita e sfociare in una comprensione più matura del messaggio e della persona di Cristo.           Continua nell’ ALLEGATO

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UN VERTICE PER IL FUTURO NON SOLO DELL’AFRICA (Michele Vollaro)

4a. Un vertice è per il futuroDal 7 al 18 novembre si riuniscono, per la ventisettesima volta in 27 anni, i delegati di quasi 200 Paesi di tutto il mondo per partecipare alla Conferenza delle parti, la cosiddetta Cop27, della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (Unfccc). L’incontro delle parti, cioè degli Stati che hanno ratificato il trattato di Rio che nel 1992 per primo si poneva l’obiettivo di ridurre le emissioni climalteranti, si svolge quest’anno a Sharm el-Sheikh, in Egitto.
Non è la prima volta che il vertice viene organizzato in un Paese africano. Ben quattro sono i precedenti: due a Marrakech in Marocco, nel 2001 e di nuovo nel 2016, e poi una volta rispettivamente in Kenya, a Nairobi, nel 2006, e in Sudafrica, a Durban, nel 2011.        Continua nell’ ALLEGATO

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L’UOMO CHE RIPARAVA LE BUCHE (Mario Calabresi)

Braddock
Braddock

Vi voglio raccontare la storia di John Fetterman, diventato oggi l’eroe nazionale del Partito Democratico, dopo aver conquistato a sorpresa e contro i pronostici il seggio della Pennsylvania, bloccando non solo il candidato di Donald Trump, ma anche la possibilità che i repubblicani conquistassero la maggioranza al Senato.
Eppure, solo a maggio veniva dato per spacciato, dopo un terribile ictus di cui porta evidenti i segni nei movimenti e nella voce. Ma la sua cifra è di essere un combattente che non si ferma mai. Quando andai a cercarlo era solo il sindaco di uno dei posti più desolati d’America: Braddock, piccola cittadina a una dozzina di chilometri dal centro di Pittsburgh.        Continua nell’ ALLEGATO

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IMMIGRATO APRE LA PORTA AD UN SENZA FISSA DIMORA (Domenico Marino)

6a. Immigrato apre la porta ad un...Un giovane immigrato le ha aperto le porte di casa quando tutte le altre restavano chiuse, perché lui conosce il sapore amaro della disperazione, il gusto aspro della solitudine.

Sa bene ciò che significa sentire freddo e non avere un soldo in tasca, ha guardato in faccia più volte la disperazione. Perciò non ha esitato a mettere a disposizione il suo alloggio quando, tornando dal lavoro in un ristorante di Montalto Uffugo, alle porte di Cosenza, s’è imbattuto nei volontari della Protezione civile comunale che affiancavano i carabinieri nell’intervento di soccorso a una ottantenne che si era sdraiata sotto una pensilina dei bus. Era disorientata, confusa, provata. È il consigliere comunale Silvio Ranieri, delegato alla Protezione civile, a raccontare la commovente storia di solidarietà.       Continua nell’ ALLEGATO

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NOTIZIE FLASH DAL MONDO

a cura del Gruppo Animazione Missionaria di Scannabue

ALISSA  TIMOSHKINA
Per la chef russa Alissa Timoshkina da sempre le ricette sono speciali soprattutto per le storie personali che racchiudono in sé.
Come quella della sua bisnonna Rosalia, un’ebrea ucraina nata nel 1912 che conobbe la rivoluzione d’ottobre e la sovietizzazione del suo Paese e poi sopravvisse miracolosamente alla Shoah. Cucinare un piatto di borsch fumante, per Alissa, è così anche un modo di rendere omaggio alle sue radici.
Vedere il suo paese fare la guerra contro il suo vicino più stretto è stato per Alissa un vero shock.         Continua nell’ ALLEGATO

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