LA PAROLA DI GESÙ È LA PARTE MIGLIORE (Angelus, 17-07-2022)

papaIl Vangelo della Liturgia di questa domenica ci presenta un vivace quadretto domestico con Marta e Maria, due sorelle che offrono ospitalità a Gesù nella loro casa (cfr Lc 10,38-42). Marta si dà subito da fare per l’accoglienza degli ospiti, mentre Maria si siede ai piedi di Gesù per ascoltarlo. Allora Marta si rivolge al Maestro e gli chiede di dire a Maria che l’aiuti. La lamentela di Marta non sembra fuori luogo; sentiamo anzi di darle ragione. Eppure Gesù le risponde: «Marta, Marta, tu ti affanni e ti agiti per molte cose, ma di una sola cosa c’è bisogno. Maria ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta» (Lc 10,41-42). È una risposta che sorprende. Ma Gesù molte volte ribalta il nostro modo di pensare. Chiediamoci perché il Signore, pur apprezzando la generosa premura di Marta, afferma che l’atteggiamento di Maria è da preferire.
La “filosofia” di Marta sembra questa: prima il dovere, poi il piacere. L’ospitalità, in effetti, non è fatta di belle parole, ma esige che si metta mano ai fornelli, che ci si dia da fare in tutto ciò che occorre perché l’ospite possa sentirsi ben accolto.     Continua nell’ ALLEGATO

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VIAGGIO APOSTOLICO DEL PAPA IN CANADA (Angelus, 24-07-2022)

2a. Angelus, 24.07.22Buona domenica a tutti, benvenuti! Grazie di questo servizio e anche di questa compagnia: io la vivo come una compagnia… Grazie per il vostro lavoro. Mi piacerebbe salutarvi come sempre. Credo che ce la faccio a girare, possiamo andare.
Stiamo attenti in questo viaggio: come ha detto [Matteo Bruni], è un viaggio penitenziale, facciamolo con questo spirito. Do il benvenuto anche alla “decana” [la giornalista messicana Valentina Alazraki]: è tornata, dopo alcuni viaggi in cui non c’era…
Buona domenica! Io vorrei che oggi… Non c’è l’Angelus, ma facciamolo qui, l’Angelus.            Continua nell’ ALLEGATO

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SICCITÀ, LEZIONI DALLE OASI DEL SAHARA (F. Monica)

La siccità che sta colpendo duramente l’Italia mette in discussione, oltre al nostro modello di sviluppo, la gestione collettiva e individuale delle nostre risorse idriche. In un quadro preoccupante che vede all’orizzonte razionamenti e restrizioni potrebbe essere utile guardare all’Africa e specialmente a quei contesti in cui l’acqua è da sempre una risorsa preziosissima da salvaguardare.
La crisi idrica che stiamo vivendo, con i primi razionamenti e le ordinanze che limitano l’uso per bisogni non prioritari, ci ricorda con forza quanto l’acqua sia una risorsa sempre più fragile e preziosa.
La comodità dei rubinetti sempre a disposizione ci ha portato forse a dare per scontata e inesauribile una risorsa così fondamentale, senza considerare le implicazioni di sprechi e comportamenti quotidiani poco attenti.         Continua nell’ ALLEGATO

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«UNA COMMISSIONE D’INCHIESTA SU PADRE DALL’OGLIO» (A. Dachan)

Asmae Dachan- giornalista siriana
Asmae Dachan- giornalista siriana

Lettera dei fratelli Francesca e Giovanni al premier Draghi e ai presidenti Fico e Casellati: «Coinvolgere tutto il Parlamento è l’ultimo strumento che potrebbe permettere di arrivare alla verità».
A quasi nove anni dalla sparizione in Siria di Paolo Dall’Oglio, i fratelli Francesca e Giovanni Dall’Oglio hanno presentato una richiesta ufficiale per l’istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sulla sorte del religioso. «La richiesta di chiarimenti ufficiali e di indagini è, a parere dei sottoscritti, ormai ineludibile: sono trascorsi quasi nove anni dal lontano 29 luglio 2013 e da allora non sono mai state date a noi famigliari notizie su quanto è accaduto a nostro fratello», hanno scritto in un documento inviato al presidente del Consiglio dei ministri, Mario Draghi, alla presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, al presidente della Camera, Roberto Fico, al ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, alla presidente della Commissione Esteri del Senato, Stefania Craxi, al presidente del Copasir, Adolfo Urso.          Continua nell’ ALLEGATO

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PAOLO DALL’OGLIO E LA COMUNITÀ DI DEIR MAR MUSA (La Redazione Di Articolo 21)

Il 28 luglio alle 11, presso la sede della FNSI (Federazione Nazionale Stampa Italiana), a nove anni esatti dal sequestro di padre Paolo, sarà presentato il nuovo volume di Francesca PELITI, “Padre Paolo Dall’Oglio e la comunità di Deir Mar Musa, edito da Effatà. Interverranno Cenap AYDIN, direttore Istituto Tevere – Centro pro Dialogo; Immacolata DALL’OGLIO, sorella di p. Paolo; Giuseppe GIULIETTI, presidente FNSI; p. Federico LOMBARDI s.j., presidente Fondazione vaticana Joseph Ratzinger-Benedetto XVI. Coordinerà l’incontro Riccardo CRISTIANO.
La Comunità di Deir Mar Musa è stata fondata da Padre dall’Oglio che prima di sparire a Raqqa, il 29 luglio 2013, la definì una promessa di risurrezione per la Siria. Questa risurrezione per i siriani ancora non si vede, ma il monastero recentemente ha potuto riaprire all’accoglienza, sebbene limitatamente, dunque all’incontro islamo-cristiano. Quello vero, tra persone in carne e ossa.         Continua nell’ ALLEGATO

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ESSERE NOI STESSI ARTIGIANI DI UN NUOVO FUTURO (d. D. Carraro)

D. Dante con i 10 neolaureati
D. Dante con i 10 neolaureati

Un’altra lettera di don Dante Carraro, questa volta dal Sud Sudan, dove dieci neo laureati in ostetricia. Formati da tre ostetriche ugandesi, hanno giurato la loro totale disponibilità a servire la gente.

 luglio 2022

Carissime, Carissimi,
“Mother and baby, our priority!” Questo è il ritornello che hanno cantato, ballato, su cui hanno giurato i dieci nuovi laureati in ostetricia la settimana scorsa, nella Scuola dell’ospedale di Lui in Sud Sudan.          Continua nell’ ALLEGATO

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NEL SUDAN DEL «DOPO-BASHIR» RESISTE ANCORA IL GOLPE PERENNE (P. M. Alfieri)

6-1a. SudanC’è stato davvero un momento in cui, abbattuto il “dinosauro” Bashir, la società civile sudanese ha sperato fosse giunto il momento della pace e della democrazia, in un Paese, il Sudan, che per tre decenni aveva conosciuto solo guerre interne, instabilità e isolamento internazionale…
Ma la pace compie a volte giri tortuosi e lunghi, soprattutto nei luoghi in cui sono le armi e le divise militari a farla da padrone, e dove il commercio clandestino di oro e altre risorse finisce con l’arricchire quelle stesse divise. Sta di fatto che a tre anni dalla caduta di Bashir e dalle manifestazioni della società civile e dell’opposizione a Khartum, il Sudan è ancora in una fase di stallo, in mano a una giunta militare che promette elezioni per il luglio 2023 ma che di fatto è aggrappata al potere con la forza dal golpe dello scorso 25 ottobre.          Continua nell’ ALLEGATO

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SRI LANKA, UN NUOVO VECCHIO PRESIDENTE (A. De Luca)

6-2a. Sri LankaIl parlamento srilankese elegge il premier Ranil Wickremesinghe a presidente. Una nomina che rischia di fomentare la rabbia dei manifestanti che da giorni chiedono le sue dimissioni.
Non sarà il presidente di tutti, questo pare certo. Ranil Wickremesinghe, primo ministro dello Sri Lanka fino a pochi giorni fa, è stato eletto presidente. Con 134 voti su 219, il parlamento di Kotte (sede dei legislatori) ha scelto il successore di Gotabaya Rajapaksa, il presidente fuggito a Singapore mentre i manifestanti occupavano il palazzo presidenziale a Colombo. Il candidato Dullas Alahapperuma, dissidente del partito di governo Sri Lanka Podujana Peramuna (SLPP), è arrivato secondo con 82 voti. Wickremesinghe – che una settimana fa era stato nominato presidente ad interim – resterà in carica fino a novembre 2024, ovvero il tempo che mancava alla conclusione del mandato di Rajapaksa. Le sfide sono però imminenti: trainare il paese fuori dalla crisi economica e sociale che ha causato la peggior recessione dall’indipendenza e una diffusa scarsità di beni e generi di prima necessità.         Continua nell’ ALLEGATO

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