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CONSIGLIAMO LA VISIONE:
“LA PACE IN OSTAGGIO” – Il cammino di riconciliazione di padre LUIGI MACCALLI
Link al video: https://www.vaticannews.va/it/podcast/rvi-programmi/la-pace-inostaggio/2024/03/la-pace-in-ostaggio-podcast-padre-gigi-maccalli.html
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“I nostri pensieri sono rivolti a coloro
che non possono essere qui con noi oggi,
e soprattutto ai nostri fratelli e sorelle di Gaza.
Carissimi fratelli e sorelle, non siete soli.
Tutta la Chiesa che è in Gerusalemme è unita a voi,
vi abbraccia e apprezza la vostra testimonianza di forza e di coraggio. Insieme a noi, tutte le Chiese, tutti i nostri fratelli e sorelle nel mondo, pregano per voi e con voi.
Sappiamo bene quanto sia difficile,
dopo quasi sei mesi, resistere in questa terribile notte buia
che sembra non finire mai,
restare uniti e saldi, in mezzo alla fame e alla violenza che vi circondano.
Ma vi assicuriamo che stiamo facendo
e continueremo a fare tutto il possibile per sostenervi e,
insieme a voi, preghiamo
affinché questa notte passi il prima possibile”
Patriarca Pierbattista PIZZABALLA – Omelia delle Palme 2024
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Carissime, Carissimi,
la guerra sembra riabilitata come strumento per raggiungere i propri obiettivi o risolvere i conflitti, mentre la pace è troppo spesso considerata un sogno da anime belle o un’utopia del passato. Per chiarirci le idee proponiamo questa riflessione di Andrea RICCARDI, fondatore della Comunità di Sant’Egidio, comparsa il 16 marzo sul quotidiano AVVENIRE. Continua nell’ ALLEGATO
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Messaggio del vescovo Daniele per il mese di Ramadan e ‘Id al-Fitr
Cari fratelli e sorelle musulmani del Cremasco,
a pochi giorni dall’inizio del mese sacro del Ramadan di questo anno 1445 E./2024 A.D., desidero trasmettervi gli auguri più cordiali e sinceri per questo tempo importante delle vostra vita religiosa, personale e di comunità.
Al tempo stesso sono lieto di trasmettervi il Messaggio per questo mese, e per l’ ‘Id al-Fitr, predisposto come ogni anno, dal Dicastero per il Dialogo Interreligioso delle Santa Sede, Messaggio che ha per titolo: Cristiani e musulmani: estinguere il fuoco della guerra e accendere la candela della pace. Continua nell’ ALLEGATO
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Esprimo la mia vicinanza alla Comunità San Josè de Apartado, in Colombia, dove alcuni giorni fa sono stati assassinati una giovane donna e un ragazzo. Questa Comunità nel 2018 è stata premiata come esempio di impegno per l’economia solidale, la pace e i diritti umani.
E assicuro la mia preghiera per le vittime del vile attentato terroristico compiuto l’altra sera a Mosca. Il Signore le accolga nella sua pace e conforti le loro famiglie. Egli converta i cuori di quanti progettano, organizzano e attuano queste azioni disumane, che offendono Dio, il quale ha comandato: «Non ucciderai» (Es 20,13). Continua nell’ ALLEGATO
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Una scheda per capire che cosa è accaduto a Mosca e perché la rivendicazione da parte dell’Isis non è affatto una buona notizia. Ecco come l’attentato potrebbe influire sullo scenario internazionale
Alle 23.50 di venerdì sera, tre ore dopo l’inizio dell’attacco terroristico al Crocus City hall di Mosca che ha lasciato a terra decine di cadaveri, i canali Telegram vicini ai servizi di sicurezza russi hanno diffuso una prima foto dell’automobile bianca usata dagli attentatori per fuggire. Un’immagine molto chiara: dentro due uomini, uno con un cappellino, corporatura robusta, un accenno di barba e lo sguardo rivolto verso il basso. L’altro al volante, meno riconoscibile. Poche ore ancora e gli stessi canali Telegram Baza e Mash hanno postato video e foto dei primi brutali interrogatori sommari. Circostanze rese pubbliche sui social, ma su cui non c’è stata alcuna conferma ufficiale della autorità russe. Continua nell’ ALLEGATO
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Le corvette dello Stato ebraico impegnate come le forze di terra e aria nell’attacco contro la Striscia sono armate dall’Italia. I cannoni sono della Oto Melara (gruppo Leonardo), mentre a far luce sui colpi utilizzati sono gli sviluppi seguiti agli scontri nel Mar Rosso. La nostra inchiesta sulle forniture armate italiane continua
La Marina israeliana ha un ruolo attivo negli attacchi contro Gaza. Fin dal 9 ottobre scorso, infatti, le navi militari dello Stato ebraico sono schierate a sostegno delle forze di terra e di aria, contribuendo attivamente alla distruzione della Striscia. Continua nell’ ALLEGATO
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L’istituto statale Iqbhal Masih di Pioltello, nell’hinterland di Milano, chiuderà per un giorno in occasione della fine della festività religiosa islamica il 10 aprile. Ecco cosa ne pensano la Diocesi di Milano e la comunità musulmana milanese
È ormai un caso nazionale quello scoppiato a Pioltello intorno alla decisione dell’Istituto comprensivo Iqbhal Masih – che ospita scuola materna, elementare e media – di chiudere il 10 aprile, in concomitanza con la fine del Ramadan. Si tratta della prima volta in Italia che una scuola chiude per una festività religiosa islamica. Sulla vicenda è avventato ieri il leader della Lega, Matteo Salvini, che – dopo aver applaudito alla rielezione di Putin alle elezioni farsa in Russia – ha denunciato la presunta “islamizzazione” del Paese a fronte della scelta del comprensivo milanese e sul caso ha coinvolto il ministro all’Istruzione Giuseppe Valditara, leghista anch’esso. Continua nell’ ALLEGATO
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Missione compiuta, ce l’abbiamo fatta!
Un mese fa,
le possibilità di aprire questo corridoio umanitario verso Gaza erano quasi pari a zero,
ma, come sempre dall’inizio di Open Arms,
abbiamo avuto modo di lavorare con determinazione e creatività con World Central Kitchen per realizzarlo,
consapevoli che erano in gioco milioni di vite.
Ciò che qualche settimana fa sembrava impossibile,
ieri è diventato realtà.
OSCAR CAMPS – Fondatore e responsabile di Open Arms – 16 marzo 2024
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