SALVA MELISSA LUCIO (Anmesty International)

10a. Salva Melissa LucioIl giorno prima dell’esecuzione della sua condanna a morte, prevista per il 27 aprile 2022, la Corte d’Appello Penale del Texas è intervenuta sospendendo l’esecuzione e chiedendo un nuovo processo.

 È stato definito uno dei casi più controversi degli ultimi anni, al punto che quasi 90 membri della Camera dei rappresentanti del Texas, di diverso colore politico, hanno lanciato un appello bipartisan affinché fosse concessa clemenza alla condannata a morte Melissa Lucio. I fatti sono questi. Melissa è una donna ispanica, madre di 14 figli, è accusata di aver ucciso sua figlia Mariah, due anni, morta per un trauma cranico. Da 14 anni è chiusa nella cella del braccio della morte del carcere di Mountain View, a Gatesville e la sua esecuzione era fissata per il 27 aprile prossimo Sarebbe stata la prima donna latinoamericana sottoposta alla pena capitale in Texas.          Continua nell’ ALLEGATO

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Il 25 aprile rappresenta la data fondativa della nostra democrazia, oltre che di ricomposizione dell’unità nazionale.
Una data in cui il popolo e le Forze Alleate liberarono la nostra Patria dal giogo imposto dal nazifascismo.
Un popolo in armi per affermare il proprio diritto alla pace
dopo la guerra voluta dal regime fascista.

A pagare furono, come non mai, le popolazioni civili,
contro le quali, in un tragico e impressionante numero di episodi sanguinosi, si scagliò la brutalità delle rappresaglie.
Fu, quella, una crudele violenza contro l’umanità,
con crimini incancellabili nel registro della storia,
culminati nella Shoah.          Continua nell’ ALLEGATO

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LA PACE PRIMARIA RESPONSABILITÀ DI TUTTI (Omelia Notte di Pasqua 2022)

1a. papa_francesco_urbi_orbi_vaticano_pasqua_2022-640x300Gesù, il Crocifisso, è risorto! Viene in mezzo a coloro che lo piangono, rinchiusi in casa, pieni di paura e di angoscia. Viene a loro e dice: «Pace a voi!» (Gv 20,19). Mostra le piaghe nelle mani e nei piedi, la ferita nel costato: non è un fantasma, è proprio Lui, lo stesso Gesù che è morto sulla croce ed è stato nel sepolcro. Davanti agli sguardi increduli dei discepoli Egli ripete: «Pace a voi!» (v. 21).
Anche i nostri sguardi sono increduli, in questa Pasqua di guerra. Troppo sangue abbiamo visto, troppa violenza. Anche i nostri cuori si sono riempiti di paura e di angoscia, mentre tanti nostri fratelli e sorelle si sono dovuti chiudere dentro per difendersi dalle bombe. Facciamo fatica a credere che Gesù sia veramente risorto, che abbia veramente vinto la morte. Che sia forse un’illusione? Un frutto della nostra immaginazione?          Continua nell’ ALLEGATO

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REGINA COELI (Lunedì dell’Angelo)

2a. Regina coeliI giorni nell’Ottava di Pasqua sono come un unico giorno in cui si prolunga la gioia della Risurrezione. Così il Vangelo della Liturgia odierna continua a raccontarci del Risorto, della sua apparizione alle donne che si erano recate al sepolcro (cfr Mt 28,8-15). Gesù va loro incontro, le saluta; poi dice loro due cose, che farà bene anche a noi accogliere, come dono pasquale. Sono due consigli del Signore, un dono pasquale.
Per prima cosa le rassicura con due semplici parole: «Non temete» (v. 10). Non avere paura. Il Signore sa che i timori sono i nostri nemici quotidiani. Sa pure che le nostre paure nascono dalla grande paura, la paura della morte: paura di svanire, di perdere le persone care, di star male e non farcela più… Ma a Pasqua Gesù ha vinto la morte. Nessun altro, dunque, può dirci in modo più convincente: “Non temere”, “non avere paura”. Il Signore lo dice proprio lì, accanto al sepolcro da cui è uscito vittorioso.         Continua nell’ ALLEGATO

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ESSERE SUOI TESTIMONI, CON LA FORZA E LA PACE CHE SCATURISCONO DAL RISORTO (Fabián Antúnez)

3a. Foto ANTUNEZ_2-1-1024x512Questo il senso del Messaggio che Mons. Fabián, vescovo di S. José de Mayo in Uruguay, ha voluto lasciare ai suoi fedeli unitamente agli Auguri di Buona Pasqua

Cari amici di San José e Flores,
non c’è dubbio che, di tutti i problemi che l’uomo deve affrontare, la morte è il più grave di tutti. La combattiamo, si è riusciti a innalzare la vita media degli uomini, la medicina cerca di trovare palliativi per le malattie, ma lei è lì. La morte è ancora più dolorosa per ciò che interrompe che per ciò che è in sé stessa.
Domande inquietanti sorgono dai nostri cuori: a che serve un grande amore che deve durare solo pochi anni? Cosa c’è dietro quella porta?         Continua nell’ ALLEGATO

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