DISARMARE PUTIN SI PUÒ (Mauro Magatti)

3a. Disarmare Putin ...Ma l’Occidente non ci riuscirà da solo

Facciamo tutti fatica a capire la natura della guerra nell’epoca dell’interdipendenza globale. Ma se non vogliamo farci trascinare dal gorgo scatenato dall’aggressione di Vladimir Putin servono lucidità e lungimiranza. L’Ucraina, dove ogni giorno hanno luogo i massacri orribili che vediamo in tv, è solo la scena più drammatica ed evidente. Ma non è l’unica. Ce ne sono altre, altrettanto importanti, su cui il conflitto si gioca.
A leggere le dichiarazioni del leader russo e le interviste rilasciate dai suoi principali consiglieri, si deduce che dietro all’invasione si nasconde quel disegno più ambizioso su cui su queste pagine si continua a ragionare: quello di mettere in discussione l’ordine liberale globale venutosi a creare col 1989 della caduta del Muro.           Continua nell’ ALLEGATO

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SEMPRE PIÙ FRUTTI DI PACE, DI VERITÀ E DI GIUSTIZIA (Daniele Gianotti)

4a. Ramadan-largeRiportiamo di seguito il Messaggio che il vescovo Daniele ha inviato ai fratelli musulmani in occasione dell’inizio del mese di Ramadan e per l’‘Id-al-Fitr

Cari fratelli e sorelle musulmani del Cremasco,
ho il piacere di trasmettervi anche quest’anno, a pochi giorni dall’inizio del mese di Ramadan, il Messaggio – intitolato “Cristiani e musulmani: condividiamo gioie e dolori” – preparato per questo mese e per ‘Id-al-Fitr dal Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso.
Alle parole di questo Messaggio, che ancora non tiene conto della situazione generata dall’invasione dell’Ucraina, incominciata il 24 febbraio scorso, vorrei aggiungere una parola relativa appunto a questa guerra e al desiderio di pace che sentiamo, ne sono convinto, nei nostri cuori.          Continua nell’ ALLEGATO

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AMARE IN MODO TALE…

Lettera di P. José MIzzotti

Dal Perù una riflessione diversa, ma non meno profonda sulla Pasqua.

Carissimo Enrico, Carissimi amici ed amiche,                                                          Lima, 20 marzo 2022
dopo un anno esatto dal mio rientro in Perú, vi giunga il mio saluto e una povera riflessione sulla Pasqua.
Finalmente cos’è la Pasqua?

Amare, in modo tale
che le persone nude
di vestito, di affetto, di sogni,
di dignità e di opportunità,
siano rivestite e restaurate
nella loro condizione di figlie
della divinità creatrice.             Continua nell’ ALLEGATO

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IL CORONAVIRUS HA COLPITO ANCORA, TUTTAVIA…

Lettera di P. Gianni Zanchi  –  SS. PASQUA 2022

Una breve, ma significativa testimonianza dal Bangladesh, piena di speranza e di Auguri.

Carissimi Amici,
cordiali saluti dalla missione di Suihari, Dinajpur.
Il 10 gennaio e’ cominciato il nuovo anno scolastico, ma purtroppo il mese di febbraio il governo ha chiuso di nuovo la scuola a causa della diffusione del Coronavirus. Noi abbiamo deciso di non mandare a casa i ragazzi/e del Novara e Varallo Hostel e per loro ogni giorno all’interno della missione i maestri sono venuti per dare lezioni. Il mese di marzo la scuola e’ stata riaperta ed ora continua regolare.           Continua nell’ ALLEGATO

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STUDI INTERROTTI PER LA GUERRA: CINQUE GIOVANI DEL MYANMAR ACCOLTI AL SEMINARIO DEL PIME (Gianni Criveller)

6a. cinque-studenti-del-Myanmar-e1649407342824-846x400Di etnia karen e kayan avevano terminato da due anni il Seminario minore a Leiktho ma non potevano recarsi a Yangon per la teologia a causa del conflitto provocato dal colpo di Stato dei militari. Ora potranno proseguire la loro preparazione al sacerdozio a Monza insieme ai futuri missionari dell’istituto. “Passavamo le giornate a lavorare nei campi, a pregare e giocare. Ora avremo un’occasione unica per crescere”.

Martedì 5 aprile cinque giovani provenienti dal Myanmar sono arrivati in Italia a Monza, presso la comunità del Seminario missionario del Pime. Sono qui per iniziare un lungo cammino filosofico e teologico per realizzare il loro progetto di servire la Chiesa come presbiteri. I loro nomi cristiani sono Justin e Sebastian (22 anni), Leonardo e Graziano (21 anni) e Pio (20 anni). Provengono dalla diocesi di Taungngu, fondata dai missionari del Pime, presenti in Myanmar (allora Birmania) dal 1867.          Continua nell’ ALLEGATO

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NOTIZIE DAL CENTRO MISSIONARIO (La Redazione)

7a. don RosolinoINCONTRO CON MONS. ROSOLINO BIANCHETTI

Non si fermerà molti giorni in Italia il Vescovo del Quiché, ancora molto impegnato nella ricerca di documenti necessari per la Beatificazione di nuovi martiri della “sua” terra di Guatemala. Per questo il vescovo Daniele ha pensato di organizzare per sabato 23 aprile, primo anniversario della Beatificazione dei Martiri del Quiché un’occasione di preghiera e di incontro con don Rosolino.

Questo il Programma concordato con il Parroco don Ernesto:

  • Sospensione S.Messa parrocchiale delle 18,00.
  • Ore 20,00 accoglienza delle Reliquie dei Martiri del Quiché in San Martino, Cappella dei Martiri del XX secolo, accompagnata da un momento di preghiera.
  • Al termine ci si incammina verso la Chiesa parrocchiale per la Concelebrazione dei due vescovi alle 20,30.
  • Al termine della S. Messa un momento di colloquio con il vescovo Rosolino per avere informazioni sul suo lavoro pastorale.
  • Si conclude con la benedizione.

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NOTIZIE FLASH DAL MONDO

a cura del Gruppo di Animazione Missionaria di Scannabue

CATECHISTI MARTIRI: STORIE CHE MERITANO DI ESSERE CONOSCIUTE

Il 10 maggio 2021, Papa Francesco ha pubblicato la Lettera Apostolica
“Antiquum ministerium“, con la quale si istituisce il  ministero di catechista, riconoscendone ufficialmente il ruolo fondamentale per l’evangelizzazione, soprattutto nelle terre e tra i popoli di prima evangelizzazione.
Come conferma l’Agenzia Fides, non sono pochi i catechisti che, in tutti i continenti, sono rimasti fedeli al mandato ricevuto di annunciare Cristo e il Suo Vangelo, fino al sacrificio supremo della morte.
Per alcuni di loro è in corso la Causa di Beatificazione e Canonizzazione, come per la mamma catechista Luisa Mafo e i 23 catechisti che con lei furono uccisi a Guiùa, in Mozambico, il 22 marzo 1922, durante la guerra fratricida che insanguinava il paese. Anche per il catechista indigeno Simão Bororo, martire con Rodolfo Lunkenbein nella missione salesiana di Meruri, in Mato Grosso, è stata conclusa l’inchiesta diocesana.          Continua nell’ ALLEGATO

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“Mama! Questa lettera è il regalo per te in occasione dell’8 marzo
(Giornata internazionale della donna)!
Se pensi di avermi cresciuto ed educato per niente, ti sbagli!
Grazie per i migliori 9 anni della mia vita!
Grazie mille per la mia infanzia!!!
Sei la mamma migliore del mondo!
Non ti dimenticherò mai!
Ti auguro la felicità nel Paradiso!
Auguro che tu vada in Paradiso!
Ci vediamo in Paradiso!
Farò del mio meglio per essere una brava persona e andare anch’io in Paradiso!
Ti bacio!
Galia!”.
Galia, 9 anni – dalla lettera scritta alla mamma morta a Borodianka –  UCRAINA – Avvenire – 8 aprile 22

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Enrico e le Commissioni Missionaria e Migrantes.

Carissime, carissimi,

«Prima di tutto vennero a prendere gli zingari, e fui contento, perché rubacchiavano.
Poi vennero a prendere gli ebrei, e stetti zitto, perché mi stavano antipatici.
Poi vennero a prendere gli omosessuali, e fui sollevato, perché mi erano fastidiosi.
Poi vennero a prendere i comunisti, e io non dissi niente, perché non ero comunista.
Un giorno vennero a prendere me, e non c’era rimasto nessuno a protestare»

Ho ripensato a questa breve e famosa riflessione del pastore luterano Martin Niemöller dopo aver ascoltato le parole del Premier Mario Draghi che, in conferenza stampa di presentazione del Def, replicando ad una domanda sulle possibili implicazioni per l’economia italiana qualora realmente l’embargo del gas russo divenisse una realtà anche per il nostro Paese, così si è espresso:
«Ci chiediamo se il prezzo del gas possa essere scambiato con la pace: preferiamo la pace o il termosifone, anzi il condizionatore acceso? Questa è la domanda che ci dobbiamo porre».          Continua nell’ ALLEGATO

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