“Ieri 17 gennaio, nelle Messe nella diocesi di Niamey, tutte le comunità di fedeli hanno ricordato i 4 mesi dal rapimento di padre Gigi Maccalli. Abbiamo anche ricordato e pregato a 4 anni dall’incendio di chiese e templi cristiani a Zinder e a Niamey, avvenuto il 16 e 17 gennaio 2015, dopo le manifestazioni di sostegno per l’uccisione dei giornalisti di Charlie Ebdo in Francia”: lo scrive all’Agenzia Fides padre Vito Girotto della Società per le Missioni Africane (SMA), missionario a Niamey.
“Durante l’offertorio della Messa di ieri – continua il missionario – è stata presentata una grande croce che ricorda quella che p. Gigi sta portando nella sua dolorosa esperienza di prigionia. Abbiamo presentato 4 candele accese per ricordare i quattro mesi in cui il nostro confratello vive la sua avventura di fede e di speranza unita alla nostra. Il pane e il vino, che vengono benedetti per la Messa, hanno simboleggiato il sacrificio che Gigi vive, celebrando l’offerta della sua vita che invochiamo sia presto libera”. P. Girotto riferisce: “Ho notato con gioia che quasi tutti i fedeli hanno imparato a memoria la preghiera per la sua liberazione che ripetiamo in modo incessante da 122 giorni, nella speranza che il Signore ci ascolti e protegga il nostro confratello”, conclude il missionario. VG/AP – Agenzia Fides – 18/1/2019
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