Anche io, come voi, sono stravolto e sconvolto da immagini che mai mi sarei aspettato di rivedere nella nostra Europa o ai suoi confini. È straziante vedere mamme e bambini colpiti e feriti in maniera così drammatica dalla guerra tra Russia e Ucraina. Vengo dal Sud Sudan, da cui sono rientrato da pochi giorni, dove, è brutto dirlo ma, in qualche maniera, sei preparato a tensioni e scontri. Un paese giovane, nato nel 2011 che, come tutti i giovani, ha tante energie, vitalità e una gran voglia di costruire il proprio futuro che si scontrano con mancanza di esperienza e scarsa capacità gestionale. La situazione socio-politico è molto fragile, il sistema scolastico non funziona, gli ospedali boccheggiano, perché mancano farmaci, personale, equipaggiamento minimo. E lì, il Cuamm rimane, deciso a fare la propria parte, sapendo che in ogni momento la situazione può complicarsi e degenerare. Ma in Europa no, non ce lo aspettavamo. È stato e continua ad essere uno shock. Si ha la netta percezione che venga distrutto ciò che si stava faticosamente costruendo. Continua nell’ ALLEGATO
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