Il 15 marzo rappresenta il triste anniversario dello scoppio della guerra, fatta, come tutte, di sofferenza e lacrime, coi bambini che ancora vivono sotto le bombe e affrontano condizioni di vita terribili.
Oltre ad un fronte di guerra costantemente monitorato vogliamo oggi chiedere di non dimenticarne uno che da 11 continua a rinnovare sofferenze: case devastate o saccheggiate, mancanza di cibo, acqua, medicine, per giungere fino a violenze di ogni genere. In Siria il conflitto non è finito, il paese piange mezzo milione di morti e oltre 11 milioni e mezzo di sfollati interni ed esterni.
Il sistema economico, ridotto ai minimi termini da guerra, pandemia e crisi bancaria libanese, in questo momento sarà provato ancora di più dalle sanzioni sulla Russia, che provocheranno l’interruzione delle importazioni di cibo e carburante, con la sterlina siriana che si sta svalutando ad una velocità impressionante. Continua nell’ ALLEGATO
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