Articles Tagged with Incontri

Notiziario – incontri

IL CENTRO MISSIONARIO INFORMA…(Redazione)

A) NOTIZIE DALL’URUGUAY44-2

    ①  Mons. Arturo, pastore umile ma pieno di speranza
Conoscevamo già, grazie all’esperienza dello scorso anno, le doti di resistenza alla fatica di mons. Arturo Fajardo, ma questa volta ha superato se stesso. In tre giorni di permanenza a Crema, oltre al nostro vescovo, mons. Daniele, il vescovo uruguayano ha conosciuto diverse realtà delle diocesi di Crema e Lodi, lasciando   ovunque un profumo di semplicità, mescolato ad un profondo amore per la gente e a un incrollabile fede nella misericordia di Dio.

 Un master in Speranza

Ad elencare tutte le tutte le realtà incontrate si rischia la monotonia. È sufficiente ricordare che ha iniziato la sua visita in terra Cremasca visitando l’Azione Cattolica e, transitando attraverso diverse Realtà Missionarie, ha incontrato la Comunità Latinoamericana, con la quale ha celebrato la messa, la Pastorale Familiare, la Pastorale Giovanile, per poi concludere con l’incontro con il clero diocesano, avvenuto durante una pausa del Ritiro Spirituale in atto a Caravaggio. Senza contare i singoli incontri che che hanno costellato la presenza di un Pastore che ha lasciato al suo passaggio una scia di simpatia, di disponibilità e soprattutto di speranza.
Accompagnato da Igor Alcalde, giornalista e informatico che cura sia il sito della diocesi di S. José de Mayo che quello della Conferenza Episcopale dell’Uruguay, e da padre Andrés Paredes, sacerdote diocesano di recente nomina, mons. Arturo ha approfittato della conclusione della visita “ad Limina” dell’episcopato del suo Paese per incontrare il nuovo vescovo di Crema e riconfermare alcuni alcuni punti sostanziali del contatto ormai collaudato S. José de Mayo – Crema.                                                                                                                                                                                                        Continua nell’ ALLEGATO

    Alcuni fotogrammi per ricordare la visita di mons. Arturo

44-3           44-4

       Durante la Messa a Cascina Emmaus con                                      Durante l’incontro con l’Azione Cattolica
            gli Amici di Crema per la Missioni.                                                               Diocesana

 44-5           44-6

           Durante la Messa a S. Giacomo con la                                      Incontrando alcuni Gruppi Missionari  
                   Comunità Latinomericana       

44-7           44-8

Con la Pastorale Giovanile                                                     A Caravaggio con il Clero Diocesano

  B) LA SCOMPARSA DI DON VITO GROPPELLI

    ① L’esperienza missionaria di don Vito (Redazione)
44-9Don Vito Groppelli, nato a Crespiatica nel 1939 e ordinato sacerdote il 27 giugno 1964, dopo aver svolto per cinque anni il ministero sacerdotale come vicario nella parrocchia di Scannabue e per altri tre a San Michele, nell’aprile del 1972 è partito per il Paranà, nel Brasile del Sud, come sacerdote Fidei Donum.
 Dopo aver inizialmente pensato di entrare in un Istituto orientato verso l’Africa, accolse l’appello di Giovanni XXIII in favore dell’America Latina, scegliendo di terminare gli studi a Crema, per continuare a essere ‘espressione’ sua in campo missionario. Per questo la scelta di agganciarsi al PIME, che gli ha consentito appunto di mantenere il legame giuridico con la Chiesa d’origine ed essere sacerdote per quella Universale.
Dal 1972, eserciterà per oltre quarant’anni il suo ministero nella diocesi di Londrina. Con una parentesi di due anni nei quali si trasferì a Salvador da Bahia per accompagnare una nuova esperienza missionaria voluta dall’allora vescovo di Crema monsignor Angelo Paravisi.
In Brasile inizia coadiuvando nel discernimento vocazionale di ragazzi aspiranti missionari, provenienti da una quindicina di altre diocesi, diventando poi rettore e docente di un po’ tutte le aree della teologia.
In seguito fu incaricato dall’assemblea dei vescovi, presieduta dall’arcivescovo Geraldo Fernandez, di fare una ricerca per documentare le situazioni di ingiustizia esistenti nelle grandi proprietà terriere coltivate a canna da zucchero, assumendosi tutta la responsabilità dello scandalo seguito alla successiva diffusione sulla stampa brasiliana dei risultati che mettevano in evidenza le grandi ingiustizie perpetrate dai ricchi.
Diventato vicario generale – incarico ricoperto in continuità al fianco di quattro vescovi – don Vito svolgeva anche attività pastorale presso alcune parrocchie nei dintorni della città. Percependo i forti disagi e le grosse difficoltà delle famiglie presenti, s’è poi specializzato in psicoterapia familiare.
L’impegno in questo ambito l’ha successivamente portato a iniziare – nel 1982, anche con l’aiuto determinante di amici cremaschi – la realizzazione di una struttura per l’accoglienza temporanea di nuclei familiari e persone in difficoltà. E l’ha chiamata Nazaret Santuario della Famiglia, perché, spiega, “la Chiesa è una vera famiglia”.
Il Centro era costituito inizialmente da un fabbricato con la residenza delle suore e 6 camere per l’accoglienza temporanea di persone in difficoltà, a cui sono stati aggiunti una cinquantina di apparentamenti per famiglie, un teatro e una chiesa. L’attività prosegue oggi sotto la guida delle suore Clarettiane, a cui don Vito ha lasciato tutto, a condizione che, nel giorno in cui non saranno più in grado di gestirlo, lo regalino a una istituzione che possa portare avanti l’attività.
Tre anni fa, compiuti i fatidici 75 anni, don Vito è rientrato in diocesi definitivamente. Ogni mese celebrava la Messa in lingua portoghese per la Comunità Brasiliana, spesso al Santuario della Pallavicina e, in occasione delle festività, aiutava qualche confratello nelle singole parrocchie. A gennaio 2018 sarebbe andato ad abitare in un appartamento situato nella Casa Parrocchiale di Offanengo.

    ② Il Testamento Spirituale di don Vito (P. Vittorino Groppelli)

44-10Signore,
Nei prossimi mesi compirò 50 anni di ordinazione sacerdotale (26.06.1964) e 75 settantacinque anni della mia vita (08.07.1939). Mi raccolgo in preghiera per preparare l’ora in cui potrò alzarmi in volo  per arrivare alle altezze dell’anima e contemplare finalmente il Tuo volto. Ti ho cercato per tutta la vita, ho sviato diverse volte dal cammino e addirittura qualche volta mi sono perduto, ma non ho mai smesso di andare avanti e di tentare di nuovo. Ti sono grato per la meta che raggiungo ora che la vita terrena termina. Non sono stato degno di tanta grazia ricevuta, della vita, della famiglia cristiana che mi accolse e mi allevò, della Chiesa che mi battezzò e irrigò la mia vocazione sacerdotale, del Brasile dove ho vissuto anni di apostolato pieni di manifestazioni della Tua misericordia, Ti chiedo perdono per i peccati e per le contraddizioni, così come lo chiedo a tutti coloro che ho offeso, ho deluso, ho tralasciato di aiutare.   Continua nell’ ALLEGATO

    ③  Nel prossimo numero… pubblicheremo altre testimonianze sulla vita e l’opera di don Vito. Aspettiamo i vostri contributi…

C) L’IMPEGNO DELL’AVVENTO

Un gesto d’amore per mamme e bambini
44-1144-12Abbiamo chiamato così l’idea di costruire una sala parto nella cittadina di Benguele, situata nella regione sud orientale dello Zambia. Un progetto che, per l’ideatore, p. Francesco Valdameri, aiuterà non solo mamme e bambini, ma aiuterà anche gli uomini non più costretti ad abbandonare la terra per trasferirsi in città.

La situazione
Benguele è una cittadina di poche migliaia di abitanti a 28 Km da Kalichero, vicino al confine col Mozambico, il centro locale più importante, sede anche della bella chiesa parrocchiale costruita dal nostro padre Valdameri, il missionario monfortano che da oltre cinquant’anni vive e opera in questa regione meridionale dello Zambia. È una zona agricola, una delle poche ben coltivate di un Paese che ha destinato solo il 7% del territorio ai prodotti della terra. Sono almeno 5.000 i contadini che vivono del loro lavoro, mantenendo in modo dignitoso le proprie famiglie.
Tutto perfetto allora?
No, perché a Benguele non possono nascere bambini.                                                                             Continua nell’ ALLEGATO

D) RIPRENDONO GLI INCONTRI DI ANIMAZIONE MISSIONARIA
Con il mese di febbraio, esattamente domenica 11 febbraio, riprendono gli incontri di Animazione Missionaria per i Gruppi e le persone interessate alle tematiche missionarie. La scelta di questa data è motivata dal fatto che avremo come ospite-guida il vescovo mons. Daniele. La presenza del nostro Vescovo non sarà un semplice gesto di cortesia, ma sarà un’occasione importante per riflettere e di confrontarci con il nostro Pastore sui temi della Missione e del senso del nostro impegno in quella direzione. Un incontro che acquista un valore particolare perché mons. Gianotti, appena ritornato dal viaggio in Uruguay previsto dal 28 gennaio al 6 febbraio 2018, ci parlerà della situazione attuale e del futuro della Missione Cremasca al Delta del Tigre e di come sostenere l’impegno assunto con la diocesi di san Josè de Mayo.
Data l’importanza dell’incontro e contando su una buona partecipazione, pensiamo di organizzare l’incontro presso il Salone del Centro Giovanile S. Luigi.
Ulteriori informazioni vi saranno date nei prossimi numeri della Comunicazione. Per il momento vi prego di annotarvi con cura la data e, mi raccomando, non prendete altri impegni!!!

L’UFFICIO MIGRANTES INFORMA…(Redazione)

     ❶ Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato 2018
44-13Si celebrerà il prossimo 14 gennaio, ma è già stato pubblicato il Messaggio per questa Giornata, giunta ormai all’edizione  numero 104. Un testo ricco di proposte e azioni concrete, che il Pontefice offre all’analisi e allo studio della comunità cristiana e di quella internazionale per un’accoglienza che faciliti “l’incontro personale”. Allora NO all’espulsione e all’apolidia, SÌ a una legge che garantisca la cittadinanza nel rispetto delle regole internazionali, SÌ alla cura dei minori, sì alla garanzia della libertà religiosa ai migranti. Necessità di aiuti ai Paesi in via di sviluppo che sostengono il maggior numero di profughi e spingere l’Onu ad approvare i due patti globali su rifugiati e migranti. Il tutto riassunto, come nel più recente Messaggio per 51a Giornata della Pace, nei famosi quattro verbi cardine: Accogliere, Proteggere, Promuovere e Integrare.

    ❷ Messa Internazionale
In concomitanza con la Giornata Mondiale del Migrante e del rifugiato, nella chiesa parrocchiale di S. Bernardino fuori le mura, sarà celebrata appunto domenica 14 gennaio alle ore 10.30, la prima MESSA INTERNAZIONALE di quest’anno 2018. Sarà animata dalla Comunità Africana e concelebrata dal vescovo mons. Daniele insieme al parroco don Lorenzo.

Sarà un momento particolarmente significativo poter unire liturgia e riflessione per una ricorrenza tanto significativa. Per questo ringraziamo don Lorenzo e l’intera Comunità parrocchiale impegnati nella preparazione di questo Giorno particolarmente significativo. Al termine si prevede un momento conviviale per condividere, almeno in parte, i forti richiami alla solidarietà lanciati da papa Francesco.          Preparatevi a partecipare!

    ❸ Minori non accompagnati, un dramma da non dimenticare (Redazione)
Da alcuni mesi funziona a Crema, in un appartamento del Centro storico, un servizio con l’obiettivo dichiarato di accogliere, integrare e accompagnare all’autonomia, giovani non ancora maggiorenni: i Minori Stranieri Non Accompagnati (MiSNA). In questo primo articolo cerchiamo, brevemente, di descrivere questo importante fenomeno.

 In base alle elaborazioni della Fondazione ISMU si segnala che tra gennaio e maggio 2017 sono stati oltre 5.500 i minori che da soli hanno affrontato il terribile viaggio dalle coste libiche. Un quinto, pari al 20% in più rispetto a quelli che, nello stesso periodo dell’anno ma nel 2016, erano giunti via mare in Italia. E già il 2016 era stato un anno record, avendo fatto registrare l’arrivo sulle coste italiane, di quasi 26.000 ragazzi e ragazze, anche giovanissimi con meno di 10 anni, più del doppio rispetto al 2015, quando erano stati 12.360, e tantissimi avevano perso la vita nel tentativo di attraversare il Mediterraneo nelle mani di trafficanti per cercare felicità e un futuro possibile in Europa.
Questa situazione pesantissima aveva spinto Papa Francesco a dedicare la 103° Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato proprio al dramma dei Minori stranieri non accompagnati. I minori sono i più a rischio, i più esposti; – scrive papa Francesco – ad ogni tipo di sfruttamento e violenza. “I bambini e i giovani sono il futuro, sono coloro per i quali si lavora e si costruisce. Non possono venire egoisticamente trascurati e dimenticati”.
Per questo non possiamo immaginare una vita cristiana che non tiene conto o che metta da parte questa realtà. Non è la fine di un’epoca, non è la fine della storia, ma l’inizio di una storia nuova, dove anche i giovani stranieri trovano un loro posto.
Certamente anche il Papa raccomanda a cercare soluzioni durature, affrontando la questione migratoria alla radice e contrastando nei Paesi di origine le cause che provano le migrazioni. Tuttavia, come affermava il cardinal Martini; “Chi è orfano della casa dei diritti, difficilmente sarà figlio della casa dei doveri”. Da qui l’invito a prendere in considerazione in maniera chiara la realtà dell’integrazione e dell’inserimento sociale dei tanti minori non accompagnati che si trovano in Italia.
Di fronte a questa situazione che, come abbiamo visto, cresce di giorno in giorno, anche a Crema si è sentito il bisogno di fare qualcosa. Così Amministrazione Comunale, Caritas diocesana e Consorzio Sul Serio hanno unito le forze per realizzare un’esperienza educativa che permetta a giovani minori senza famiglia di vivere quel calore umano e di conseguire e di conseguire quella formazione di base che permetta loro, una volta raggiunta la maggiore età, di inserirsi a pieno titolo nella nostra realtà sociale e lavorativa. (1 continua…)

IL CENTRO MISSIONARIO INFORMA…(Redazione)

A) NOTIZIE DALL’URUGUAY

   ①  Monsignor Arturo a Crema
39-3A un anno di distanza dall’ultima visita, approfittando della visita “ad Limina” a Roma, il vescovo Uruguayano mons. Fajardo sarà nostro ospite dal 25 al 28 di novembre. Sarà accompagnato da un sacerdote P. Andrés e da un giornalista, Igor Alcalde.
 Mons. Arturo Fajardo, vescovo di S.José de Mayo in Uruguay, è un nome e un volto ormai noto ai cremaschi. Dopo il mese trascorso tra di noi l’estate scorsa, mons. Fajardo, alla fine di novembre sarà ancora tra di noi. Un passaggio breve, ma intenso, che concluderà la visita “ad Limina” prevista a Roma dal 14 al 22 novembre. In questi giorni infatti, mons. Arturo, che è anche vicepresidente della Conferenza Episcopale dell’Uruguay, insieme a tutti i vescovi del suo Paese, realizzeranno la loro visita a Papa Francesco e ai suoi collaboratori più vicini nella guida della Chiesa.
Continua nell’ ALLEGATO

     Don Federico nominato parroco al Delta del Tigre
39-4Il nostro missionario don Federico Bragonzi assume la conduzione pastorale della “quasi parrocchia di Nostra Signora di Lourdes e di Sant’Eugenio al Delta del Tigre. Questo significa un rilancio della nostra missione in Uruguay perché il popoloso quartiere del Delta, che sorge alla periferia di Montevideo, pur essendo ancora diocesi di S. José de Mayo, con i suoi oltre 15.000 abitanti, richiederà l’impiego di un altro missionario di Crema.
Dopo quattro anni di servizio, don Federico lascia la “storica” Parrocchia di Estación Gonzáles, nella quale subentrerà padre Sebastián Pijuán, un sacerdote catalano della diocesi di Solsona. Le nuove responsabilità pastorali diventeranno effettive nei primi mesi del 2018, con l’inizio del nuovo anno pastorale.

   ③ La diocesi di Lodi invia un nuovo missionario in Uruguay.
39-5Si tratta di don Stefano CONCARDI. Dal settembre del 2010 era parroco di S. Michele Arcangelo a Castiraga Vidardo, un paese di quasi  3.000  abitanti situato a pochi chilometri da S.Angelo Lodigiano. Ordinato sacerdote nel 1989 è stato dapprima vicario parrocchiale a S. Rocco in Lodi per poi passare con lo stesso incarico nel 1997 nella parrocchia di di S. Maria della Clemenza e S. Bernardo sempre in Lodi, rimanendovi fino al 2003. Nel frattempo, a partire dal dal 1992 era divenuto collaboratore della Caritas Lodigiana.
Da tempo però stava maturando la scelta di partire missionario fidei donum. Il sogno si concretizza proprio alla fine del 2003, quando parte alla volta dell’Ecuador, dove la diocesi di Lodi da tempo garantisce una presenza pastorale. Così dal settembre del 2003 al gennaio del 2010 don Stefano è parroco di Puerto Lopez nella diocesi di Portoviejo.
Al suo rientro è per qualche mese Collaboratore pastorale a Mignete, una frazione di Zelo Buon Persico, per poi diventare parroco a Castirago Vidardo.
Evidentemente i sette anni d’Italia non sono riusciti ad estirpare quel “tarlo missionario” che continuava a rodere. Così ha rispoto con gioia alla richiesta del suo Vescovo di mettersi di nuovo in gioco per un’altra esperienza, questa volta in Uruguay.
Don Concardi prende il posto di don Giancarlo Malcontenti, rientrato dopo 11 anni di America Latina, e lavorerà nella parrocchia di Cardona. A lui i più sinceri AUGURI di una Missione ricca e condivisa con la gente da parte della Chiesa sorella di Crema.

B) NOTIZIE DALLE MISSIONI
   ① Dal Niger don Gigi Maccalli
Due brevi pensieri… uno spaccato di una giornata missionaria.

Ciao a tutti,
oggi mi trovo a Niamey per le dimissioni dall’ospedale di Monica. Le hanno asportato una massa tumorale palpebro-orbitale inferiore dell’occhio sinistro. Ho portato al laboratorio il campione per la biopsia, il risultato sarà pronto tra una quindicina di giorni. Monica con la mamma sono partite stasera con Jean Baptiste (catechista di Bomoanga) per il rientro al villaggio. Abbiamo appuntamento col professore per il 9 ottobre prossimo. Si vedrà allora se iniziare una terapia di chemio di 6 sedute come si era prospettato.
Monica sta bene è gioiosa e sempre positiva. Le ho regalato un paio di sandali che ha voluto col tacco… da portare domenica alla messa. Speriamo e pensiamo positivo.
Grazie a tutti e continuiamo a intercedere per una sua completa guarigione.
Aspettando esiti sul caso Monica, mi sto muovendo per un altro caso di bimba DAWA di 12 anni affetta di un problema alla valvola mitralica del cuore. Sto aspettando l’ok dell’ospedale del Bambin Gesù di Roma. Ho avuto un contatto tramite Mauro Armanino e qualcosa si sta muovendo. Speriamo … è una operazione che non si fa in Niger e il suo caso è anche complicato dal problema della drepanocytose detta anche anemia mediterranea. Vi saprò dare ulteriori dettagli …
Pregate per lei e fate pregare per una possibile soluzione, grazie.               Fraternamente gg

   ② Un’oasi di tranquillità in confronto al caos indiano
39-6Ospite della Parrocchia del Duomo, suor Ambika, fedele collaboratrice prima e oggi continuatrice dell’opera dell’indimenticabile Padre Luigi Pezzoni, ha tracciato, durante l’omelia la situazione del Lebbrosario di Nalgonda.

Carissimi amici di padre Pezzoni, Pace e bene.
Buongiorno a tutti e bentrovati. Per me è una grande gioia essere presente tra di voi e conoscervi di persona. Vi spero tutti in buona salute e che il cielo e padre Luigi da lassù vi benedica tutti. Ci rendiamo sempre più conto che il proseguo della nostra attività a Nalgonda dipende in modo particolare dal contributo e dalla vicinanza di voi italiani. Le necessità in questo campo sono sempre numerose in tutto il mondo, ognuno cerca di sostenere la propria. Sono ormai 4 anni che padre Luigi ci ha lasciato, penso sia tempo di fare un bilancio. Sempre vivo è il suo ricordo tra di noi. Tante volte ci sembra di vederlo ancora con il suo bastone e il suo sorriso aggirarsi per le vie del centro o in mezzo ai lebbrosi e ai suoi bambini che amava tanto.                                                                                                                                                               Continua nell’ ALLEGATO

C) RICORDANDO LA VEGLIA MISSIONARIA.
35-2È passato esattamente un mese da quando si è svolta in Cattedrale la Veglia di preghiera che,  guidata dal nostro vescovo  mons. Daniele, ha animato il Mese Missionario e dato il via alle attività missionarie del nuovo anno liturgico che con l’Avvento inizierà tra poco. Vogliamo ricordare quel momento importante per tutti Noi cominciando a riportare alcune delle testimonianze che hanno costellato la serata. Questa volta riportiamo l’omelia del Vescovo, le riflessioni dei Gruppi Missionari e il pensiero finale di padre Walter Maccalli.

   ① Se la “messe è molta” vuol dire anzitutto che c’è molto da raccogliere
39-7Omelia pronunciata dal vescovo Daniele durante la Veglia Missionaria.
 Alle molte voci che abbiamo già ascoltato in questa veglia aggiungo brevemente anche la mia, per lasciar risuonare un momento la pagina del Vangelo che abbiamo appena ascoltato, che costituisce la conclusione del Vangelo di Matteo.
Tra le molte cose che stupiscono, in questi pochi versetti, sottolineo soprattutto la sproporzione, così evidente sul piano umano, tra la missione che Gesù affida ai discepoli, e quella «risorsa», che sono loro stessi.
Da una parte, il comando: «Fate discepoli tutti i popoli», dunque una missione che ha le dimensioni del mondo intero, che si estende a tutta l’umanità, a tutte le genti, niente di meno.                                         Continua nell’ ALLEGATO

 Il nostro impegno
39-8 I rappresentanti di alcuni Gruppi Missionari, in processione verso l’altare, hanno portato tra le mani una ciotola piena di semi, segno del loro impegno missionario, che hanno consegnato nelle mani del Vescovo. Durante la processione è stato reso noto ai presenti quali frutti ha dato la semina di quei semi all’interno della Comunità, cioè quali ricadute ha avuto l’impegno missionario. Ecco i Gruppi Missionari che hanno portato semi e  raccontato i frutti:
1 – Associazione Amici delle missioni
2 – Camisano
3 – Chieve
4 – Izano
5 – Madignano
6 – Offanengo
7 – Ripalta Cremasca
8 – San Carlo
9 – Santa Maria della Croce
10 – Scannabue
11 – Sergnano
12 – Unità pastor. Sacro Cuore – Santa Maria dei Mosi
Continua nell’ ALLEGATO

   ③ Padre Walter Maccalli: Se cercate Gesù povero l’Africa, il Mondo ha    bisogno di voi
39-9Sono Padre Walter Maccalli, originario di Madignano, Missionario della S.M.A. la società delle missioni Africane. Attualmente in Angola. Sono già passati 26 anni in Africa, 13 in Costa d’Avorio e 13 in Angola, di cui 3 in Italia per l’Animazione missionaria.
 La parrocchia di Nambuangongo è nata nel 1958 e poi abbandonata nel 1961 con l’inizio della guerra. Sapete che l’Angola a sofferto una lunga guerra, durata circa 40 anni. Dal 61 al 74 con i coloni portoghesi, nel 75 un anno di indipendenza, e dal 76 una guerra civile interna, che terminò nel 2002. La Missione si trova a 170 kilometri dalla capitale Luanda. È la più grande parrocchia della diocesi, situata su un territorio grande come la Liguria di (5.604 Kilometri quadrati), con 62.000 abitanti sparsi in 74 villaggi. Molte comunità sono sperdute tra le montagne. Strade impraticabili nel periodo delle piogge. L’ultimo villaggio si trova a 105 kilometri dalla missione di cui 20 kilometri raggiungibile solo a piedi. L’equipe pastorale è formata di un Padre due suore messicane e una laica missionaria portoghese…                                                                                                                  Continua nell’ ALLEGATO

D) GUARDO ALTO: LE MIGRAZIONI DALL’AFRICA
39-10Una storia che si ripete all’infinito e continuerà all’infinito finché  non cambieremo i rapporti con quel continente. Questa la sintesi di un intervento, quello di Raffaele Masto, appassionato quanto lucido. Vivace la partecipazione del pubblico.
Luoghi comuni da sfatare
Le migrazioni? Sono la storia dell’umanità. Ci sono sempre state perché hanno indicato la via che portava dalla povertà alla ricchezza.
I numeri? Niente di clamoroso. Sono 181.000 nel 2016 e pochi meno, 176.000 nel 2015. Su una popolazione di 60 milioni e più di abitanti risulta una percentuale bassissima: lo 0,3%.
Stanno per invaderci? Stando a certa politica sembra di sì, anzi è certo. Eppure non vogliono fermarsi in Italia. Se l’Europa li lasciasse passare, invece di creare muri, questi numeri non si vedrebbero in Italia. Eppure dobbiamo dire grazie ai migranti, perché grazie al loro arrivo abbiamo chiuso il bilancio della popolazione con un leggero attivo di 20.000 unità.                                                                                                                                                                                        L’articolo continua nell’ ALLEGATO

L’UFFICIO MIGRANTES INFORMA…(Redazione)

   ❶ La trasmissione della fede: due generazioni di stranieri in Italia  (Migrantes Regionale)
39-11In preparazione del Sinodo dei Giovani, le Commissioni Regionali Migrantes della Lombardia hanno pensato ad un’indagine che ritragga in modo significativo come viene vissuta la fede dalle giovani generazioni di stranieri che abitano tra di noi.
Quali sono i modi di trasmissione della fede tra gli stranieri che vivono in Italia e che qui fanno (o hanno fatto) crescere i loro figli?
Quali sono le differenze con i modi della Chiesa locale?
Quali dimensioni della religiosità sono vissute?
Quali sono le differenze interne alle varie tradizioni religiose e che influenzano il percorso di avvicinamento all’esperienza religiosa?
La pluralità religiosa presente sul territorio lombardo ha rilievo e influisce sulla vita dei giovani che provengono da famiglie immigrate di diversa confessione?
La Chiesa locale sta cambiando in virtù della presenza dei migranti?
I giovani migranti con il loro background influenzano/influiscono sulla Chiesa locale?
Quali aspettative hanno?

Per rispondere a questa e altre complesse domande concernenti il tema scottante della trasmissione della fede, la Migrantes regionale, d’accordo con gli Uffici Migrantes delle diocesi lombarde, ha chiesto Istituto Toniolo dell’Università Cattolica di Milano, di costruire una mappa della ricerca che raggiunga i protagonisti e li implichi nel racconto dei processi che li vedono protagonisti nella costruzione dei vissuti dei singoli delle famiglie e delle loro relazioni esterne, contribuendo a disegnare la struttura della società locale.

L’Istituto Toniolo è da anni è impegnato in iniziative rivolte alla società nel suo complesso e  tra queste la più significativa è l’Osservatorio Giovani che pubblica ogni anno il Rapporto Giovani (ed. Il Mulino). Avvalendoci di queste competenze ormai consolidate, ci proponiamo di esaminare due diverse popolazioni, le famiglie di religione cattolica e quelle che si riferiscono a altre confessioni. L’unità di ricerca è la famiglia, responsabile nella sua totalità dei processi di formazione intergenerazionali. Il numero di interviste previsto è di 210 e consente un’ottima copertura e rappresentatività sociologica.

   ❷ Messa in lingua spagnola

15-2Dopo l’interruzione di domenica 12, riprendono in grande stile le celebrazioni della Messa in lingua spagnola. Il prossimo appuntamento sarà per domenica 26 novembre, alle ore 16, sempre presso la Parrocchia di S. Giacomo. Celebrerà la Messa nientemeno che mons. Arturo Fajardo, vescovo di San José de Mayo in Uruguay, la diocesi dove opera come missionario il nostro fidei donum don Federico Bragonzi. Un momento di festa sia per la Comunità Latinoamericana sia per la Comunità Cremasca, che si tradurrà poi in un incontro conviviale. Come sempre, ma in questa occasione a maggior ragione, la Celebrazione è aperta a Tutti.

IL CENTRO MISSIONARIO INFORMA…(Redazione)

  ❶  Veglia Missionaria in Cattedrale
35-2Sabato 21 ottobre si è svolta in Cattedrale la consueta Veglia di   preghiera guidata dal nostro vescovo mons. Daniele. Ottima la partecipazione così come il coinvolgimento dei Gruppi Missionari, che hanno saputo condividere il loro impegno concreto. Sul prossimo numero della Comunicazione saranno pubblicate tutte le testimonianze che sono state presentate.

  ❷ Svolto il primo incontro sul tema delle Migrazioni

38-3MIGRAZIONI UNO SGUARDO SUL MONDO
Ha preso il via, il 24 ottobre, il ciclo di conferenze GUARDO ALTO, dedicato quest’anno al tema delle migrazioni. Il primo incontro, di carattere introduttivo, ha visto come protagonista il professor Luciano CARPO, vice direttore della Migrantes di Vicenza e con una vasta esperienza di cooperatore in America Latina.

“Ventotto anni di lavoro in progetti di carattere sociale in quasi tutti i Paesi dell’America Latina mi hanno portato spessissimo a contatto con il dramma delle migrazioni, permettendomi di comprenderne cause e dinamiche”. Così ha esordito Luciano Carpo da sette anni impegnato nella Migrantes di Vicenza, la Fondazione voluta dalla Chiesa italiana per aiutare le migliaia di immigrati che da anni si sono trasferiti nelle nostre città e campagne.
E se in America Latina il miraggio sono da sempre gli Stati Uniti, mentre per dell’Africa e parte dell’Asia è l’Europa, tuttavia i motivi che portano 740 milioni di uomini, donne e bambini nel mondo a spostarsi sono sempre gli stessi.                                                                                                                                                                                             L’articolo continua nell’ ALLEGATO

L’UFFICIO MIGRANTES INFORMA…(Redazione)

  ❶ Santa Francesca Cabrini compagna, sorella, madre dei migranti
38-4Si è svolto a Lodi, domenica 22 ottobre, l’annuale pellegrinaggio regionale migranti, cogliendo l’occasione del centenario della morte di santa Francesca Cabrini, la patrona   di tutti gli emigrati del mondo.
L’appuntamento era fissato alle 12.30 nell’ampio Parco Isola Carolina (vicino a piazza della Vittoria e piazza Castello), dove ha avuto luogo il raduno di tutti i partecipanti e dove è stato possibile consumare il pranzo. Un’ora dopo ci si è diretti in modo ordinato verso quattro chiese cittadine, dove, divisi per Continenti si è svolto un primo momento di riflessione e di preghiera. Quindi la partenza in corteo verso la Cattedrale, dove alle 15.30 è stata celebrata l’Eucaristia, presieduta dal vescovo   di Lodi, mons. Maurizio Malvestiti.
38-5Le diocesi di Lombardia, nell’ambito della Pastorale diocesana ordinaria, dedicano una cura specifica ai fedeli migranti, allo scopo di aiutarli a crescere in quella stessa fede che fino al momento della migrazione hanno professato e celebrato e nello stesso tempo per favorire il loro 38-6inserimento nelle Chiese locali e nella società italiana, quali soggetti attivi per la costruzione di una autentica cattolicità e società pluriculturale.
Per richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica sul fenomeno globale della migrazione, ogni anno, alla prima domenica del mese di ottobre, si organizza il Pellegrinaggio  Regionale dei Migranti, con un’alternanza di luogo tra il Santuario di Caravaggio e, a turno, in una diocesi della Lombardia.
Nelle tre fotografie alcuni migranti Cremaschi che hanno partecipato: le signore ucraine e latinoamericane, il Coro Multietnico di Crema, che ha cantato durante la Messa e infine ancora il Coro intorno al Vescovo di Lodi. Tra due anni ci incontreremo tutti a Crema!

  ❷ Messa in lingua spagnola
Continuano le celebrazioni della Messa in lingua spagnola. Dopo la festa  in onore di   don Fernando BRAVI, per i 50 anni di sacerdozio, vissuta dopo la Messa del 29 ottobre, la prossima Messa sarà domenica 12 novembre, come sempre alle ore 15, presso la Parrocchia di S. Giacomo.

IL CENTRO MISSIONARIO INFORMA…(Redazione)

  ❶  Veglia Missionaria in Cattedrale
35-2Si svolgerà anche quest’anno alla vigilia della Giornata Missionaria Mondiale, la consueta Veglia di preghiera guidata dal Vescovo mons. Daniele. L’appuntamento è per le ore 21 di sabato 21 ottobre. Come gli altri anni i Gruppi Missionari saranno coinvolti in un momento di testimonianza, preghiera e impegno concreto. Del resto il tema richiama da vicino il nostro quotidiano lavoro missionario: LA MESSE E’ MOLTA… Poche parole che tuttavia hanno sempre suscitato in noi sentimenti contrastanti: delusione per un presente povero, sfiducia per un futuro oscuro, nostalgia per un passato glorioso.
La missione della Chiesa, ci dice il Papa nell’ultimo Messaggio per la Giornata Missionaria Mondiale, non è la diffusione di un’ideologia religiosa e nemmeno la proposta di un’etica sublime. Mediante la proclamazione del Vangelo, Gesù diventa sempre nostro contemporaneo e, attraverso la Chiesa, continua la sua missione di Buon Samaritano, curando le ferite sanguinanti dell’umanità, e di Buon Pastore, cercando senza sosta chi si è smarrito per sentieri contorti e senza meta. E grazie a Dio non mancano esperienze significative che testimoniano la forza trasformatrice del Vangelo.
È l’esperienza di tutti i nostri 53 missionari che da decenni, in ogni angolo del mondo, dedicano la loro vita a promuovere la riconciliazione, la fraternità e la condivisione.
È l’esperienza dei nostri fidei donum, testimoni di una fede e di un amore che non  conoscono confini.
È l’esperienza di tutti noi sacerdoti, religiose, religiosi, laici. Siamo il Popolo di Dio in cammino, siamo il solco, la messe, il raccolto; siamo l’ampio gesto del seminatore che continua a lanciare lontano ogni tipo di seme, siamo il terreno che accoglie e custodisce.
È l’esperienza di tanti Giovani, protagonisti il prossimo anno di un Sinodo straordinario, nei quali vi è una domandi su Dio e una ricerca di apertura a Lui che si manifesta in forme inedite e difficili da interpretare: nella profondità della loro coscienza vi è una tensione e un’inquietudine che rimane viva e che dobbiamo coltivare.                                                           Nell’ ALLEGATO  il testo della Veglia.

L’UFFICIO MIGRANTES INFORMA…(Redazione)

  ❶ Pellegrinaggio Migrantes lombardi a Lodi
35-3Sarà celebrata il 22 ottobre la grande Festa dei Migranti della Lombardia.
Tutti i migranti della nostra regione infatti si daranno appuntamento a Lodi per ricordare la figura di una donna che ha dedicato la vita a coloro che emigravano al punto da divenire la loro patrona. Si tratta di Santa Francesca CABRINI, venerata nella sua terra natale, in quanto originaria di S. Angelo Lodigiano. Non solo un’occasione di preghiera, ma anche di riflessione sul fenomeno migratorio. Se infatti sono cambiate profondamente le rotte dei migranti, identici sono rimasti i problemi di fondo. Per chi parte la miseria e quindi la   ricerca di un futuro migliore è la prima molla, mentre il momento dell’arrivo è sempre segnato dalla solitudine, dal rifiuto e dalla difficoltà in genere ad essere accolti. L’esperienza e l’impegno di vita della Santa lodigiana possono e devono essere di modello e di stimolo per la nostra azione.
Si è fatto interprete di questi sentimenti il Cardinale emerito di Milano Angelo Scola, quando nel gennaio di quest’anno, in occasione della Giornata Mondiale del Migrante e del Rifigiato, ha celebrato una messa nella Basilica di Santa Francesca Cabrini a Sant’Angelo Lodigiano
“Dal 1876 al 1915 emigrarono 14 milioni di italiani, poco meno della metà della nostra popolazione che, nel 1901, non superava i 33 milioni. Nei suoi 37 anni di dedizione instancabile, madre Cabrini fondò 67 istituti, al di là e al di qua dell’Atlantico, percorrendo 43 mila miglia per mare e 16 mila per terra”. {…}
“Dare la propria vita per l’opera di un Altro è il cuore della vocazione di Santa Francesca Saverio Cabrini come di ogni cristiano, nella forma che il Padre ha stabilito per ciascuno. Qui sta la sorgente inesauribile dell’impressionante, audace iniziativa della Santa. Ella affermava: “Che cosa non fanno i business-men nel mondo degli affari! E perché noi non facciamo almeno altrettanto per gli interessi del nostro amato Gesù? I nostri emigrati, alla sua morte, dissero che l’italiano Colombo aveva scoperto l’America, ma solo lei, Francesca, aveva scoperto gli italiani in America. Con questo stile di amorosa iniziativa riceviamo con politiche equilibrate le tante persone provate da guerra e da fame, che giungono oggi sulle nostre terre”.
Un pullman, gratuito per i pellegrini, è già stato prenotato. Ne vogliamo prenotare un secondo?                                                 L’articolo continua con l’ ALLEGATO: la biografia della Santa

IL CENTRO MISSIONARIO INFORMA… (Redazione)

❶  Vanno e vengono…
SONO TRA NOI:
+ P. Renato RIBONI missionario della Consolata impegnato in Colombia.
+ P. Walter MACCALLI missionario della S.M.A. impegnato in Angola (Africa sud-occidentale).

SONO RIPARTITI:
Fratel Ivan CREMONESI, comboniano,nalla volta di Butembo, nella regione orientale del Kivu Congo, (Africa centrale)
– Madre Amelia MARCHESINI, missionaria canossiana, alla volta del Brasile, ad Imperatriz (Maranhão).
– Sr. Ambika, missionaria indiana nel Lebbrosario di Padre Luigi Pezzoni a Nalgonda (India centrale).
P. Francesco VALDAMERI, missionario monfortano, da più di quaranta anni impegnato nello Zambia (Africa orientale).
P. Salvatore FORNER, missionario comboniano, da cinquant’anni in Mozambico (Africa orientale).
– P. Innocenzo PACCHIONI, missionario cappuccino, impegnato da molti anni in Brasile a S. Luìs (Maranhão).
– Sr. Elisabetta RIBONI, missionaria della Società di S. Paolo, 52 anni in Pakistan.
– Don Federico BRAGONZI,  missionario “fidei donum” in Uruguay. Una nuova missione lo attende.
– Don Apo KOUAKOU, sacerdote diocesano della Costa d’Avorio (Africa occidentale)
– P. Alberto SAMBUSITI, missionario del PIME. Già in Algeria, è ripartito per il Cameroun (Africa occidentale).
– P. Giuseppe MIZZOTTI missionario monfortano, da trent’anni in Perù (Lima).
– P. Angelo RIBOLI missionario della Consolata da trent’anni in Kenya (Africa Orientale)

Ricordando tutti i missionari che sono passati per Crema, cogliamo l’occasione per salutarli con affetto. Li abbiamo incontrati tutti e tutti ci hanno lasciato una testimonianza del loro lavoro. Li salutiamo con affetto e garantiamo la nostra   vicinanza col pensiero, con la preghiera e, se sarà necessario, con l’aiuto economico. Ricordiamo loro che anche noi abbiamo tanto bisogno della loro testimonianza e del loro esempio. Grazie e buona Missione!

❷ Incontro di Animazione Missionaria
Riprendono gli incontri di ANIMAZIONE MISSIONARIA e dei GRUPPI MISSIONARI. Il primo avrà luogo proprio domani

         domenica 1 ottobre alle ore 15
         presso l’oratorio della Parrocchia del Sacro Cuore di Gesù a Crema Nuova.

Ospite d’onore sarà don Francesco RUINI che ci parlerà della sua esperienza in Uruguay. Ma non mancheranno le sorprese!
Parleremo infatti delle attività che ci aspettano nell’arco dell’anno 2017 – 2018. e le opportunità sono davvero tante, proprio per tutti i gusti.
E ai missionari, è risaputo, piacciono i gusti forti!
Ringraziamo fin da ora don Angelo e don Nicholas, insieme al Gruppo Missionario di Crema Nuova.
Ascolto di esperienze, approfondimento di temi di attualità, contributi operativi, preparazione della Veglia Missionaria e tanto altro…
NON MANCATE e AVVISATE ANCHE GLI AMICI: tutti sono ben accetti e apprezzati.

34-3 Ricordo di madre Felicita RIBOLI

Riportiamo due testimonianze dell’opera e della personalità di madre Felicita, canossiana di Campagnola, che si è spenta il 6 luglio scorso nell’Ospedale degli Italiani della città argentina di La Plata, dove prestava servizio. Aveva 81 anni.                                                                                                        Vedere l’ ALLEGATO

❹  Fratel Ivan CREMONESI
Scrive poco Fratel Ivan, comboniano originario di Crema Nuova, ma quando parla è un fiume in piena… Riportiamo in questa intervista il racconto di una vita sempre in prima linea nell’amore per la gente e il disprezzo del pericolo. Oggi lavora nel Kivu (Congo), una delle regioni dell’Africa più martoriate dalla guerra civile e dallo sfruttamento disumano, alla ricerca di minerali preziosi per la nostra tecnologia.                                                           L’intervista è contenuta nell’ ALLEGATO

L’UFFICIO MIGRANTES INFORMA… (Redazione)

❶ Pellegrinaggio a Lodi
Sarà celebrata il 22 ottobre la grande Festa dei Migranti della Lombardia.
Tutti i migranti della nostra regione infatti si daranno appuntamento a Lodi per ricordare la figura di una donna che ha dedicato la vita a coloro che emigravano al punto da divenire la loro patrona. Si tratta di Santa Francesca CABRINI, venerata nella sua terra natale, in quanto originaria di S. Angelo Lodigiano. Non solo un’occasione di preghiera, ma anche di riflessione sul fenomeno migratorio. Se infatti sono cambiate profondamente le rotte dei migranti, identici sono rimasti i problemi di fondo. Per chi parte la miseria e quindi la ricerca di un futuro migliore è la prima molla, mentre il momento dell’arrivo è sempre segnato dalla solitudine, dal rifiuto e dalla difficoltà in genere ad essere accolti. L’esperienza e l’impegno di vita della Santa lodigiana possono e devono essere di modello e di stimolo per la nostra azione.
Un pullman, gratuito per i pellegrini, è già stato prenotato. Ne vogliamo prenotare un secondo?

❷ Messa in lingua spagnola
Continuano le celebrazioni della Messa in lingua spagnola. Domenica 15 ottobre il primo appuntamento, mentre in occasione della seconda Messa, che sarà celebrata domenica 29, si prevede una grande festa per ringraziare don Fernando BRAVI del suo costante impegno nei confronti dei migranti latinoamericani. Come sempre le celebrazioni si svolgeranno alle ore 15, presso la Parrocchia di S. Giacomo.

 Messa in lingua portoghese
La Messa in lingua portoghese, per la Comunità brasiliana, è programmata per domenica 15 ottobre, alle ore 17 presso la chiesa di S. Michele. Sarà un appuntamento importante, perché sarà festeggiata Nossa Senhora Aparecida (Madonna Apparsa), patrona del Brasile. Come sempre sarà don Vito GROPPELLI, reduce da un lungo viaggio in Brasile, a celebrare la Messa.