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Notiziario – La Parola del Papa

VIAGGIO APOSTOLICO DEL PAPA IN CANADA (Angelus, 24-07-2022)

2a. Angelus, 24.07.22Buona domenica a tutti, benvenuti! Grazie di questo servizio e anche di questa compagnia: io la vivo come una compagnia… Grazie per il vostro lavoro. Mi piacerebbe salutarvi come sempre. Credo che ce la faccio a girare, possiamo andare.
Stiamo attenti in questo viaggio: come ha detto [Matteo Bruni], è un viaggio penitenziale, facciamolo con questo spirito. Do il benvenuto anche alla “decana” [la giornalista messicana Valentina Alazraki]: è tornata, dopo alcuni viaggi in cui non c’era…
Buona domenica! Io vorrei che oggi… Non c’è l’Angelus, ma facciamolo qui, l’Angelus.            Continua nell’ ALLEGATO

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SE NON C’È FRATERNITÀ, LA MISSIONE EVANGELICA NON AVANZA (Angelus, 03-07-2022)

FOTONel Vangelo della Liturgia di questa domenica leggiamo che «il Signore designò altri settantadue [discepoli] e li inviò a due a due davanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi» (Lc 10,1). I discepoli sono stati inviati a due a due, non singolarmente. Andare in missione a due a due, da un punto di vista pratico, sembrerebbe comportare più svantaggi che vantaggi. C’è il rischio che i due non vadano d’accordo, che abbiano un passo diverso, che uno si stanchi o si ammali lungo la via, costringendo anche l’altro a fermarsi. Quando invece si è da soli, sembra che il cammino diventi più spedito e senza intoppi. Gesù però non la pensa così: davanti a sé non invia dei solitari, ma discepoli che vanno a due a due. Ma facciamoci una domanda: qual è la ragione di questa scelta del Signore?          Continua nell’ ALLEGATO

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IL CREDENTE È UN VIANDANTE CHE GUARDA LA REALTÀ E HA COMPASSIONE DI CHI SOFFRE (Angelus, 10-07-2022)

2a. Angelus-10-julio-2022-Vatican-Media-293x293Il Vangelo della Liturgia odierna narra la parabola del buon Samaritano (cfr Lc 10,25-37); tutti la conosciamo. Sullo sfondo c’è la strada che da Gerusalemme scende a Gerico, lungo la quale giace un uomo picchiato a sangue e derubato dai briganti. Un sacerdote di passaggio lo vede ma non si ferma, passa oltre; lo stesso fa un levita, cioè un addetto al culto nel tempio. «Invece un Samaritano, – dice il Vangelo – che era in viaggio, passandogli accanto, vide e ne ebbe compassione» (v. 33). Non dimenticare queste parole: “ne ebbe compassione”; è quello che sente Dio ogni volta che vede noi in un problema, in un peccato, in una miseria: “ne ebbe compassione”. L’Evangelista tiene a precisare che il Samaritano era in viaggio. Dunque, quel Samaritano, pur avendo i suoi programmi ed essendo diretto a una meta lontana, non trova scuse e si lascia interpellare, si lascia interpellare da ciò che accade lungo la strada. Pensiamoci: il Signore non ci insegna a fare proprio così?          Continua nell’ ALLEGATO

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CON L’EUCARESTIA GESÙ CI SAZIA, DEI BENI NECESSARI E DI SENSO DI VITA (Angelus, 19-06-2022)

foto-1In Italia e in altri Paesi oggi si celebra la solennità del Santissimo Corpo e Sangue di Cristo. L’Eucaristia, istituita nell’Ultima Cena, fu come il punto di arrivo di un percorso, lungo il quale Gesù l’aveva prefigurata mediante alcuni segni, soprattutto la moltiplicazione dei pani, raccontata nel Vangelo della Liturgia odierna (cfr Lc 9,11b-17). Gesù si prende cura della grande folla che lo ha seguito per ascoltare la sua parola ed essere liberata da vari mali. Benedice cinque pani e due pesci, li spezza, i discepoli distribuiscono, e «tutti mangiarono a sazietà» (Lc 9,17), dice il Vangelo. Nell’Eucaristia ognuno può fare esperienza di questa amorosa e concreta attenzione del Signore. Chi riceve con fede il Corpo e il Sangue di Cristo non solo mangia, ma viene saziato. Mangiare ed essere saziati: si tratta di due fondamentali necessità, che nell’Eucaristia vengono appagate.          Continua nell’ ALLEGATO

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SILENZIO E AVANTI: LA PAZIENZA DI GESÙ (Angelus, 26-06-2022)

2a. AngelusIl Vangelo della Liturgia di questa Domenica ci parla di una svolta. Dice così: «Mentre stavano compiendosi i giorni in cui sarebbe stato elevato in alto, Gesù prese la ferma decisione di mettersi in cammino verso Gerusalemme» (Lc 9,51). Così inizia il “grande viaggio” verso la città santa, che richiede una speciale decisione perché è l’ultimo. I discepoli, pieni di entusiasmo ancora troppo mondano, sognano che il Maestro vada incontro al trionfo; Gesù invece sa che a Gerusalemme lo attendono il rifiuto e la morte (cfr Lc 9,22.43b 45); sa che dovrà soffrire molto; e ciò esige una ferma decisione. Così Gesù va con passo deciso verso Gerusalemme. È la stessa decisione che noi dobbiamo prendere, se vogliamo essere discepoli di Gesù. In che cosa consiste questa decisione? Perché noi dobbiamo essere discepoli di Gesù sul serio, con vera decisione, non – come diceva una vecchietta che ho conosciuto – “cristiani all’acqua di rose”. No! Cristiani decisi. E ci aiuta a capirlo l’episodio che l’Evangelista Luca racconta subito dopo.          Continua nell’ ALLEGATO

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LA TRINITÀ CI INSEGNA CHE L’UNO NON PUÒ MAI STARE SENZA L’ALTRO (Angelus,12-06-2022)

1a. AngelusOggi è la solennità della Santissima Trinità, e nel Vangelo della celebrazione Gesù ci presenta le altre due Persone divine, il Padre e lo Spirito Santo. Dello Spirito dice: «Non parlerà da sé stesso, ma prenderà quel che è mio e ve lo annuncerà». E poi, a proposito del Padre, dice: «Tutto quello che il Padre possiede è mio» (Gv 16,14-15). Notiamo che lo Spirito Santo parla, ma non di sé stesso: annuncia Gesù e rivela il Padre. E notiamo anche che il Padre, il quale tutto possiede, perché è l’origine di ogni cosa, dà al Figlio tutto quello che possiede: non trattiene nulla per sé e si dona interamente al Figlio. Ossia, lo Spirito Santo parla non di sé stesso, parla di Gesù, parla di altri. E il Padre, non dà sé stesso, dà il Figlio. È la generosità aperta, uno aperto all’altro.             Continua nell’ ALLEGATO

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GRAZIE ALLO SPIRITO LA FEDE È SEMPRE GIOVANE, MAI COSA DA MUSEO (Regina coeli, 05-06-2022)

1a. Regina coeliE oggi anche buona festa, perché oggi si celebra la solennità di Pentecoste. Si celebra l’effusione dello Spirito Santo sugli Apostoli, avvenuta cinquanta giorni dopo la Pasqua. Gesù lo aveva promesso più volte. Nella Liturgia odierna il Vangelo riporta una di queste promesse, quando Gesù disse ai discepoli: «Lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, Lui vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà ciò che io vi ho detto» (Gv 14,26). Ecco cosa fa lo Spirito: insegna e ricorda quanto Cristo ha detto. Riflettiamo su queste due azioni, insegnare e ricordare, perché è così che Egli fa entrare nei nostri cuori il Vangelo di Gesù.          Continua nell’ ALLEGATO

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FACCIAMOCI TUTTI OPERATORI DI PACE E NON DI DISCORDIA (Regina coeli, 22-05-2022)

1a. Regina coeliNel Vangelo della Liturgia di oggi Gesù, dando l’addio ai suoi discepoli durante l’ultima cena, dice, quasi come una sorta di testamento: «Vi lascio la pace». E subito aggiunge: «Vi do la mia pace» (Gv 14,27). Soffermiamoci su queste brevi frasi.
Anzituttovi lascio la pace. Gesù si congeda con parole che esprimono affetto e serenità, ma lo fa in un momento tutt’altro che sereno. Giuda è uscito per tradirlo, Pietro sta per rinnegarlo, e quasi tutti per abbandonarlo: il Signore lo sa, eppure non rimprovera, non usa parole severe, non fa discorsi duri.           Continua nell’ ALLEGATO

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IL VERO AMORE È VICINANZA CHE NON SCHIACCIA (Regina coeli, 29-05-2022)

2a. ascensione-atti-degli-apostoliOggi in Italia e in molti Paesi si celebra l’Ascensione del Signore, cioè il suo ritorno al Padre. Nella Liturgia, il Vangelo secondo Luca narra l’ultima apparizione del Risorto ai discepoli (cfr 24,46-53). La vita terrena di Gesù culmina proprio con l’Ascensione, che professiamo anche nel Credo: «È salito al cielo, siede alla destra del Padre». Che cosa significa questo avvenimento? Come dobbiamo intenderlo? Per rispondere a questa domanda, soffermiamoci su due azioni che Gesù compie prima di salire al Cielo: Egli anzitutto annuncia il dono dello Spirito e poi benedice i discepoli. Annuncia il dono dello Spirito e benedice.          Continua nell’ ALLEGATO

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LA SANTITÀ È SEMPRE ORIGINALE (Regina Coeli, 15-05-2022)

1a. Regina CoeliRiportiamo il testo dell’omelia pronunciata da papa Francesco in occasione della canonizzazione dei 10 beati ricordati nel precedente numero della Comunicazione: Titus Brandsma – Lazzaro, detto Devasahayam – César de Bus – Luigi Maria Palazzolo – Giustino Maria Russolillo – Charles de Foucauld – Maria Rivier – Maria Francesca di Gesù Rubatto – Maria di Gesù Santocanale – Maria Domenica Mantovani

 Abbiamo ascoltato alcune parole che Gesù consegna ai suoi prima di passare da questo mondo al Padre, parole che dicono che cosa significa essere cristiani: «Come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri» (Gv 13,34). Questo è il testamento che Cristo ci ha lasciato, il criterio fondamentale per discernere se siamo davvero suoi discepoli oppure no: il comandamento dell’amore. Fermiamoci sui due elementi essenziali di questo comandamento: l’amore di Gesù per noi – come io ho amato voi – e l’amore che Lui ci chiede di vivere – così amatevi gli uni gli altri.         Continua nell’ ALLEGATO

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