Articles Tagged with Riflessioni

Notiziario – riflessioni

VIA CRUCIS DELLE FAMIGLIE (Maria Teresa PONTARA PEDERIVA)

La Passione di Gesù in dialogo con le paure e le sofferenze delle famiglie

Patrizia Sartori (infermiera in ospedale) e Antonio Geminiani (direttore provinciale), 3 figli, Maria Teresa e Francesco Pederiva (con 3 figli e 1 nipotino), animatori di pastorale familiare della diocesi di Trento, hanno preparato questa Via Crucis che incrocia la sensibilità delle famiglie e lascia già intravedere la Luce del Risorto.

4a. Via crucis

GESÙ NELL’ORTO DEGLI ULIVI, GESÙ ARRESTATO E CONDANNATO

Ti adoriamo o Cristo e ti benediciamo
perché con la tua Santa Croce hai redento il mondo

Dal Vangelo secondo Marco 14, 32-42

Giunsero a un podere chiamato Getsèmani, ed egli disse ai suoi discepoli: «Sedetevi qui, mentre io prego».  Prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e cominciò a sentire paura e angoscia. Disse loro: «La mia anima è triste fino alla morte. Restate qui e vegliate». Poi, andato un po’ innanzi, cadde a terra e pregava che, se fosse possibile, passasse via da lui quell’ora. E diceva: «Abbà! Padre! Tutto è possibile a te: allontana da me questo calice! Però non ciò che voglio io, ma ciò che vuoi tu». Poi venne, li trovò addormentati e disse a Pietro: «Simone, dormi? Non sei riuscito a vegliare una sola ora? Vegliate e pregate per non entrare in tentazione. Lo spirito è pronto, ma la carne è debole». Si allontanò di nuovo e pregò dicendo le stesse parole. Poi venne di nuovo e li trovò addormentati, perché i loro occhi si erano fatti pesanti, e non sapevano che cosa rispondergli. Venne per la terza volta e disse loro: «Dormite pure e riposatevi! Basta! È venuta l’ora: ecco, il Figlio dell’uomo viene consegnato nelle mani dei peccatori. Alzatevi, andiamo! Ecco, colui che mi tradisce è vicino».         Continua nell’ ALLEGATO

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NOTIZIE DAL CENTRO MISSIONARIO (La Redazione)

LA RIVOLUZIONE DELLA TENEREZZA

In occasione della prossima Festa della Donna, fratel Ivan CREMONESI, missionario in Congo, invia, dedicata a tutte le donne, un video di riflessione che ha per tema la RIVOLUZIONE DELLA TENEREZZA PROPOSTA DA PAPA FRANCESCO.

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Ciao da Fratel Ivan.

L’8 marzo è la festa della donna.
Invitato ad animare un ritiro a un gruppo e pensando che da tempo Papa Francesco sottolinea
l’ importanza delle donne nei vari ambiti della società civile e nella chiesa e sta promuovendo una rivoluzione basata sulla caratteristiche principali delle donne: armonia,tenerezza, bellezza, ho preparato un  video con qualche riflessione in proposito. Se volete vederlo  cliccate su questo link
https://youtu.be/8FFddz4Dghk
Dopo una breve introduzione si potrà accedere al video intero seguendo le istruzioni contenute. In ogni caso per vostra comodità lascio qui il link per vedere il video intero: http://bit.ly/ivan_RT

Un abbraccio a tutti da fratel Ivan CREMONESI

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Enrico

Carissime Carissimi,

                                          ci sono notizie che, quando le ascolti ti fanno male. Ma ce ne sono altre che sono un vero e proprio pugno nello stomaco. Una di queste riguarda la morte dell’ambasciatore Luca ATTANASIO, del carabiniere Vittorio IACOVACCI e dell’autista Mustapha MILAMBO. Notizia che è letteralmente esplosa a metà mattina di lunedì scorso e che ha cambiato per molti di noi, il corso della giornata.

Dello spessore umano di Attanasio parla in modo eloquente il video che alleghiamo al presente numero. Quello che ci importa ricordare in queste righe è lo spessore morale, oltre che istituzionale che questo “servitore dello Stato” ha saputo incarnare.

 Non è una situazione facile quella che si vive in Congo. Anzi ha perfettamente ragione p. Giulio ALBANESE quando scrive e ripete che «Grida vendetta di fronte a Dio, che debba morire un ambasciatore italiano perché si parli della tragedia del Congo! Questo è il Congo di tutti i giorni! Un paradiso della natura, un inferno per gli uomini. Con una guerra civile da 20 anni, per prendersi le ricchezze minerarie: il petrolio di Virunga e nei Grandi Laghi, il gas naturale a Kivu, il coltan per fare i telefonini, il cobalto in mano ai cinesi, il columbio, i diamanti, il rame, l’uranio, praticamente tutto… L’ordine è fregare al Congo tutte le materie prime. E far scappare la gente che ci abita sopra, pagando mercenari per ammazzare.          Continua nell’ ALLEGATO

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IO STABILISCO LA MIA ALLEANZA CON TE

2a. Don FedericoRITIRO IN PREPARAZIONE ALLA QUARESIMA

Nella riflessione, che sabato scorso don Federico ha guidato dall’Uruguay, evidenziata l’importanza del “deserto” come momento di verifica personale e comunitaria del nostro impegno nella costruzione del regno di Dio. Un Regno da edificare ovunque e sempre in qualsiasi condizione ci troviamo. Una testimonianza comunicata non solo con la mente, ma soprattutto col cuore e con la vita.

 Una visione di partenza

Punto di vista di partenza: come vivere la missione in questa quaresima difficile, che per noi, oltre al virus che comincia ad avere una incidenza preoccupante (il rapporto tamponi/positivi è dell’8%, 5 morti, totale più di 500) e alla situazione di minore partecipazione comunitaria che ha provocato, vuol dire: senza vescovo, nel vuoto dei mesi estivi, in una situazione di povertà e insicurezza sempre più evidenti, almeno in parrocchia, un po’ dispersi e orfani, senza un progetto pastorale che stimola e unifica e con un po’ di stanchezza, come risulta dal dialogo con altri preti…          Continua nell’ ALLEGATO

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LA VIA CRUCIS DEL CRISTIANO IN QUARANTENA (Giorgio Bernardelli)

4. Via crucisLa Passione di Gesù in dialogo con le fatiche di questi mesi difficili anche nel cuore di noi credenti. Ecco allora un cammino dentro le nostre comunità cristiane, da un anno ormai alle prese con il Covid-19. Faccia a faccia con il volto fisico di questa sofferenza: le “ondate” della pandemia, i morti, i nuovi ricoveri, le ansie sui vaccini che i notiziari non mancano di ricordarci. Vogliamo portare tutto questo nella nostra preghiera di fronte alla Croce di Gesù. Non per piangerci addosso, ma per cercare insieme di trasformare le fatiche in preghiera. E metterci con un supplemento di umiltà nelle mani del Solo che sa trarre vita anche dalla morte.

I STAZIONE :  GESÙ È GIUDICATO

Ti adoriamo o Cristo e ti benediciamo
perché con la tua Santa Croce hai redento il mondo

Dal Vangelo secondo Luca (23, 8-12)

«Vedendo Gesù, Erode si rallegrò molto, perché da molto tempo desiderava vederlo per averne sentito parlare e sperava di vedere qualche miracolo fatto da lui. Lo interrogò con molte domande, ma Gesù non gli rispose nulla. C’erano là anche i sommi sacerdoti e gli scribi, e lo accusavano con insistenza. Allora Erode, con i suoi soldati, lo insultò e lo schernì, poi lo rivestì di una splendida veste e lo rimandò a Pilato».          Continua nell’ ALLEGATO

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QUALCHE SPUNTO DA ‘ECONOMY OF FRANCESCO’: FAMIGLIA E TERZO SETTORE (Andrea Mobiglia)

4a. economiafrancesco-bProviamo a esemplificare quanto emerso da ‘The Economy of Francesco’, tenendo sullo sfondo la Dottrina sociale della Chiesa, e soffermando l’attenzione su due ambiti: famiglia e terzo settore

L’incontro The Economy of Francesco ha lasciato alcuni spunti molto utili, che è necessario vengano ripresi e trasformati a partire dalla realtà economica che c’è attualmente, per non rimanere un semplice impegno formale o una serie di concetti giusti e accettati da tutti ma che, infine, non provocano alcun reale cambiamento; è necessario che, in un prossimo appuntamento (o qualsiasi sarà l’evoluzione che l’evento avrà) siano coinvolti non solo i giovani ma anche i corpi intermedi, come sindacati, associazioni, industriali e il mondo delle banche, proprio per essere il più concreti possibili, una volta date le basi di partenza (come si è provato a spiegare nei precedenti articoli).          Continua nell’ ALLEGATO

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Enrico e le Commissioni Missionaria e Migrantes

Carissime, Carissimi,

la Giornata Mondiale di Preghiera e Riflessione contro la tratta di persone 2021 accende i riflettori su una delle principali cause della tratta di persone: il modello economico dominante, i cui limiti e contraddizioni sono acuiti dalla pandemia COVID-19. Infatti il principale promotore della tratta di persone è proprio il neoliberalismo in quanto promuove incessantemente il presupposto secondo cui la creazione di ricchezza, per quelle imprese e individui che sono già benestanti, “scivolerà verso il basso” favorendo le fasce di popolazione disagiate. Più e più volte si è rivelato falso e mentre i ricchi godono di lucri immensi, per i poveri aumentano le probabilità contrarie.
La tratta di persone è parte integrante di “questa economia”: le persone vittime della tratta
sono inserite come “merci” negli ingranaggi di una globalizzazione governata dalla
speculazione finanziaria e dalla concorrenza “sottocosto”. E i profitti derivanti dalle vittime della tratta di persone sono enormi, specialmente nei settori dell’estrazione mineraria, dell’agricoltura, del turismo, dell’industria manifatturiera, dell’edilizia, dei lavori domestici, della prostituzione e dei trapianti di organi.
Serve quindi una visione “strutturale e globale” della tratta per scardinare tutti quei meccanismi perversi che alimentano l’offerta e la domanda di “persone da sfruttare”, perché è il cuore dell’intera economia ad essere malato.          Continua nell’ ALLEGATO

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Enrico e le Commissioni Missionaria e Migrantes

Carissime, Carissimi,

domenica prossima, 7 febbraio, sono tante le ricorrenze che si affollano. Oltre alla GIORNATA PER LA VITA, che verrà ricordata anche in altro luogo, sarà anche l’anniversario della morte del Beato Alfredo CREMONESI e sicuramente sarà ricordato nel corso delle Messe domenicali. Tuttavia di fronte all’improvviso aggravarsi della crisi politica italiana, abbiamo pensato utile dedicare una piccola, ma necessaria riflessione.
Partiamo da due documenti che certificano in modo inequivocabile la gravità del momento attuale:
l’intervento del presidente MATTARELLA che porta alla svolta attuale e l’intervento del professor DRAGHI in risposta all’invito.

Ho il dovere di sottolineare, come il lungo periodo di campagna elettorale – e la conseguente riduzione dell’attività di governo – coinciderebbe con un momento cruciale per le sorti dell’Italia.
Sotto il profilo sanitario, i prossimi mesi saranno quelli in cui si può sconfiggere il virus oppure rischiare di esserne travolti…
Lo stesso vale per lo sviluppo decisivo della campagna di vaccinazione, da condurre in stretto coordinamento tra lo Stato e le Regioni.
Sul versante sociale – tra l’altro – a fine marzo verrà meno il blocco dei licenziamenti e questa scadenza richiede decisioni e provvedimenti di tutela sociale adeguati e tempestivi, molto difficili da assumere da parte di un Governo senza pienezza di funzioni, in piena campagna elettorale..         Continua nell’  ALLEGATO

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DIECI TWEET DI DON BOSCO PER GLI EDUCATORI DI OGGI (Marco Pappalardo)

2a. dieci-tweet...Don Bosco ha vissuto tempi non meno duri (epidemia inclusa!); con il suo “sistema preventivo” ha affrontato le intemperie e dato una risposta a livello internazionale all’emergenza educativa. Cosa dice agli educatori oggi?

Ci troviamo da anni nell’emergenza educativa e ogni giorno, purtroppo, la cronaca nera lo conferma. Qualcuno dà la colpa alla pandemia, ma tutt’al più ha solo amplificato la difficile situazione. Le emergenze ci sono state e ci saranno, tuttavia, se coprono decenni, si fa fatica a definirle tali. Per affrontarle non ci vogliono convegni su convegni, dibattiti su dibattiti, denunce su denunce, bensì un metodo chiaro e ispirato, uno stile acquisito, un modello – anche del passato – da attualizzare.
In questo periodo viene in mente Don Bosco (il cui ricordo è il 31 gennaio) che tra la metà e la fine dell’Ottocento ha vissuto tempi non meno duri (epidemia inclusa!); con il suo “sistema preventivo” ha affrontato le intemperie e dato una risposta a livello internazionale all’emergenza educativa. E ciò non vale solo per la Chiesa, lo sanno bene gli studenti e gli studiosi di pedagogia, nonché le istituzioni laiche che vi si ispirano, persino in Paesi dove i cristiani sono in minoranza! Cosa dice agli educatori di oggi?          Continua nell’ ALLEGATO

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Enrico e le Commissioni Missionaria e Migrantes

Carissime, Carissimi,

                             il Giorno della Memoria è troppo importante e coinvolgente per essere lasciato solo agli specialisti. Ci tocca tutti da vicino dopo che la senatrice Liliana SEGRE ha evocato la parola INDIFFERENZA come chiave per interpretare un avvenimento, quale è la Shoah, che ancora ci sconvolge. Per questo riportiamo di seguito due documenti che ci possono aiutare a comprendere qualche cosa di più.
Il primo è la parte conclusiva di un’intervista, curata da Lia Tagliacozzo, a Simonetta DELLA SETA, collaboratrice dell’Istituto Yad Vashem di Gerusalemme, e comparsa sul MANIFESTO del 27 gennaio scorso, mentre il secondo è un comunicato stampa della Fondazione Migrantes.                            
Sono vent’anni che con la legge 211 del 2000 è stato istituito il «Giorno della Memoria in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti». Venti anni sono un traguardo importante e questo va sottolineato con forza: è la legge che ha permesso una nuova consapevolezza ed ha rappresentato una presa di coscienza, un modo di fare i conti con la storia d’Italia relativamente a quella vicenda specifica.
Sorprende però che, dopo venti anni di celebrazioni del «Giorno della memoria» nelle istituzioni e nelle scuole di ogni ordine e grado – e spesso il lavoro inizia con i bambini delle primarie – si registri un aumento di episodi legasti all’antisemitismo.          Continua nell’ ALLEGATO

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