In un lungo articolo pubblicato su INTERNAZIONALE on line del 16 marzo, Giuseppe RIZZO e Stefania MASCETTI indagano sulla situazione che vivono i senzatetto. Già difficile in tempi normali, oggi è ulteriormente aggravata dalla diffusione del coronavirus. Per loro lo slogan #iorestoacasa non ha alcun senso perché la casa proprio non ce l’hanno, eppure, come se non bastasse, per questo vengono anche multati.
Un dramma quasi sconosciuto
In questi giorni milioni di persone stanno cominciando a fare i conti con esistenze sospese nel tentativo di arginare la diffusione del nuovo coronavirus. In tanti stiamo imparando che ci sono mille modi di stare da soli: alcuni dolorosi, altri nuovi, qualcuno inaspettato. I mezzi di informazione, i social network e i messaggi nelle chat ne registrano le sfumature.
Del tutto diversa, se non unica, è invece la situazione dei senzatetto. Si calcola che siano almeno 50mila sparsi per tutta Italia e nei giorni in cui il paese ha chiuso i battenti, loro sono rimasti chiusi fuori. Le organizzazioni, le associazioni, i volontari e gli operatori del terzo settore si stanno riorganizzando per evitare che molte persone restino da sole, ma non è semplice. Continua nell’ ALLEGATO
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