Articles Tagged with Riflessioni

Notiziario – riflessioni

Lettera (Enrico e le Commissioni Missionaria e Migrantes)

Carissime, Carissimi,

riportiamo più sotto la Comunicazione del Vescovo in merito alla situazione creatasi per l’emergenza sanitaria del cosiddetto Coronavirus.

Ora ci preme non perdere di vista due realtà apparentemente distanti, eppure strettamente collegate: il nostro padre Gigi Maccalli, appena ricordato per la diciassettesima volta o Patrick Zaky, il ricercatore egiziano che studia a Bologna e che rischia di fare la stessa fine di Giulio Regeni. 01a. Zaki

Nel corso della Veglia che si è svolta lunedì 17 febbraio tra S. Angela Merici e S.ta Maria della Croce, padre Cainelli, nuovo provinciale della SMA, ha ricordato come, tra le tante spine che questo rapimento ha generato, sono germogliati anche “dei bei fiori di solidarietà e di speranza, di condivisione e di crescita nella fede. Uno di questi ce lo offre la Diocesi di Crema che, dopo il rapimento di padre Pier Luigi si riunisce ogni mese per manifestare nella fede la sua «paziente e insistente speranza», fiore di luce e di fede, di perseveranza nella preghiera, di comunione profetica, di Chiesa in cammino. Noi missionari della SMA ci sentiamo in profonda comunione con questa diocesi di cui è originario il nostro confratello. Ringraziamo di cuore il suo Vescovo, Mons. Daniele Gianotti, l’Ufficio Missionario e tutta la comunità Diocesana, per averci coinvolti ogni volta in questi momenti di preghiera, che ci incoraggiano e ci consolano nella sofferenza, che ci fanno crescere come Chiesa, e che ci fanno condividere la stessa missione e la stessa speranza”.      Continua nell’ ALLEGATO

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Lettera (Enrico e le Commissioni Missionaria e Migrantes)

Carissime, Carissimi,
nel giro di pochi giorni, all’inizio di febbraio, abbiamo ricordato tre Giornate molto importanti: la GIORNATA PER LA VITA, la GIORNATA CONTRO LA TRATTA DELLE PERSONE, la GIORNATA PER IL MALATO. Giornate che hanno avuto il loro momento culminante sabato sera con la Veglia per la vita che si è svolta nel Santuario della Pallavicina.

Ascoltiamo che cosa ci dice il Papa a questo proposito: «Oggi si celebra in Italia la Giornata per la Vita, che ha come tema Aprite le porte alla vita. Mi associo al Messaggio dei Vescovi ed auspico che questa Giornata sia un’occasione per rinnovare l’impegno di custodire e proteggere la vita umana dall’inizio fino al suo naturale termine. È necessario, altresì, contrastare ogni forma di violazione della dignità, anche quando è in gioco la tecnologia o l’economia, spalancando le porte a nuove forme di fraternità solidale».      Continua nell’ ALLEGATO

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«VA’, E ANCHE TU FA’ COSÌ» (vescovo Daniele)

2a. Veglia OratoriRiportiamo la riflessione del nostro vescovo Daniele in occasione della Veglia degli Oratori, che si è tenuta 17 gennaio scorso, in concomitanza con il ricordo del sedicesimo mese del rapimento di padre Gigi Maccalli.

   Da una meditazione sulla parabola del buon Samaritano, che ho letto più di quarant’anni fa, riprendo tre caratteristiche dell’azione del Samaritano.
La prima: il Samaritano dà prova di un amore che sfida il rischio, il pericolo. Lo sappiamo cosa avviene anche oggi, purtroppo, quando ci sono degli attentati: scoppia una bomba, arrivano i soccorritori e si danno da fare, e allora si fa scoppiare un’altra bomba…
È terribile: e il Samaritano non aveva nessuna garanzia che gli stessi briganti potessero saltare fuori di nuovo, e riempire di botte anche lui. Forse anche per questo gli altri due, il sacerdote e il levita, hanno pensato che fosse più prudente tirar dritto per la loro strada, non attardarsi troppo.
L’amore può essere pericoloso, può far correre rischi non da poco. Ma questo non è stato un ostacolo, per il Samaritano.     Continua nell’  ALLEGATO

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E SE AVESSERO RAGIONE LORO? (Roberto Beretta)

3a E se avessero ragione loroEcumenismo
In concomitanza con la Settimana per l’unità dei cristiani e (anche) in seguito al dibattito sulla possibilità che la Chiesa cattolica apra ai sacerdoti sposati – alla “maniera protestante”, si potrebbe dire – questa è la riflessione ecumenica che mi frulla in testa.

I fratelli delle Chiese riformate fin dalle origini hanno permesso ai loro pastori il matrimonio e, se oggi anche Roma accedesse alla medesima modalità (sia pure in casi specifici e circostanziati: ma per quanto?), qualcuno potrebbe ritenere appunto che «avevano ragione loro» – anzi, il mondo tradizionalista già lo dice, addebitando all’attuale papato un cedimento all’eresia.
Ma quanti sono, del resto, i punti sui quali le Chiese evangeliche hanno insegnato qualcosa ai cattolici, hanno conservato meglio di noi un contenuto prezioso della comune fede cristiana, in una parola «hanno avuto ragione»? Enumeriamo solo per sommi capi: la posizione attribuita alla parola di Dio, i metodi scientifici applicati agli studi sacri, il ruolo dei laici e delle donne, l’enfasi sulla coscienza personale, un più concreto richiamo all’azione dello Spirito, la relativizzazione di certe devozioni e culti, eccetera.
Non si vuol sostenere qui che tali elementi siano stati del tutto assenti nella prassi cattolica, ma che indubbiamente la loro accentuazione tra i cosiddetti “protestanti” è stata più forte e dunque anche la Chiesa romana ha potuto nel tempo giovarsi della riflessione e delle prassi riformate per correggere e migliorare i propri atteggiamenti in merito.     Continua nell’ ALLEGATO

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I MISSIONARI COMBONIANI D’ITALIA REAGISCONO AL ROSARIO ELETTORALE

 Noi Missionari Comboniani in Italia siamo schierati. Portiamo nel cuore il Vangelo che si fa strada con le Afriche della storia. Che non scende a compromessi e strategie di marketing. Né elettorali né di svendita becera dei piccoli in nome del denaro. Ci indigna profondamente l’utilizzo strumentale del rosario, baciato sabato scorso in piazza Duomo a Milano dal ministro dell’interno, chiedendo voti alla Madonna. Rosario che è segno della tenerezza di Dio, macchiato dal sangue dei migranti che ancora muoiono nel Mediterraneo: 60 la settimana scorsa, nel silenzio dell’indifferenza dei caini del mondo.

Ci rivolta dentro il richiamo ai papi del passato per farne strumento della strategia fascista dell’esclusione degli ultimi. Di chi bussa alle nostre porte chiedendo di aprire i porti. Come la nave Sea Watch di queste ore. Nave che accoglie chi scappa da mondi inquinati dai gas serra della nostra sete di materie prime per mantenere uno stile di vita sempre più insostenibile. Che pesa sulle spalle degli impoveriti.    Continua nell’ ALLEGATO

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L’UFFICIO MIGRANTES INFORMA…

5a. Centro Aiuto VitaA –  È vita, è futuro
La prima domenica di febbraio si è celebrata la 41° Giornata per la vita. In questa giornata i Vescovi italiani ci invitano a riflettere sul tema: “E’ vita, è futuro”. Ci ricordiamo che l’esistenza è il dono più prezioso fatto all’uomo attraverso il quale siamo chiamati a partecipare al soffio vitale di Dio. Per aprire il futuro siamo chiamati all’accoglienza della vita prima e dopo la nascita in ogni condizione e circostanza in cui essa è debole, minacciata e bisognosa dell’essenziale.    Continua nell’ ALLEGATO

5b. Sr-eugenia

B –  Insieme contro la tratta delle persone
In occasione della Veglia diocesana c he si è svolta sabato 9 febbraio nella Basilica di Santa Maria della Croce, suor Eugenia Bonetti, figura di spicco nella lotta contro la tratta delle donne, soprattutto nigeriane, impossibilitata a venire nella nostra città per motivi di salute, ha inviato un messaggio alla comunità di Crema.     Continua nell’ ALLEGATO

C –  Le Caritas della Lombardia dicono “no” al Decreto Salvini
5c. Caritas LombardeTre le ferme decisioni assunte dalle Caritas lombarde nella grave emergenza umanitaria provocata dallo spietato Decreto Salvini sull’immigrazione: resteranno nei centri di accoglienza 500 migranti che dovrebbero essere allontanati; gli enti ecclesiali sosterranno a proprie spese tirocini e corsi di formazione non più previsti dalle convenzioni; collaborare lealmente con le istituzioni, ma rispondere, come ha dichiarato il direttore della Caritas Ambrosiana Luciano Gualzetti, innanzitutto alla propria coscienza.     Continua nell’ ALLEGATO

5d. RigeneraD –  Apertura a Crema di un negozio di elettrodomestici rigenerati
Si tratta di una interessante iniziativa che ha preso il via a Crema lo scorso mese di febbraio, quando è stato inaugurata RIGENERA, una attività economica che vuole unire la creazione di posti di lavoro con l’attenzione verso gli ultimi e i più in difficoltà e con il rispetto dell’ambiente.      Continua nell’ ALLEGATO

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ACCORDO CINA-ETIOPIA SULLA GRANDE DIGA DELLA RINASCITA (Raffaele Masto)

3. Accordo Cina Egitto sulla grande digaGrande attivismo della Cina in Etiopia, uno dei paesi africani più promettenti sul piano dello sviluppo e della crescita. E grande interesse dell’Etiopia per gli investimenti cinesi.

Su questo blog ho già riferito del mega accordo per un oleodotto che trasporti il gas naturale dei giacimenti dell’Ogaden a Gibuti per la commercializzazione.
Ora arriva la notizia di una mega partecipazione cinese nel più grande progetto infrastrutturale del paese. La compagnia Ethiopian Electric Power (Eep) ha firmato un contratto del valore di 40 milioni di dollari con la China Gezhouba Group per la gestione delle attività relative alla Grande diga della rinascita, che dovrebbe essere operativa entro il 2022. L’accordo è stato firmato ad Addis Abeba dall’amministratore delegato di Ethiopian Elettric Power e dal rappresentante di China Gezhouba Group.
Nelle intenzioni delle due parti, l’intesa consentirà di accelerare il ritmo della realizzazione della diga che, una volta ultimata, avrà una capacità di 6.450 megawatt per un volume totale di 74 mila metri cubi. Il progetto, del valore complessivo di quattro miliardi di dollari, vede contrapposti Egitto, da una parte, ed Etiopia e Sudan, dall’altra, in relazione alla spartizione delle acque del fiume Nilo.
Il nuovo ciclo di colloqui tecnici sugli impatti della diga Gerd è fallito dopo che nel settembre 2017 Addis Abeba ha respinto la relazione consegnata dalle società di consulenza francesi Brl e Artelia, che avvertivano dell’impatto negativo della diga etiope sul flusso dell’acqua del Nilo in Egitto e sulla produttività della diga di Assuan.
Per questo motivo dal 2010 l’Egitto boicotta l’Iniziativa del bacino del Nilo, istituita con l’accordo di Entebbe firmato da sei paesi: Etiopia, Kenya, Ruanda, Tanzania, Uganda e Burundi. All’accordo non hanno tuttavia aderito l’Egitto e il Sudan, a causa della riassegnazione delle quote d’acqua del Nilo che sfavorirebbe questi due paesi.
Una complessa a cruciale questione nella quale, con la sua capacità finanziaria, è adesso entrata anche la Cina che non si fa problemi a realizzare accordi e investimenti con i protagonisti, anche se contrapposti.             Raffaele MASTOBuongiorno Africa19 febbraio 2019

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SPARIZIONI FORZATE E SPARIZIONI PROGRAMMATE NEL SAHEL (Padre Mauro Armanino)

Una finestra sul Niger

5. SparizioniCi hanno educato, non senza sforzo, ad abituarci alle sparizioni. Da quelle forzate a quelle programmate il passo è meno complicato di quello che potrebbe apparire a prima vista. Se ne sono andati, in un tempo relativamente breve, i diritti umani fondamentali: quello alla vita, al nutrimento, all’acqua potabile, all’educazione, alla casa al lavoro…

Anche Luca Tacchetto, con l’amica Edith, la macchina e il presunto invito a cena sono spariti nel vicino Burkina Faso da quasi un mese. Quanto a Pierluigi Maccalli i mesi passati dalla sua sparizione dal Niger sono ormai quattro. Di loro non è difficile ricordare i nomi. Più complicato è invece conoscerli per le quindici ragazze rapite nei pressi del villaggio di Toumour nella zona di Diffa, sul lago Tchad. Ancora peggio per le trentanove persone scomparse in circostanze simili nei dintorni della stessa regione da due anni. La lista dei nomi non interessa a nessuno e i pochi tentativi di rendere pubblico l’avvenimento non ha sortito l’effetto sperato. Da queste parti si sparisce da un giorno all’altro senza lasciare traccia. Poco importa trovarsi all’epoca dei controlli e delle comunicazioni globali. Le sparizioni forzate nel Sahel non ci sono nuove. Col tempo ci siamo abituati, non senza qualche resistenza, a sparire da un giorno all’altro nel nulla, anzi nella polvere del vento.     Continua nell’ ALLEGATO

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LE INGERENZE ESTERNE IN VENEZUELA APRONO SCENARI INQUIETANTI (Gwynne Dyer)

Am6. Venezuelaerica latina – Venezuela

Evidentemente la decisione di proporre Juan Guaidó come presidente alternativo a Nicolás Maduro in Venezuela non è stata presa a Caracas, ma a Washington. La rapidità con cui gli alleati degli Stati Uniti nel continente americano e in Europa occidentale hanno riconosciuto l’autoproclamazione di Guaidó dello scorso 23 gennaio non sarebbe mai stata possibile senza un coordinamento precedente e una forte pressione da parte dell’amministrazione Trump.

Il fatto che i governi di destra nei paesi dell’America Latina, dalla Colombia al Brasile, si siano accodati al tentativo di Trump di rovesciare un governo di sinistra non è sorprendente. Il sostegno del nuovo presidente neofascista brasiliano, Jair Bolsonaro, era particolarmente scontato. Ma è inquietante notare come anche il Canada, il Regno Unito, la Francia, la Germania e la Spagna abbiano appoggiato questo tipo di ingerenza negli affari interni di un altro paese.     Continua nell’ALLEGATO.

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CONTE-STARE LA NARRAZIONE OCCIDENTALE DEL SAHEL (Mauro ARMANINO)

7. Conte_NigerHa soggiornato 24 ore a Niamey e poi è partito per N’Djamena, la capitale del Ciad. Prima di Conte  erano già passati da queste parti Paolo Gentiloni, Federica Mogherini, Angela Merkel, Emmanuele Macron e molti alti funzionari dell’Occidente.

 Il primo ministro Conte ha confermato, nel breve e inoffensivo soggiorno a Niamey, la narrazione che, senza colpo ferire, è assunta come l’unica possibile. Per lui come per altri prima di lui, ci si ostina a recitare un’unica Conte-stabile narrazione che si spaccia per autentica. Non si sbagliava George Orwell quando, nel suo noto romanzo ‘1984’, affermava che, nel sistema totalitario che dipinge, la menzogna diventava verità e passava alla storia. Di certo l’autore non conosceva il Sahel e non poteva immaginare che qui la storia è   raccontata solo dalla sabbia. Lo stesso ha fatto Conte che liquida in 24 ore la complessità e i drammi di cui il Niger e il Sahel incarnano l’attualità. L’ignoranza è forza, dice Orwell nel libro menzionato.     Continua nell’ ALLEGATO

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