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Notiziario – riflessioni

SUD SUDAN: GUERRA, BUSINESS E NUOVE CAPITALI (Raffaele Masto)

19-1Costruire capitali differenti da quelle che lo sono sempre state è un vezzo africano. Pensate ad Abuja, in Nigeria, o a Yamsoukrou in Costa d’Avorio. Ma costruire capitali è anche un business: appalti, investimenti stranieri, grandi imprese di trasporti.

 Anche il Sud Sudan ha pensato a costruire una nuova capitale. Ci ha pensato quando raggiunse l’indipendenza, nel 2011, con un referendum dal risultato scontato ma accolto con grande esultanza e festeggiamenti. E ha continuato a pensarci fino ad oggi sebbene ci sia una delle più devastanti guerre civili del pianeta, con milioni di profughi, rifugiati, sfollati interni e milioni di bambini vittime della fame e della carestia, e altre migliaia arruolati come bambini soldato.                                                                                                                       L’articolo continua nell’ ALLEGATO

LIBIA, LA PATTUMIERA DE MIGRANTI (Raffaele Masto)

18-4Proprio mentre l’Italia compie lo sforzo maggiore per perfezionare gli accordi con la Libia per espellere i migranti che non hanno diritto d’asilo e bloccare le partenze dalle sue coste, arrivano notizie inquietanti della situazione dei centri di detenzione in questo paese. Si tratta di un rapporto dell’Unicef che, precisa numeri e località,  ma sostanzialmente non dice nulla di più di ciò che si conosceva già.

In Libia ci sono 34 centri di detenzione. Il governo ne gestisce 24, mentre i restanti sono controllati dalle amministrazioni locali. Esistono però diversi campi di detenzione non ufficiali diretti dai gruppi armati e il cui numero è ignoto. Gli osservatori internazionali hanno accesso a solo la metà dei centri e solo a quelli riconosciuti. Sugli abusi e le violazioni compiuti in questi centri le testimonianze sono ormai tante. Un successo del piano italiano potrebbe significare per i migranti che vi sono rinchiusi essere sottoposti a livelli ulteriori di violenza.                                                                                                                                                 L’articolo continua nell’ ALLEGATO

FERMIAMO I SIGNORI DELLA GUERRA (Alex Zanotelli)

18-2Riportiamo il forte richiamo che padre Alex Zanotelli, sempre in prima linea a Nairobi come a Napoli nella difesa degli ultimi, ci rivolge affinché non ignoriamo il pericolo sempre più tangibile di un pericolosissimo avvicinarsi alla guerra.

Trovo vergognosa l’indifferenza con cui noi assistiamo a una ‘guerra mondiale a pezzetti’, a una carneficina spaventosa come quella in Siria, a un attacco missilistico da parte di Trump contro la base militare di Hayrat in Siria, ora allo sgancio della Super-Bomba GBU-43 (la madre di tutte le bombe) in Afghanistan e a un’incombente minaccia nucleare.                                   L’appello continua nell’ ALLEGATO

LA GRANDE LIBERTÀ DELLA FESTA (Luigino Bruni)

16-2“Vivete! Vivete la meravigliosa vita che è in voi! Nulla deve andar perduto per voi. Cercate continuamente nuove sensazioni.          
Non abbiate paura di nulla… Un nuovo edonismo! Di questo ha bisogno il nostro secolo. Potreste esserne il simbolo visibile.         
Nulla è vietato alla vostra persona. Il mondo è vostro, per una stagione…”  Oscar Wilde, Il ritratto di Dorian Gray

La religione capitalistica vuole abolire la festa. Le ha dichiarato una vera e propria guerra, che si accompagna a una esplosione di offerta di divertimenti e di svago, che non hanno nulla, o troppo poco, dell’esperienza della festa. È questa un’altra espressione della ormai nota “distruzione creatrice” del capitalismo del XXI secolo, che prima ha eliminato la festa e poi ci vende merci per cercare di sostituirla. Ma non ci riesce, perché la gratuità non si vende né si compra. E così i suoi divertimenti ci lasciano solo un grande vuoto e una grande nostalgia di festa vera, di cui i primi indigenti sono soprattutto i bambini e i ragazzi. Solo una civiltà che conosce i tempi diversi e gli spazi liberi della gratuità può essere una cultura della festa.                                                                                                                                                                                                                           L’articolo continua nell’ ALLEGATO

GIORNATA INTERNAZIONALE DEI ROM E DEI SINTI (migrantes on line)

15-4Si è celebrata sabato 8 aprile. Essa ripropone ogni anno, anche in Italia, uno sguardo di attenzione al popolo rom e sinto, una minoranza non ancora riconosciuta nel nostro Paese, con conseguenze gravi per loro e per noi.

Il mancato riconoscimento, oltre a non aiutare la tutela di alcuni diritti fondamentali, accresce in questo popolo l’apolidia e sempre più, nelle nostre città, produce emarginazione e ghettizzazione (basti pensare ai 40.000 Rom che vivono ancora nei campi). “La Giornata internazionale dei Rom e dei Sinti richiama ogni anno la dignità umana di un popolo ancora troppo spesso calpestata”, ricorda Mons. Perego: “al tempo stesso la Giornata, nelle nostre comunità ecclesiali, diventa l’occasione per iniziative pastorali che costruiscano nuove relazioni, esperienze d’incontro con le piccole comunità rom e sinte presenti tra noi, così da considerarle un soggetto e una risorsa di vita cristiana”.
Per questo, la Fondazione Migrantes ha pubblicato, nella collana esperienze e testimonianze, un volume di Susanna Placidi dal titolo ‘Una giornata particolare. L’incontro di Paolo VI con gli zingari a Pomezia’- Tau Editrice). Il volume aiuta a rivivere, sulla scorta soprattutto di una documentazione inedita di un protagonista, don Bruno Nicolini, lo storico incontro di Paolo VI con i Rom a Pomezia, il 26 settembre 1965. Da quel giorno, il mondo dei rom trovò un posto particolare nel cuore della Chiesa e nella vita pastorale, alla luce dell’appello – ripetuto con forza da papa Francesco il 26 ottobre 2015 incontrando 7.000 rom di tutto il mondo – : “E’ arrivato il tempo di sradicare pregiudizi secolari, preconcetti e reciproche diffidenze che spesso sono alla base della discriminazione, del razzismo, della xenofobia. Nessuno si deve sentire isolato, nessuno è autorizzato a calpestare la dignità e i diritti degli altri”.    Migrantes on line – 10.04.17

L’EUROPA BANDISCE DEFINITIVAMENTE I MINERALI INSANGUINATI (Africa)

13-5È stata definitivamente approvata la legge che impedisce l’importazione nell’Unione europea di tungsteno, stagno, tantalio e oro provenienti da zone di guerra. Dopo il sì del Parlamento di Strasburgo, anche il Consiglio europeo ha dato il via libera all’inizio della settimana. Il testo entrerà però in vigore solo a partire dal 2021. In questi quattro anni, gli importatori europei potranno adeguare la loro struttura commerciale alla direttive dettate dalla nuova normativa.                                                                     L’articolo continua nell’ ALLEGATO

LA VIA CRUCIS DELLA SETTIMANA

10-1La Via Crucis è meditazione e preghiera sulla Passione di Gesù ma anche cammino di conversione per ciascuno di noi e per il mondo.
 Anche questa settimana vogliamo viverla facendo dialogare la Sua salita al Calvario con alcune storie che la cronaca di questi giorni ci ha posto davanti agli occhi con un attenzione particolare alla vita delle famiglie, specialmente quelle che fanno più fatica, e con lo sguardo già rivolto alla Luce della Veglia pasquale.

VI SETTIMANA
(P. e A. Geminiani, M. T. e F. Pederiva)
Il dramma dei bambini vittime di conflitti, delle crisi umanitarie e delle catastrofi ambientali, il dolore innocente dei più piccoli e le malattie degenerative degli anziani, il mancato accesso ai farmaci e alle cure di troppi, lo sfruttamento delle braccianti agricole, ma anche l’accoglienza dei migranti da parte di comunità fraterne e solidali.                                                          La Via Crucis completa nell’ ALLEGATO

LA VIA CRUCIS DELLA SETTIMANA

10-1La Via Crucis è meditazione e preghiera sulla Passione di Gesù ma anche cammino di conversione per ciascuno di noi e per il mondo.
Per questo vogliamo viverla facendo dialogare a Sua salita al Calvario con alcune storie che la cronaca in questi giorni ci ha posto davanti agli occhi.

V SETTIMANA  (a cura di Gerolamo Fazzini)
Emanuele ucciso a botte ad Alatri, il Papa a San Vittore, il prete minacciato dai narcos, le proporzioni sempre più grandi dell’emergenza fame in Africa Orientale…: le notizie della settimana in dialogo con la Passione di Gesù.
La Via Crucis completa nell’ ALLEGATO

 

LA VIA CRUCIS DELLA SETTIMANA

10-1La Via Crucis è meditazione e preghiera sulla Passione di Gesù ma anche cammino di conversione per ciascuno di noi e per il mondo. Per questo vogliamo viverla facendo dialogare a Sua salita al Calvario con alcune storie che la cronaca in questi giorni ci ha posto davanti agli occhi.

 IV SETTIMANA (a cura di Chiara Bertoglio)

L’attentato di Londra, il calo delle adozioni, la Giornata della memoria delle vittime delle mafie, l’aborto per le diagnosi di disabilità: le notizie della settimana in dialogo con la Passione di Gesù.                                                La Via Crucis completa nell’ ALLEGATO

AULE SEPARATE: NO DEGLI STUDENTI (Danilo Poggio)

A partire da oggi con effetto immediato, gli alunni con entrambi o anche solo un genitore di origine non italiana seguiranno le lezioni scolastiche in un’aula diversa rispetto a quella del resto della classe”.

Dopo la lettura della circolare firmata dalla dirigente scolastica e distribuita a tutti gli alunni, in una mattina qualsiasi, delle classi terze della Scuola Media Pertini dell’Istituto comprensivo Lanino di Vercelli, i ragazzi di origine straniera si sono alzati in piedi per uscire e dirigersi verso l’aula d’arte, una sorta di “aula ghetto”. Sono stati i loro compagni di classe ad impedirlo, decidendo all’istante e in modo collettivo di non piegarsi a una tale vergognosa direttiva. In realtà, la circolare era del tutto fasulla, scritta appositamente dagli insegnanti per mostrare, attraverso una sorta di simulazione (un “compito di realtà”, in gergo didattico), che cosa era accaduto quando furono introdotte le Leggi razziali in Italia nel 1938.                                                                                            L’articolo completo nell’  ALLEGATO