Carissime, Carissimi,
ancora la PACE! Non possiamo stancarci di chiederla. È un diritto di tutti e continueremo ad esigerla. Questa volta ne parliamo partendo da un punto di vista molto vicino a noi: la Festa del 4 Novembre, fine dalla I Guerra mondiale. Ci aiuta in questa riflessione Raffaele CROCCO autore di questo editoriale tratto dall’ultimo numero di ATLANTE DELLE GUERRE.
C’è stato un giorno in cui un esercito, l’esercito di uno Stato sovrano, ha varcato un fiume, occupando la terra di un altro Stato sovrano. Quell’esercito era in quella terra di altri, in nome della “liberazione dei propri fratelli e delle proprie terre”. Era lì cioè per riportare a casa – questo diceva – chi apparteneva alla stessa storia, alla medesima lingua, all’uguale cultura. E la guerra fu lunga e aspra, perché chi si difendeva non voleva cedere pezzi di quello che considerava legittimamente il proprio Paese, non voleva rinunciare a quella che riteneva la propria storia. Continua nell’ ALLEGATO
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