L’arcivescovo di Torino, Cesare Nosiglia, interviene per esprimere solidarietà e vicinanza ai residenti dell’elegante quartiere di Cavoretto che hanno chiesto pubblicamente alle istituzioni di mantenere aperto il centro di accoglienza per profughi vicino alle loro case.
La vicenda ha stupito non pochi per la sua originalità: il gruppo di 40 cittadini, volontari nella struttura, la scorsa settimana ha inviato una lettera al prefetto (e per conoscenza alla sindaca Chiara Appendino) per chiedere di sospendere la chiusura e di permettere che i 33 ragazzi provenienti dall’Africa e dal Pakistan possano «continuare i percorsi intrapresi, contando sul sostegno delle risorse del territorio». Continua nell’ ALLEGATO
————————————————————