Ricordare questi 365 giorni dalla folle e inaccettabile aggressione russa all’Ucraina costringe a mettere in fila alcune riflessioni. Molte sono state già scritte e commentate in questi lunghi mesi di morte e distruzione, ma ripeterle è utile per capire dove siamo arrivati tutti, nessuno escluso. Iniziamo.
Il prezzo di questa guerra lo pagheranno i nostri figli e i nostri nipoti.
In modo molto più oneroso di quanto riusciamo a immaginare. Lo pagheranno in termini di terre aride che aumenteranno, di assenza di acqua, di coste erose dall’innalzamento del mare, di temperature sempre più calde. La guerra in Ucraina, con il suo anno di combattimenti e la contemporanea, folle, paura del Mondo di restare senza gas e petrolio, ha sepolto definitivamente la speranza di contenere il cambiamento climatico. Non riusciremo a tenerlo sotto la soglia del +1,50 gradi medi di aumento e questo significa solo una cosa: il disastro. Meglio preparare un piano B di sopravvivenza, perché la nostra specie rischia l’estinzione. Continua nell’ ALLEGATO
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