UN’INTIMIDAZIONE E UN AVVERTIMENTO (Filippo Ivardi Ganapini)

L’agguato al vescovo Carlassare in Sud Sudan

5a. p. CarlassareNuovi dettagli mettono in chiaro la dinamica dell’attentato a Monsignor Christian Carlassare e il suo stato di salute. Mentre trapelano le prime indiscrezioni sul movente.

Mentre trascorrono le ore si chiarifica la dinamica dell’agguato a padre Christian Carlassare, vescovo di Rumbek. Raggiunta al telefono da Nigrizia, Rebecca Tosi, volontaria del Cuamm – addetta al rifornimento dell’ospedale di Rumbek e originaria di Verona – che dormiva nel compound a pochi metri alla stanza del vescovo, racconta: «Questa mattina, trenta minuti dopo mezzanotte, abbiamo sentito degli spari, siamo volati giù dal letto e abbiamo capito che erano indirizzati a padre Christian».
Nel frattempo, mentre la autorità locali tacciono, è appena uscita una nota della Conferenza episcopale dei vescovi del Sud Sudan che racconta nei dettagli l’accaduto e invita la popolazione a pregare per la rapida guarigione del nuovo vescovo. Tra le righe, emerge un particolare: “Un sacerdote che ha la stanza accanto a Mons. Christian è uscito e ha chiesto agli uomini armati cosa volessero, ma ha ricevuto colpi di avvertimento per farsi da parte. I due hanno chiesto a padre Christian di uscire e, di fronte al suo rifiuto, gli hanno sparato a entrambe le gambe e sono fuggiti”.          Continua nell’ ALLEGATO

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