Benché datato quasi due mesi fa, riportiamo volentieri l’analisi di Lucia Capuzzi, inviata del quotidiano Avvenire in America Latina, perché mantiene inalterata la lucidità dell’analisi, che il succedersi dei fatti non ha potuto che confermare.
È, forse, il più drammatico banco di prova per la tenuta della democrazia in America Latina. Nelle piazze venezuelane – in fermento dal 4 aprile, con un bilancio di oltre ottanta vittime – si consuma l’ultimo atto di un conflitto di lungo corso. Le cui radici affondano nella cosiddetta “prima Repubblica”, quella instaurata alla fine della dittatura di Marco Pérez Jiménez, nel 1958. Un sistema senza dubbio stabile quanto disfunzionale, poiché basato sul patto tra i principali partiti nazionali. Oltre al potere e relative reti clientelari, essi si spartivano la principale risorsa del Paese: la rendita petrolifera. L’articolo sul Venezuela prosegue nell’ ALLEGATO