VIA CRUCIS CON GLI IRACHENI Diego Andreatta

APTOPIX Iraq Pope-Struggling Christians

Il cammino di Gesù al Calvario suggerisce la ripresa di alcune riflessioni di papa Francesco, pellegrino di pace in Iraq, nella sua storica visita dal 5 all’8 marzo 2021

 STAZIONE I    GESÙ È CONDANNATO A MORTE

Ti adoriamo o Cristo e ti benediciamo
perché con la tua Santa Croce hai redento il mondo
Dal Vangelo secondo Giovanni 19, 1-5

Pilato fece prendere Gesù e lo fece flagellare. E i soldati, intrecciata una corona di spine, gliela posero sul capo e gli misero addosso un mantello di porpora. Poi gli si avvicinavano e dicevano: “Salve, re dei Giudei!”. E gli davano schiaffi. Pilato uscì fuori di nuovo e disse loro: “Ecco, io ve lo conduco fuori, perché sappiate che non trovo in lui colpa alcuna”. Allora Gesù uscì, portando la corona di spine e il mantello di porpora. E Pilato disse loro: “Ecco l’uomo!”.
Fin dal primo incontro del Papa al palazzo presidenziale di Baghdad è stata ricordata quella sorta di condanna a morte che negli ultimi decenni ha visto la popolazione irachena patire i disastri delle guerre, il flagello del terrorismo e conflitti settari spesso basati su un fondamentalismo che non può accettare la pacifica coesistenza di vari gruppi etnici e religiosi, di idee e culture diverse.          Continua nell’ ALLEGATO

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