In Zimbabwe, a vicenda conclusa e nuovo presidente installato al potere cominciano a filtrare i termini dell’accordo concluso da Mugabe (la sua famiglia e il suo entourage) e il nuovo regime, cioè i militari che hanno preso il potere.
L’intesa sembra più quella che regola l’uscita di scena di un amministratore delegato da una impresa che ha guidato, con un certo successo, fino a quel momento. Ecco ciò che filtra dalle maglie del potere: una buonuscita di dieci milioni di dollari è stata assicurata a Robert Mugabe e alla moglie Grace, per le dimissioni del primo e l’uscita di scena della seconda. A Mugabe è stata garantita l’immunità e la garanzia che non ci saranno azioni contro gli estesi interessi imprenditoriali della sua famiglia, oltre al versamento, fino alla morte, di uno stipendio di 150mila dollari (alla sua morte, la metà della cifra sarà corrisposta alla moglie).
Cinque milioni in contanti saranno versati a Mugabe immediatamente, e il resto nei prossimi mesi. La coppia potrà rimanere nella lussuosa villa di Blue Roof, ad Harare, e lo stato si farà carico delle loro spese mediche, domestiche, per la sicurezza, oltre che dei viaggi all’estero. L’accordo è stato definito dall’entourage di Emmerson Mnangagwa, il nuovo presidente, e quello di Mugabe.
Nell’accordo non è previsto nulla, ovviamente, per i sedici milioni di abitanti dello Zimbabwe che hanno festeggiato per l’uscita di scena di Mugabe e la moglie e dato, involontariamente, il loro appoggio alla cricca di militari che ora potrà continuare ad arricchirsi senza ulteriori intoppi. Raffaele MASTO – Buongiorno Africa – 26.11.17